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Aiuti dalla Fin: ecco cosa chiedono le società di A2 maschile (l'opinione di Igor Pace)

  Pubblicato il 09 Giu 2120  22:20
Nel corso dell'ultima puntata di "Controfuga" Sandro Campagna ha detto: "Entro un paio di settimane la Fin uscirà con una comunicazione ufficiale sull'organizzazione e lo svolgimento dei campionati di A1 e A2 e con le agevolazioni previste per le società per fronteggiare l'emergenza".
Ma quali saranno le agevolazioni anticipate da Campagna? Sono le stesse annunciate dalla Fin il 25 aprile (http://www.waterpolopeople.com/news/waterpolo-people/barelli-vara-una-manovra-da-4-milioni-di-euro-per-le-societ ) o sono previste ulteriori novità?
In questi giorni si è parlato molto delle società di A1 maschile, poco di quelle di A2, coinvolte ovviamente anch'esse - e forse anche di più - dalla crisi generata dal coronavirus. Pertanto abbiamo deciso di aprire un sondaggio ascoltando i rappresentanti delle varie società e chiedendo loro cosa si aspettano dalla Federazione in termini di agevolazioni e cos'altro suggeriscono?
 
IGOR PACE (presidente Vela Ancona): "La nostra è una società solida, ma l'emergenza coronavirus farà sentire ugualmente i suoi effetti negativi. Per tamponare questa crisi ci attendiamo soprattutto dalla Fin iniziative che consentano alle società di risparmiare sui costi delle trasferte, che rappresentano una delle voci più onerose. Quanto alle decisioni sull'organizzazione dei campionati, ben venga la soluzione dell'autoretrocessione che potrà accontentare le esigenze dei club che non possono più sostenere la partecipazione ad un campionato, ma ribadisco fermamente la necessità che la formula dell'A2 maschile, collaudata e vincente, non venga cambiata".
 
GIUSEPPE ESPOSITO (Presidente Cesport Italia): "Credo che oggi come oggi, dopo questa emergenza sanitaria, bisogna trasformare la crisi in opportunità. Nel segmento pallanuoto questa situazione stagnante ha fatto emergere grosse problematiche. Cosa servirebbe? Scontato dire che l'ideale sarebbe un'iniezione di liquidità alle società che hanno la gestione di impianti ma anche a chi non gestisce strutture sportive e che si mantengono su quote associative e sponsor. Se si giocherà, come plausibile, a porte chiuse, verrà meno il contratto di prestazione e, di fatto, verranno meno gli sponsor. Bisogna che la Federazione confermi, e credo che lo farà, i proclami fatti bloccando i pagamenti delle tasse gara, delle tasse di iscrizione e dei tesseramenti per almeno un biennio. Mi associo alla proposta fatta del blocco delle retrocessioni: così facendo si da modo alle società di programmare per almeno due anni investendo sui giovani; il primo anno servirà a leccarsi le ferite, nel secondo anno invece si potrà iniziare a programmare. Ho sentito parlare di concludere i campionati giovanili, sono d'accordo ma ho diverse perplessità: dove (impianti chiusi), come e quando. Sono d'accordo con il blocco delle categorie giovanili per il prossimo anno. Un altro supporto ai club potrebbe essere fornito ristrutturando il campionato di A2 e B attraverso la riduzione die costi di trasferta. Come? Magari facendo concentramenti di 3 o 4 gironi in A2 oppure di 8 gironi in Serie B. Favorevole all'autoretrocessione e ben venga che Anzio o Metanopoli vogliano andare in A1. Restiamo in attesa delle linee guida della Federazione facendo tesoro delle idee che attraverso la rubrica sul vostro sito stanno emergendo. Barelli ha il polso della situazione e credo che da tutti questi suggerimenti possa trarre il meglio. E' un anno particolare...se si ascoltano i consigli dei presidenti delle società che per anni operano sul territorio qualcosa di positivo si può fare.". 
 
