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L'IDENTIKIT DI MIRIAM
Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 25 luglio 1998
Segno zodiacale: Leone
Altezza: 1,73
Ruolo: portiere
Studi: liceo linguistico
Altri sport praticati: nuoto. equitazione
Hobby: leggere, andare in barca a vela
Ultimo libro letto: Il trono di spade
Attore preferito: Johnny Depp
Attrice preferita: Jennifer Lawrence
Colore preferito: azzurro
Piatto preferito: bistecca

 

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Sta ferma soltanto quando deve subire un tiro di rigore. Per il resto Miriam D'Antonio è in perenne attività: scuola, studio, lavoro di istruttrice in piscina, allenamento e a fine serata salsa. Non quella che si usa per fare la scarpetta, ma quella caraibica, molto più faticosa.
E' una giornata senza tregua quella del portiere della Carpisa Yamamay Acquachiara.
Il suo carburante è il cioccolato fondente ("Senza non potrei vivere") e parlando di cose buone si scopre che Miriam riesce a trovare il tempo anche per fare dolci, torte, crostate per la delizia delle compagne di squadra, alle quali Miriam dispensa dolcezze soltanto di tipo calorico. "Non mi piacciono abbracci e moine, sono un tipo un po' freddino", ma quello che più colpisce di lei - oltre alla foresta di capelli ricci e ai meravigliosi occhi acqua marina - è la prontezza, l'intelligenza. Una ragazza decisamente sveglia, che sa ciò che vuole. Appassionata di vela e in possesso di patentino nautico, all'orizzonte vede "una carriera nella Guardia Costiera. Mi piacerebbe tanto".
Nel suo futuro prossimo di Ach Girl, invece, c'è un campionato di A2 femminile che - a differenza di quelli che lo hanno preceduto - non presenta ai nastri di partenza formazioni largamente favorite. "Il torneo di quest'anno è un bel libro giallo di cui non si riesce proprio a individuare l'assassino. Speriamo ci sia il lieto fine".
L'inizio della carriera di Miriam non è stato tra i pali. "Facevo il centroboa, poi Barbara Damiani mi ha spedito in porta. Non ero d'accordo, non ci volevo andare", e sono cominciati così "i nostri battibecchi. Io sono terribilmente testarda: anche se non ho ragione, devo avercela per forza". Ma con Barbara è meglio non provarci, "ricordo ancora i 100 salti in acqua che mi rifilò un giorno per punizione".
Che Miriam abbia dedicato una parte importante della propria vita ad uno sport era inevitabile. La D'Antonio non è una famiglia, è una polisportiva: papà Massimo ha fatto nuoto, pallanuoto, tiro con l'arco, equitazione, vela e tennis, sua moglie Teresa "soltanto" nuoto, tennis e pallavolo, i figli Andrea e Dario giocano a pallanuoto in serie A. Dice Miriam: "Ho scelto pallanuoto proprio per ripicca nei confronti dei miei fratelli: mi hanno costretta a vedere tutte le loro partite e adesso sono io che li costringo ad assistere alle mie".
Però, che soddisfazione avere una sorella titolare in serie A a soli 15 anni! C'era Miriam tra i pali biancazzurri quando l'Acquachiara è stata promossa nella massima serie.
A "Leone", "Mici", "Danti", "Miri" (è sempre lei, sono quattro dei numerosissimi soprannomi di Miriam) piacciono i gialli e soprattutto la letteratura fantasy: "Per me non c'è di meglio". Adora viaggiare, è stata finora in Germania, Spagna, a spasso per le isole della Grecia (in barca a vela, ovviamente) e Croazia. Con la scuola andrà prossimamente a Vienna e "nei miei programmi futuri c'è assolutamente il Canada".
E, volitiva com'è, sicuramente troverà qualche altra cosa con cui riempire la sua già intasatissima giornata.