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A tu per tu con... Laura Barzon

  Pubblicato il 14 Mar 2119  10:15
L'IDENTIKIT DI LAURA
Luogo di nascita: Padova
Data di nascita: 14 maggio 1992
Segno zodiacale: Toro
Soprannome: Barzy
Altezza: 1,70
Ruolo: attaccante
Studi: diploma di Liceo scientifico, Master in Designer Creativo
Squadre in cui ha giocato: Plebiscito, Vicenza, Setterosa, Nazionali Giovanili
Allenatori: Andrea Sellaroli, Sergio Peri, Enrico Cobalchin, Stefano Posterivo, Fabio Conti, Roberto Fiori, Paolo Zizza
Altri sport praticati: nuoto, karate, equitazione, pallavolo
Hobby: ascoltare musica, disegnare
Ultimo libro letto: "Il sospettato", di Joseph Finder
Attore preferito: Rami Malek
Attrice preferita: Chalitze Theron
Autovettura: Lancia Y
Colore preferito: blu
Piatto preferito: polpettone di carne

***

La sua attrice preferita è Charlitze Theron “perché fa sempre parti di donna “cazzuta”, che affronta con coraggio e sicurezza problematiche e situazioni difficili”.
E Laura com’è? “Io sono tranquilla, riflessiva, sempre sorridente, esuberante quanto meno te lo aspetti. Vado d’accordo con tutti, difficilmente litigo con qualcuno”.
Conseguenze: un solo cartellino rosso in 12 anni di attività, preso quest’anno in Coppa Italia contro il Nuoto Club Milano.
Laura, nella sua autocertificazione caratteriale, non poteva certo dire che è una ragazza molto intelligente e assennata. Lo aggiungiamo noi, lieti che la giocatrice del Plebiscito Padova condivida quello che andiamo scrivendo da tempo: “La pallanuoto - dice Laura - non ha bisogno di nuove regole, ha bisogno di maggiore visibilità, di andare maggiormente in televisione, di essere conosciuta per quello che è (cioè uno sport bellissimo e formativo) dalla grande massa degli appassionati, soprattutto dai giovanissimi. E invece, se vai nelle scuole e fai un sondaggio, i ragazzi ti rispondono che non sanno neppure cosa sia”.
Laura, quindi, sogna “un collegamento scuola-pallanuoto che consenta agli alunni, attraverso un servizio che purtroppo non esiste, di andare direttamente dai banchi in piscina. Oggi tanti giovanissimi abbondonano la pallanuoto perché, per motivi di tempo e di lavoro, i loro genitori non hanno la possibilità di accompagnarli agli allenamenti”.
Andrea (ex giocatore di fotball americano) e Eddy (ex pallavolista) - i genitori di Laura - a suo tempo ne hanno accompagnati tre in una volta sola. Per i pochi che non lo sapessero già, Laura è il 33% dei gemelli Barzon. Hanno fatto tutti pallanuoto, ma Anna e Filippo hanno smesso. Però continuano a lavorare per lo sport che hanno amato sin da piccoli: Filippo è il direttore sportivo del Plebiscito pluricampione d’Italia, Anna si occupa di pallanuoto, e in particolare di palloni, per l’azienda Decathlon. E Laura, che ha intrapreso con successo la professione di grafica, tra l’altro ha ideato brochure e locandine della squadra di Stefano Posterivo.
Domanda: come lo disegneresti il tuo allenatore? Risposta: "Io lo farei con qualcosa di azzurro come i suoi occhi, un po’ di rosso per richiamare le arrabbiature di Stefano e un lupo ai suoi piedi perché lui crede molto nella forza del gruppo, del branco”.
Una forza che è stata indispensabile al Plebiscito per battere l’Ujpest e raggiungere per la prima volta la Final Four di Euro League. La stessa forza che ha consentito alla Juventus di rimontare lo 0-2 di Madrid. “Sono juventina come Posterivo – precisa Laura – ma la mia è una passione moderata. Tuttavia il 3-0 di gara 2 me lo sono goduto tutto davanti alla tv”.
Si, perché Laura lo sport lo divora. “Seguo in televisione tutte le discipline sportive, mi sono fatta recentemente un’abboffata di sci e biathlon”. Vorrebbe anche abboffarsi di gelato al cioccolato, che è la sua passione, "ma ho fatto un fioretto, di dolci fino a Pasqua non se ne parla”.
Non è un fioretto propiziatorio, la prossima sfida con il Sabadell in Euro League non c’entra. E non c’entra nemmeno la nazionale: “Non farne parte, oggi mi fa meno male. Il Plebiscito e il lavoro assorbono completamente i miei pensieri”.
Al Plebiscito Laura dà una mano non solo buttando il pallone alle spalle dei portieri, ma anche collaborando per l’Under 19 e l’Under 17. “Un futuro da allenatore di pallanuoto? Non mi dispiacerebbe, è un’ipotesi da tenere in considerazione”.
Mario Corcione
 

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