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A2 - Playoff e Playout: risultati, tabellini e commenti

  Pubblicato il 10 Giu 2117  10:05
Roma Nuoto già in finale
 
Playoff - Semifinali - Gara 1
 
FLORENTIA-R.N. SALERNO 12-11 d.t.r. (4-3, 0-0, 2-3, 2-2) (4-3)
Florentia: Cicali, Generini, Cranco, Coppoli 2, Turchini F., Colombo, Bosazzi, Dani, Turchini T., Tomasic, Astarita 4, Di Fulvio A. 2, Sammarco. All. De Magistris.
Campolongo R.N. Salerno: Noviello, Momentè, Maras 3 (2 rig.), Migliaccio 1, Pasca, Pica, De Luce 2, D'Angelo, Gallozzi, Parrilli, Saviano, Ingrosso, Scotti Galletta 2. All. Citro.
Arbitri: Piano e Sponza.
Superiorità numeriche: Florentia 4/11 + 1 rigore fallito, R.N. Salerno 4/8 +2 rigori.
Note: Tomasic (F) ha fallito un rigore nel secondo tempo (fuori). Usciti per limite di falli: Generini e Colombo (F), Gallozzi (S).
Sequenza rigori: Coppoli (F) gol, Parrilli (S) parato, Cranco (F) parato, Pasca (S) gol, A. Di Fulvio (F), gol, D'Angelo (S), parato, Astarita (F) gol, Maras (S) gol, Tomasic (F) parato, Migliaccio (S) gol; Coppoli (F) gol, Parrilli (S) parato.
 
IL COMUNICATO DELLA FLORENTIA
Si risolve ai rigori la gara uno delle semifinali playoff, con una Florentia sprecona in partita che batte una Salerno mai doma e ben organizzata.
Durante il match accade di tutto, ma alla fine un Cicali in versione saracinesca e Astarita in grande spolvero regalano un successo meritato.    
La Florentia comincia con il passo giusto con i soliti Astarita e Coppoli ad aprire le marcature da posizione uno e qualche tiro da lontano, rispondono gli ospiti che fanno capire di non essere in gita. De Luce tutto solo a un soffio dall’incolpevole Cicali dimezza il vantaggio, mentre Astarita allunga alla sua maniera. Dopo venti secondi prima Maras e poi Migliaccio trovano i goal del pari con due azoni fotocopia. I padroni di casa sprecano in più occasioni e sul finire è Astarita a chiudere il primo tempo con un tripletta che vale il 4 a 3.
Il secondo tempo le squadre si studiano e provano con inutili soluzioni dalla distanza. La Florentia spreca un paio di contropiedi facili e sul finire del tempo ha la grande occasione con Tomasic, su rigore, ma Noviello neutralizza.
Il terzo tempo le squadre si aprono ed il match diventa nervoso, Generini finisce qui la sua partita mentre un dirigente del Salerno viene allontanato dalla panchina per proteste. In acqua Di Fulvio trova il goal dell’allungo ma Maras per due volte in due minuti dal dischetto trafigge Cicali per il momentaneo pareggio. A cinquanta secondi dal termine capitan Coppoli riporta in vantaggio i padroni di casa, ma sull’azione successiva Scotti torva il pareggio su una dormita generale della retroguardia gigliata.
Il quarto tempo Salerno va in vantaggio per la prima volta con De Luce, Cicali compie un paio di miracoli che tengono in vita i gigliati fino al minuto cinque, quando Matteo Astarita trova un goal da cineteca che fa esplodere la gremita piscina Nannini. Mentre il match si avvicina alla fine è ancora Pica tutto solo a due passi da Cicali a riportare in vantaggio gli ospiti. La Florentia non ci sta a perdere e prova il tutto per tutto ad un minuto dalla sirena con Di Fulvio che trova il goal del meritato pareggio che manda le squadre ai rigori.
Dai cinque metri due errori per parte nei cinque tiri base, mentre al tiro ad oltranza capitan Coppoli non fallisce e Cicali si supera parando il tiro di Parrilli che vale la vittoria.
Ritorno mercoledi 14 giugno, Salerno ore 19.00.
Gianluca Rosucci
 
