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Sono 37, tra comunitari, extracomunitari e naturalizzati, gli stranieri che giocheranno nel campionato italiano 2017-2018. Nella scorsa stagione erano 39, ma è probabile che anche quest'anno si arrivi a questa cifra: la campagna acquisti non è ancora conclusa.

In testa c'è sempre la Pro Recco con 7 unità. In realtà sono 8, c'è anche Ivovic, ma il montenegrino giocherà soltanto in Champions.

L'anno scorso erano due le società senza stranieri: Canottieri Napoli e Lazio. Quest'anno si sono aggiunti Bogliasco e Posillipo, a meno che in extremis la società rossoverde non decida di intervenire sul mercato estero.

 

 

Interessante osservazione di Nicola. Dr. Corcione ci puo' illustrare la politica dell'Ungheria? Ci sono agevolazioni sulla tassazione? o Solo dei soldi che dal governo vanno a finire nelle casse delle societa di pallanuoto (Pallanuoto che in Ungheria e' sport Nazionale cosi come il calcio lo e' in Italia). In Spagna per attirare campioni di calcio, il governo aveva ridotto drasticamente la % di tassazione relativa alle retribuzioni dei calciatori, i quali discutono gli ingaggi basandosi solo sul netto. (Per fare un esempio,per un calciatore che voleva 10milioni netti, una squadra spagnola ne spendeva in totale 12/13, mentre in italia tra i 15 e i 18). Bel risparmio...

 

Da applausi la scelta delle 4 squadre (se saranno confermate) di non avere stranieri, qualunque sia il motivo. Lavorare con gli Italiani può solamente giovare al movimento anche se, sicuramente, l'assenza di "assi stranieri" può (non per forza) abbassare il livello del campionato. In Ungheria grazie agli incentivi statali, si stanno creando degli squadroni..in Italia purtroppo si pensa solo al calcio