LUIGI SPINNICCHIA (Presidente Muri Antichi Catania): "Siamo fermi ed, abbastanza preoccupati, stiamo aspettando le normative. Per un evento straordinario come quello del Covid-19, ci aspettiamo degli interventi straordinari dalle istituzioni sportive preposte. Come società isolana pensare di affrontare una Serie A2 con 10 trasferte, avendo incertezze palesate dalle compagnie aeree che hanno deciso di tagliare i voli, è improponibile. Mi aspetto un intervento corposo, che non riguardi solo il taglio dei costi di iscrizione o delle tasse gare, ma anche quello di supportare le società isolane e chi viene a giocare in Sicilia o Sardegna con aiuti concreti sui trasferimenti. Nessuno ci obbliga ad iscriverci al campionato di A2 ma, onestamente, fossi una federazione sportiva mi terrei strette quelle società che hanno voglia di continuare a fare agonismo. Giocare a porte chiuse è preoccupante, so che è un aspetto che dipende solo dall'evoluzione che avrà il virus nei prossimi mesi; se sapessi già da oggi di disputare l'intero campionato a porte chiuse sarei restio a prendervi parte. Se potessi dare un suggerimento proporrei lo stravolgimento della composizione dei gironi in Serie A2, rivedendone la formula. Perchè non comporre quattro gironi, così da ridurre numero di partite ed, inevitabilmente, riducendo i costi per le trasferte? Credo bisogna decidere attraverso un criterio ben preciso; se, invece, si vuole agire provando solo a tagliare i rami secchi è un altro tipo di scelta che, però, lascerà indietro tante società. Noi vogliamo continuare a fare attività ma vogliamo anche essere messi nelle condizioni di farla". 
 
ELENA GALLO (presidente Rari Nantes Arechi): "Dal punto di vista umano il Covid ha cambiato il mio approccio allo sport. Io credo che questo sport deve diventare per dopo-lavoristi: le società non possono piu sostenere ciò che è stato sostenuto fino ad oggi e gli atleti non possono fare della pallanuoto la loro principale fonte di reddito. Non voglio essere freinteso: il termine dopolavorista deve inorgoglire e non essere inteso in senso dispregiativo. Noi, ad esempio, supportiamo i nostri giovani inserendoli in un contesto lavorativo in aziende partner che ci supportano. Relativamente alla Serie A2, credo che questo campionato debba diventare un bacino o per i giovani che possano ambire all'A1 oppure per persone più esperte che non lo reputino fonte principale di guadagno. Oggi come oggi, senza nasconderci dietro ad un dito, due sono le fonti principali per reperire risorse: attraverso il supporto di sponsor - oggi difficile per la condizione in cui versano le aziende - e l'altra attraverso l'aspetto commerciale della gestione delle piscine - in questo momento penalizzate in termini di affluenza. La Federazione dovrebbe esserci vicino depotenziando gli oneri che orbitano intorno a noi club; noi società siamo vessate da tase di tutti i tipi. Un aiuto concreto sarebbe annullare questi balzelli per 1 o 2 anni e ridimensionarli in futuro anche perchè questa crisi avrà strascico per diversi anni. Ho letto la proposta di bloccare le retrocessioni almeno per il prossimo anno: concordo in pieno. Si darebbe la possibilità alle società di investire nel vero senso della parola sui giovani, schierandoli in formazione. Sarebbe il caso di prendere questo provvedimento per non gravare di ulteriori rischi economici le società: mi sembra una posizione etica".
 
MARCO RAVIOLO (direttore sportivo Torino 81): "Mi aspetto innanzitutto che la Fin tenga fede alle promesse fatte in merito alle tasse gara e a tutte le altre agevolazioni annunciate. Alla possibilità di usufruire di convenzioni credo poco, se ci saranno tanto di guadagnato, così come i contributi in danaro da parte della federazione. Quello che vorrei soprattutto è che la Fin si faccia sentire con le società di A2, B e C per appurare quali sono i loro problemi: finora si è preoccupata soprattutto dell'A1, ma sarebbe bene che facesse altrettanto con le altre categorie. Nessuno si è chiesto finora quante squadre che non appartengono alla massima serie nella prossima stagione saranno ai nastri di partenza, e vi assicuro che i timori di forfeit ci sono, eccome. Pertanto, ripeto, auspico che possano esservi frequenti incontri, anche soltanto via internet, tra la Fin e i club di A2 e B maschile. Per quanto riguarda le altre aspettative, auspico una riforma dei settori giovanili, non del campionato di A2: la formula attuale deve essere confermata".