CATANIA-LAVAGNA 9-5 (3-0, 3-0, 1-3, 2-2)
Catania: Graziano, Catania, Maiolino, La Rosa 3, Sparacino, Ferlito, Torrisi G. 4, Condemi, Scollo, Privitera 2, Russo, Stojcic, Pellegrino. All. Dato.
DiMeglio Lavagna 90: Graffigna, Bassani 1 (1 rig.), Luce, Pedroni, Pedroni, Cimarosti 2, Solari, Cotella, Martini 2, Casazza. All. Risso.
Arbitri: Pascucci e Rotondano.
Superiorità numeriche: Catania 4/8, Lavagna 1/7 +1 rigore.
Note: Lavagna con 10 giocatori a referto. Nessuno uscito per limite di falli.
 
IL COMUNICATO DEL CATANIA
Un inizio folgorante, deciso e decisivo. La Nuoto Catania ha incantato il pubblico, presente in massa e rumoroso a sostegno dei propri beniamini, nei primi quattordici minuti di gioco, chiudendo ogni varco in difesa e colpendo in attacco grazie all’estro di un Torrisi in forma smagliante. La porta di Graziano, oggi titolare, è rimasta inviolata quasi fino alla metà del terzo quarto, quando il punteggio segnava già 7-0 per i padroni di casa. Il rientro di Sparacino, impeccabile in marcatura, e numerose giocate difensive di tutta la squadra, hanno indirizzato quasi immediatamente le sorti dell’incontro.
Da quel momento, però, un calo di tensione e concentrazione troppo violento e duraturo, ha palesato tutti i limiti della giovane rosa catanese e rimesso pian piano in carreggiata i liguri che, con un contro parziale di 4-0, hanno momentaneamente riaperto la gara. Ben presto, gli etnei hanno però ripreso le redini dell’incontro, trovando in La Rosa e ancora Torrisi le marcature della tranquillità.
La Nuoto Catania ha dimostrato durante tutto l’arco dell’incontro una superiorità marcata che lascia ben sperare per la gara di mercoledì in Liguria, dove potrebbe già conquistare l’accesso in finale. Gli ospiti, dal canto loro, hanno dovuto rinunciare a Oneto e Parisi che, insieme al sostegno del pubblico amico, potrebbero riequilibrare le sorti di questa sfida.
Il coach Giuseppe Dato, per sua stessa ammissione, si definisce molto esigente. Forse ogni grande allenatore pensa sempre a cosa non è andato bene, cercando sempre la soluzione per fare meglio: "l risultato non è stato mai in discussione, ma abbiamo accusato un preoccupante calo di concentrazione. Commettendo gli errori classici che ormai conosciamo, abbiamo permesso a Lavagna di rientrare nel punteggio. Su questo dobbiamo lavorare in vista della seconda gara. Sicuramente, soprattutto vista l’età e l’esperienza dei nostri giocatori, abbiamo avuto un approccio alla gara eccellente. Con le risorse che abbiamo riusciamo a sopperire anche alle assenze più o meno improvvise".
Schierato titolare al posto di Pellegrino, Carlo Graziano ha contribuito al successo con una serie di interventi importanti ed un costante incitamento verso i suoi compagni: "Eravamo molto concentrati, infatti, aspettavamo questa partita da tanto tempo e ne siamo venuti a capo giocando di squadra. Abbiamo preparato la partita in maniera ottimale ma abbiamo pagato un calo di concentrazione che in una partita più combattuta, contro una squadra con una panchina più lunga rispetto a Lavagna oggi, potrebbe essere decisa in negativo. Dobbiamo giocare sempre come se fosse sempre il primo minuto".
 
