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AN Brescia- Pro Recco: la Top 5 di Dario Di Gennaro e Francesco Postiglione
Pubblicato il 21 Mag 2123 13:17
La Pro Recco tiene fede ai propositi della vigilia, vince, in maniera più netta di quanto dica il 6-4 conclusivo, gara 2 di finale e brinda così alla conquista dello scudetto numero 35 della sua storia. Anche a Mompiano si assiste ad una gara piuttosto fisica nella quale i liguri, con un avvio perentorio, indirizzano subito l’andamento del match. Con un divario così ampio è stato difficile per l’AN Brescia, penalizzato da un attacco in affanno, rientrare. Buono l’arbitraggio che non ha certo influito sull’andamento della sfida. Nelle due partite il Recco ha dimostrato di essere, in questo momento, superiore e maggiormente in condizione in quanto il Brescia ha troppi giocatori sotto tono e avendo giocatori sottotono diventa poi difficile giocarsela con la squadra di Sukno. Riviviamo le emozioni della sfida giocata ieri a Mompiano attraverso la Top 5 curata per noi da Dario Di Gennaro e Francesco Postiglione.
Marco Del Lungo
Subire sette gol in 64 minuti di finale playoff dimostra la prestazione straordinaria di uno degli ex di questa eterna sfida. Certamente supportato da una difesa dinamica e reattiva (in particolare con l’uomo in meno) Marco conferma che quando è in condizione è difficile fargli gol.
Aaron Younger
È un vero piacere vedere giocare l’australiano che, oltra a fare sempre quel lavoro oscuro ma efficace, si propone di più in fase offensiva consacrandosi (se ce ne fosse ancora bisogno) giocatore ovunque e indispensabile.
Subire sette gol in 64 minuti di finale playoff dimostra la prestazione straordinaria di uno degli ex di questa eterna sfida. Certamente supportato da una difesa dinamica e reattiva (in particolare con l’uomo in meno) Marco conferma che quando è in condizione è difficile fargli gol.
Aaron Younger
È un vero piacere vedere giocare l’australiano che, oltra a fare sempre quel lavoro oscuro ma efficace, si propone di più in fase offensiva consacrandosi (se ce ne fosse ancora bisogno) giocatore ovunque e indispensabile.
Petar Tesanovic
Così come in gara 1 sfoggia una prova nel segno della continuità. Con i suoi interventi pregevoli mantiene accesa la speranza del Brescia di rientrare in partita, ma i problemi di Bovo in questa finale sono stati soprattutto in attacco.
Così come in gara 1 sfoggia una prova nel segno della continuità. Con i suoi interventi pregevoli mantiene accesa la speranza del Brescia di rientrare in partita, ma i problemi di Bovo in questa finale sono stati soprattutto in attacco.
Gonzalo Echenique
Il migliore dei quattro mancini in acqua superando anche l’ottimo magiaro compagno di squadra. Attento nel ripiegamento difensivo esegue magistralmente le sue ripartenze dando ritmo e profondità all’azione recchelina. Freddo e cinico all’occorrenza con le sue stoccate vincenti che indirizzano il match (così come accaduto in gara 1)
Il migliore dei quattro mancini in acqua superando anche l’ottimo magiaro compagno di squadra. Attento nel ripiegamento difensivo esegue magistralmente le sue ripartenze dando ritmo e profondità all’azione recchelina. Freddo e cinico all’occorrenza con le sue stoccate vincenti che indirizzano il match (così come accaduto in gara 1)
Francesco DI Fulvio
Pure se non è la sua miglior prestazione di tutte le sue finali scudetto, la Freccia Azzurra gioca una partita accorta mettendosi al servizio della squadra. Non si tira indietro quando c’è da sacrificarsi in difesa e in attacco è sempre attivo con i suoi movimenti ed entrate repentine che gli fanno conquistare espulsioni preziose.
Pure se non è la sua miglior prestazione di tutte le sue finali scudetto, la Freccia Azzurra gioca una partita accorta mettendosi al servizio della squadra. Non si tira indietro quando c’è da sacrificarsi in difesa e in attacco è sempre attivo con i suoi movimenti ed entrate repentine che gli fanno conquistare espulsioni preziose.
Credit: Schenone
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