ANTONINO MICALI (presidente Cus Unime): "Ho preso atto delle comunicazioni di CONI e FIN delle scorse settimane. Il CONI ha suggerito alle federazioni di destinare i contributi per le Olimpiadi alle associazioni sportive ed, in tal senso, il Presidente  Barelli dovrebbe aver dichiarato che era nelle sue intenzioni abbuonare tasse gara ed iscrizione ai campionati per la prossima stagione. Se si da seguito a queste dichiarazioni sicuramente  è un bel passo in avanti. Poi, se a questo si aggiunge un ulteriore sostegno alle società che fanno sport di vertice, ci sarebbe un maggior alleggerimento di tutti i costi che i sodalizi sostengono per l'agonismo. Suggerimenti e proposte per il prossimo anno? Ci troviamo in una situazione inedita ovviamente. Per quel che ci riguarda potrei suggerire di strutturare un sistema di contribuzione chilometrica per le trasferte lunghe; immaginate che l nostra squadra, ad esempio, ben 10  volte deve sostenere trasferte in Campania, Lazio o Abruzzo. Insieme agli ingaggi per gli atleti, le trasferte rappresentano il costo maggiore. Un'altra proposta che mi sento di fare, anche se può risultare azzardata, è comunicare anche per il prossimo anno il blocco delle retrocessioni: economicamente la crisi ha colpito tutti ed, in particolare, il mondo dello sport; le squadre avranno grandi difficoltà ed una decisione del genere potrebbe dar modo per una stagione di incentivare i club ad inserire i giovani del vivaio, facendoli crescere e facendoli fare esperienza con la prima squadra, per poi ritrovarli pronti tra due anni e, magari, favorirli rispetto a giocatori che provengono da fuori. Non ci dimentichiamo, infine, che tutti gli esperti parlano di una seconda ondata del Virus in autunno...è bene, dunque, che questa volta ci facciamo trovare pronti. Il futuro del C.U.S. Unime? Di sicuro onoreremo la partecipazione al campionato di Serie A2 ma non sappiamo ancora, ovviamente, che tipo di squadra allestiremo. Siamo in attesa di conoscere quali misure saranno adottate prima di prendere decisioni".
 
MASSIMILIANO NERI (direttore sportivo della President Bologna): "Noi dalla federazione ci aspettiamo aiuti concreti, perchè il momento è veramente molto difficile. La riduzione delle tasse federali annunciata dalla Fin sarebbe già qualcosa, ma di sicuro non basta: ci vogliono anche aiuti economici in termini di liquidità, convenzioni per i viaggi in aereo, treno, nave, facilitazioni per i viaggi in autostrada, convenzioni con gli alberghi e tanto altro ancora, a cominciare da iniziative che possano garantire una maggiore visibilità per le società di A2, ad esempio escluse dalla trasmissioni in diretta streaming organizzate dalla Fin. Sono argomenti di cui noi della President parliamo frequentemente anche con i rappresentanti delle altre società perchè, ripeto, la situazione è diventata molto delicata. L'ipotesi di un'A2 a tre gironi da 10 squadre se l'A1 sarà ridotta a 12 formazioni? Non sono d'accordo, la formula dei due gironi da 12 è da sempre una delle caratteristiche vincenti dell'A2".

ENRICO DI SANTO (presidente Roma 2007 Arvalia): "Le decisioni relative al massimo campionato certamente influiranno, a cascata, sui campionati di A2, B e C.  Cosa chiediamo alla Federazione? Ovviamente un aiuto concreto in termini di liquidità. E' chiaro che sarà difficile elargire contributi a tutte le società ma sicuramente eliminare o ridurre sostanzialmente i costi relativi ad iscrizione campionati, tasse gara, tesseramenti atleti e dirigenti sarebbe un bel segnale. Chiediamo che ci venga data la possibilità. Si è parlato tanto di autoretrocessione; personalmente sono favorevole. In una situazione straordinaria come questa, una misura del genere può aiutare l'intero movimento. Così come sarei favorevole qualora la FIN decidesse di accettare la richiesta - dovranno poi stabilire i criteri - di club come Anzio Waterpolis, Metanopoli o Catania che chiedono di partecipare alla Serie A1".

 
 
        
 

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