IMPERIA-ARECHI 10-12 d.t.r. (4-2, 2-0, 1-2, 1-4)(2-4)
Imperia: Conti, Mensi, Ramone, Rocchi G., Grossi, Tabbiani, Durante, Corio 2, Novara 1, Somà 4, Rocchi F., Cesini 1, Merano. All. Pisano.
Tgroup Arechi: Busà D., Luongo M. 2, Giordano, Esposito G. 2, Lobov 2, Esposito C. 1, Busà R.1, Iannicelli, De Rosa, Baldi, Massa, Ferrigno. All. Grieco
Arbitri: Bensaia e Ceccarelli.
Superiorità numeriche: Imperia 1/5, Arechi 0/11.
Note: ammonito Grieco (all. Arechi) per proteste. Espulso Pisano (all. Imperia), per proteste. Uscito per limite di falli F. Rocchi (I) nel quarto tempo.
Sequenza rigori: Massa (A) gol, Somà (I) gol, Mensi (A) gol, Corio (I) parato, Grossi (A) gol, Tabbani (I) palo, Esposito (A) gol, Novara (I) parato.
 
IL COMUNICATO DELL'IMPERIA
Dal sogno all’incubo. Rari Nantes Imperia perde, dopo i rigori, gara-1 alla Cascione: mercoledì a Salerno, servirà una gara splendida dei giallorossi per riportare in parità la serie.
AVVIO ENTUSIASMANTE – Servirà una gara splendida… come quella condotta dai ragazzi di Pisano fino a metà del terzo periodo. Difesa serrata e attacco infallibile: il tabellone diceva 7-2, con un Conti (osannato dal pubblico) autore di parate pregevoli ed Andrea Somà che infilava il portiere avversaria con chirurgia e potenza. Soltanto un minuto di distrazione, alla fine del primo periodo, consentiva a Salerno di segnare le due reti.
FINALE CHOC – A metà inoltrate del terzo tempo, Salerno riprendeva fiducia. Imperia non riusciva ad addormentare la gara e gli ospiti, gol dopo gol, costruivano la rimonta. Con un allarmante break da 4-0, Tgroup riapriva completamente la partita: Somà avrebbe la palla per chiudere la partita su rigore ma Ferrigno respingeva. Poco dopo, la Rari perdeva Capitan Rocchi uscito per limite di falli. Passa un minuto ed è Novara a spedire Imperia sul +2. Il vantaggio andrebbe gestito ma i giallorossi sembrano affetti dal classico ‘braccino’, o paura di vincere che dir si voglia, e Salerno con Lobov spediva la partita ai rigori a 36” dalla sirena.
Sulle ali dell’entusiasmo, gli ospiti facevano quattro su quattro mentre per la Rari fallivano Corio e Novara. I due centroboa che, nei minuti regolamentari, avevano lottato come leoni soffrendo l’aggressività dell’avversario, troppo spesso lasciata passare dagli arbitri.
L’appuntamento è per mercoledì 14 a Salerno, ore 13, dove Imperia proverà a pareggiare i conti.
 
