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A2 Maschile, la stoccata dei club liguri: "Playout troppo penalizzanti"

  Pubblicato il 29 Gen 2121  10:43
Su Il Secolo XIX, nell'articolo di oggi a cura di Andrea Ferro, parlano i tecnici delle società liguri che hanno preso parte all'attuale campionato di Serie A2 Maschile.
Gli allenatori si interrogano sulla formula della Regular Season e sull'accesso delle squadre alle fasi playout che decreteranno, ineviutabilmente, la retrocessione in Serie B.
Per Daniele Magalotti, coach del Bogliasco: "E' fondamentale tornare a giocare. La formula è questa e l'accettiamo perchè altre soluzioni, obiettivamente, non sembrava ci fossero".
Secondo Francesco Campanini, allenatore della Crocera: "Si poteva pensare a qualcosa di diverso, almeno parzialmente. La terza classificata di un girone da sei ai playout è davvero troppo secondo me, poteva starci al massimo la quarta, oltre a quinta e sesta, non di più. Erano state tante peraltro le società che avevano chiesto il blocco delle retrocessioni per una gestione più logica".
L'ex tecnico delle nazionali giovanili azzurre Piero Ivaldi, ed oggi alla guida dello Sturla, è categorico: "Questa formula è troppo penalizzante per chi lotta per non retrocedere e alla fine per chi retrocederà. Si poteva pensare, in vista della prossima stagione, ad un'A2 allargata, bloccando le retrocessioni, oppure far incrociare in uno spareggio le vincenti dei gironi della B con le ultime dell' A2. In casi eccezionali si può tirar fuori qualcosa di eccezionale".
L'allenatore dell'Arenzano Alexandar Patchaliev, invece, pensa che "così si gioca troppo poco. Se poi saltano le partite, come già accaduto in A1, per casi di positività, si rischia anche di andare troppo verso l' estate, e qui il problema è dato dal fatto che tanti ragazzi avranno anche altri impegni, soprattutto di lavoro". 
Infine, il pensiero di Mattia De Ferrari, coach del Sori: "La cosa che conta di più è che si giochi. La formula non poteva accontentare tutti, chiaramente qualche scontento c' è per forza. Certo, arrivare terzo nel girone e poi dover comunque disputare i playout, affrontando la sesta di un altro girone, non è il massimo".
 

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