Anic si alza dalla panchina e porta la Croazia in finale: la Francia cede 17-16 ai rigori
Pubblicato il 15 Feb 2124 18:35
Alla vigilia dei rispettivi quarti potevano, probabilmente, essere considerate come le due outsider di lusso, oggi invece si trovano faccia a faccia per guadagnare il diritto di sfidare l’Italia, che nell’incontro precedente ha piegato 8-6 la Spagna, nella finale di sabato. Nella seconda semifinale del torneo maschile del campionato mondiale la Croazia, reduce dal 15-13 con cui ha piegato la Serbia, affronta la Francia, autrice dell’eliminazione dell’Ungheria. Al termine di un’autentica battaglia nella quale le due contendenti si fronteggiano a viso aperto nel tentativo di battere l’avversario la formazione biancorossa si aggiudica l’intera posta in palio imponendosi con il punteggio di 17-16 dopo i tiri di rigore, i tempi regolamentari si erano chiusi sull’11-11, e guadagna così l’accesso alla partita che assegnerà il titolo. A decidere le sorti della contesa la parata con cui il secondo portiere croato Mate Anic, entrato in acqua quasi senza riscaldamento, neutralizza il rigore scagliato da Khasz nella seconda serie dai cinque metri e regala la vittoria ai suoi. La formazione in calottina bianca parte bene, sfrutta in maniera eccellente il fondamentale della superiorità numerica con un perfetto 3/3 che le consente di scappare sul 3-1 in pochi minuti. I transalpini però non ci stanno, entrano in partita e agguantano il pareggio con il 4-4 firmato da Bouet. La formazione a scacchi scappa nuovamente in avanti, trascinata da un grande Fatovic, e tocca il massimo vantaggio nel terzo parziale quando Zuvela, in superiorità, sigla il punto del 9-6 che regala ai suoi il massimo vantaggio. Potrebbe sembrare la fine anticipata del confronto ma così come accaduto nell’incontro con i magiari il sette in calottina scura tira fuori gli artigli, getta il cuore oltre l’ostacolo e grazie al 5-2 con cui domina gli ultimi otto minuti agguanta il pareggio con Khasz a sedici secondi dal suono della sirena conclusiva e porta la sfida all’epilogo descritto in precedenza, risultato che non toglie però alcun merito allo straordinario torneo fin qui disputato da Vernoux e compagni.
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