IL COMUNICATO DELLA TGROUP ARECHI
Con una strepitosa rimonta realizzata tra il terzo ed il quarto tempo, la Tgroup Arechi fa sua gara -1 battendo ai rgori la locale formazione dell’Imperia  per 12-10. Un successo incredibile arrivato nel modo più inaspettato quando, probabilmente, neanche il più incallito ottimista ci avrebbe sperato, ovverosia sul 2-7 a favore dei padroni di casa e con meno della metà di gara ancora da disputarsi. Un’impresa generata dal grandissimo carattere mostrato da Busà e compagni nel non considerare già chiuso il match nonostante avessero difronte la prima classificata del girone Nord. Mercoledì il return match alla Piscina Vitale, un’ opportunità da provare a sfruttare per chiudere definitamente i giochi ed approdare alla finale per l’accesso alla serie A1. Quest’ultima è stata fin d’ora  una parola mai pronunciata, un sogno per squadra e dirigenza ma che da quest’oggi sembra un pizzico più reale.
Eppure l’incontro non si era messo bene per la Tgroup Arechi che subiva  l’approccio aggressivo dei padroni di casa capaci di piazzare un importante break di 4-0 a loro favore. Le reti di Gianluca Esposito e Roberto Busà servivano soltanto  a contenere  un passivo che si acuiva maggiormente nel secondo quarto in virtù delle segnature di Cesini e Somà per il 6-2. Nella terza frazione  l’Imperia si portava addirittura sul 7-2 in proprio favore, un massimo vantaggio che aveva tutta l’aria di una sentenza di condanna. Ma è proprio da questo momento che la Tgroup Arechi incomincia a venir fuori mostrando quel carattere e quella qualità che l’avevano fatta apprezzare nel corso del campionato. Dapprima Luongo e Lobov riducevano il passivo sul 4-7, dopodiché, nell’ultima frazione di gara, ancora Luongo e Carmine Esposito portavano la compagine biancoblù ad una sola lunghezza di distacco dai liguri. Quest’ultimi trovavano ancora la forza per andare a segno con Novara riportandosi sull’8-6, ma ormai la Tgroup Arechi era in fiducia, convinta di recuperare il risultato così come avveniva   con Gianluca Esposito e Lobov a soli trenta secondi dal fischio di sirena. Otto pari, si va ai rigori. Gli errori di Novara, Corio e Tabbani condannano l’Imperia e portano in paradiso gli invicti di patron De Rosa. Ed è già attesa per il return match previsto mercoledì alle ore 13 presso la Piscina Vitale a Salerno.
“Devo fare i complimenti ai ragazzi che hanno dimostrato tutto il valore che avevano – sottolinea il trainer Grieco a fine gara-. Siamo partiti abbastanza male subendo la veemenza avversaria. In particolare, nei primi due tempi ci abbiamo capito poco e nulla arrivando addirittura sul 2-7 in loro favore. Tuttavia, pian piano abbiamo compreso come metterli alle strette riuscendo anche ad arrivare al pari nei secondi finali di gara. Al momento di battere i rigori è venuta fuori la compattezza e la grinta di squadra non sbagliando nel momento decisivo, e con Rosario Ferrigno che ha fatto il resto. Siamo felicissimi ma  è presto per cantare vittoria  in quanto mercoledì ci aspetta un incontro altrettanto duro, fermo restando che vincere ad Imperia, contro la prima classificata del girone Nord, ci da tanta fiducia. Con la testa siamo già  a mercoledì alla Piscina Vitale.”
Armando Iannece
 
***
 
Playout - Finali - Gara 1 - Sabato 10 giugno
 
CHIAVARI-ROMA 2007 8-9 d.t.r. (3-2, 1-1, 2-2, 0-1)(2-3)
Chiavari: Massaro, Ghio 1, Dainese 1, Prian, Oliva 1, Barrile 2, Marciano 1, Vaccarezza, Raineri, Barattini, Croce, Giusti, Grassi Lucetti. All. Mangiante.
Roma 2007 Arvalia: Rossi, Sebastiani, Re 2, Mazzella Di Bosco, Lisi, Di Santo, Ferrante 2, Sacco, Sebastiani 1, Spiezio 1, Gilardi. All. Bevilacqua.
Arbitri: Cataldi e Colombo.
Superiorità numeriche: Chiavari 2/8, Roma 2007 2/10.
Sequenza rigori: Marciano (C) gol, Sacco (R) gol, Oliva (C) parato, Re (R) gol, Dainese (C) parato, Ferrante (R) gol, Barrile (C) gol, Sebastiani (R) parato, Prian (C) fuori.
 
IL COMUNICATO DEL CHIAVARI
La Chiavari Nuoto getta alle ortiche la possibilità di portarsi in vantaggio in gara uno ed anzi subisce l'effetto opposto.
Ci prova in ogni maniera, ma non sfodera la sua gara migliore, pur andando in vantaggio 6 volte su 6. Ma mai senza il doppio vantaggio.
La Roma 2007 ha il merito di raggiungere sistematicamente con determinazione il pareggio, conquistando i tiri di rigore in cui avrà poi vita facile.
La Roma 2007 Arvalia si presenta in soli 11 uomini a referto. Mazzi ha subito nelle ultime ore un incidente motociclistico rimediando 20 punti alla gamba; Patrone, ligure, è assente per motivi personali. Non ci sono dunque le calottine nere (come ai vecchi tempi) con i numeri 5 e 12.
Numerosi i tifosi romanisti che sostengono a gran voce i loro beniamini in una convivenza con i chiavaresi assolutamente civile.
Si vede da subito che sarà una partita durissima.
Per tre volte nella prima frazione gli uomini di Mangiante si portano in vantaggio nonostante due superiorità numeriche sprecate malamente, una che avrebbe potuto procurarle il 3-1 e che invece prelude al pareggio per 2-2 degli ospiti.
Apre le danze Marciano con il solito diagonale sul palo lontano, pareggia Davide Sebastiani sull'unica superiorità trasformata dai capitolini nel primo tempo; Oliva segna il 2-1 da posizione (e movimento) da classico centroboa; Ferrante segna un incredibile 2-2 con due uomini addosso ed un tiro forzato ai limiti dei 20” che però sorprende tutti.
Ghio in chiusura segna il 3-2 su una controfuga di Barrile che si ferma e serve l'accorrente difensore: gran tiro.
Buona comunque la difesa chiavarese: obbliga i romani in tre circostanze a rinunciare all'azione per la buona disposizione.
La Chiavari Nuoto parte alla ricerca del +2. E' invece la Roma 2007 a pareggiare sulle sua seconda superiorità numerica sfruttata, con Spiezio, incoraggiato a gran voce dai suoi tifosi. 3-3.
La Chiavari Nuoto pareggia il parziale e chiude metà gara in vantaggio di un gol con Barrile che trasforma da posizione tre dai 6 metri la prima superiorità numerica concretizzata dai verdeblu.
Una seconda superiorità 'che potrebbe dare il +2 ai locali si stampa sula traversa dopo il time out chiesto da Mangiante. E' uno dei tre legni in cui la squadra del presidente Ghio è incorsa nella seconda frazione. A metà gara 4-3.
Esibizione delle syncronettes delle sorelle Murru nell'intervallo lungo, molto apprezzata.
Esattamente come nel secondo quarto, in inizio di frazione la Roma 2007 raggiunge il pari, l'ennesimo, ancora con Ferrante, ancora lasciato troppo solo.
Per la quinta volta la Chiavari Nuoto passa in vantaggio. E un gol ad uomo in più, con palla deviata da Rossi lungo la linea e schiaffo definitivo di Dainese, 5-4.
Pareggia la Roma ad uomo in più con Re, 5-5.
Ritorna in vantaggio la Chiavari ancora ad uomo in più ed è Dainese a concludere l'azione da posizione uno, angolazione difficile: 6-5, una storia infinita.
A questo punto i padroni di casa hanno tre uomini importanti gravati da due penalità, Barrile, Raineri e Giusti. La Roma 2007 ha solo Lisi.
Due dei tre chiavaresi devono abbandonare la vasca per raggiunto limite di falli nell'ultima frazione. Ne risente il reparto arretrato verdeblu. E' la Roma 2007 ad approfittare di questa situazione con Re e a raggiungere il pareggio che porterà ai tiri di rigore.
La Roma 2007 sul pareggio ha tre superiorità per andare in vantaggio, ma le fallisce tutte.
Espulso Bevilacqua, allenatore della Roma, per proteste.
Mangiante cerca il colpaccio a 5” dalla sirena: chiede il time out e prova il tiro con Barrile che però è ben murato e subisce anche una testata che gli provoca la lacerazione del labbro. Il medico Sanguineti tampona e si va ai tiri dai 5 metri.
Si erge Rossi che neutralizza i tiri di Oliva, Dainese e Prian, complice il palo.
La Roma segna con Sacco, Re e Ferrante.
Non serve nemmeno arrivare alla quinta conclusione.
Ottimi gli arbitri Colombo e Cataldi.
Mangiante, allenatore del Chiavari: "C'è poco da dire su questa partita. L'abbiamo persa ai rigori ma soprattutto l'abbiamo persa giocando male. Questo tuttavia è l'aspetto che mi preoccupa meno. Ciò che mi disturba è che siamo stati sempre impauriti dall'inizio alla fine ed era la cosa che temevo di più nel contesto generale. Abbiamo perso la testa; di conseguenza abbiamo fallito più volte l'occasione di andare in doppio vantaggio e per contro ci siamo fatti sempre raggiungere. Ma i playout sono questi. Mercoledi abbiamo già la possibilità di rifarci e quindi non è il caso di abbatterci; dobbiamo assolutamente avere la forza si ritrovare le energie mentali e fisiche smarrite, di andare a vincere a Roma e di giocarci qui sabato prossimo la bella. I giocatori però devono darsi una svegliata. Se non ci mettono qualcosa in più, un po' di orgoglio, un po' di fuoco, non si va da nessuna parte. E' troppo tempo che ci trasciniamo per queste mancanze. Detto questo, dobbiamo assolutamente andare a Roma mercoledi e vincere".
Danilo Ghio, presidente del Chiavari: "Francamente dopo la sconfitta di oggi e la maniera in cui è maturata non è che ci sia molto da dire. Abbiamo meritato di perdere, sebbene ai rigori. Vedremo a Roma. Se i ragazzi riusciranno a tiare fuori la voglia e la determinazione di vincere, potremo tornare a poterci giocare qualcosa in casa. Diversamente è giusto che si vada in serie B. Punto e a capo. Speriamo soltanto di rivedere la squadra che si è ben mostrata in altre occasioni e non quella di questo pomeriggio”.
Guido Martinelli
 
R.N. FROSINONE-SORI 2-4 (0-1, 1-2, 0-1, 1-0)
R.N. Frosinone: Lanotte, Carchiolo 1, Murro, Bardella, Vitale, Perazzetti 1, Spinelli, Ceccarelli, Onida, Manzo, Salvatori, Carnevali, Vespa. All. Lorenzini.
Sori: Agostini, Elefante, Rezzano, Megna, Frodà, Stagno 1, Timossi, Percoco 1, Penco 2, Zunino, Giacobbe, Loomis, Benvenuto. All. Cipollina.
Arbitri: Carmignani e Centineo.
Superiorità numeriche: Frosinone 1/9, Sori 2/7.
Note: nessun giocatore espulso. Uscito per limite di falli Frodà (S) a 2.54 del 4 tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Colpo in trasferta nella gara 1 dei playout per il Sori che batte il Frosinone per 4 a 2. Porta in vantaggio i liguri Penco che fissa il primo tempo sull'uno a zero. Raddoppia Stagno a 3:21 del secondo tempo prima che i padroni di casa accorcino le distanze con Carchiolo. Ancora Penco riporta gli ospiti sul doppio vantaggio prima del cambio vasca.  Percoco indirizza definitivamente la gara con la rete del 4 a 1 che taglia le gambe ai laziali. Perazzetti segna il gol del definitivo 4 a 2. Tra quattro giorni in casa i ragazzi di Cipollina hanno la grande occasione di chiudere i giochi.
 
 

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