A tu per tu con... Carla Carrega
Pubblicato il 06 Set 2019 16:02
L'IDENTIKIT DI CARLA
Luogo di nascita: Imperia
Data di nascita: 8 luglio 1995
Segno zodiacale: Cancro
Soprannome: nessuno
Altezza: 1,83
Ruolo: universale
Studi: laurea in Economia Politica
Squadre in cui ha giocato: Imperia, Università di Berkeley, Nuoto Club Milano, nazionali giovanili
Allenatori: Marco Capanna, Richard Corso, Coralie Simmons, Leonardo Binchi
Altri sport praticati: nessuno
Hobby: leggere, viaggiare, ascoltare musica
Ultimo libro letto: "La signora Dalloway", di Virginia Woolf
Attore preferito: nessuno
Attrice preferita: nessuna
Colore preferito: blu
Piatto preferito: lasagne
***
Povero Conti. Già il commissario tecnico del Setterosa era in difficoltà per ridurre a 11 il numero delle azzurre per Tokio, ci mancava pure Carrega.
E’ ritornata da noi, dopo cinque anni negli Stati Uniti. E’partita ragazzina ed è tornata donna. Ancor più bella di prima. E con una laurea conseguita all’Università di Berkeley, dove ha studiato e giocato.
Domanda a bruciapelo: “Come si fa a battere gli Stati Uniti?” Risposta: “Con tanto lavoro, cercando di trovare il loro punto debole. C’è un problema, però: non vogliono mai perdere, e questo complica notevolmente le cose per chi ha intenzione di raggiungere questo obiettivo”.
L’obiettivo di questa intervista è sapere come è fatta dentro Carla. La prima impressione, poi confermata, è che sia una ragazza brillante, sveglia, molto intelligente. Lei si vede così: “Sono socievole, curiosa, ho tanti interessi, sono pigra e nello stesso tempo mi piace lavorare, adoro fare shopping, sono timida, lunatica e molto legata alla mia famiglia”.
Eccola: papà Carlo, ex portiere dell’Imperia (“E’ lui che mi ha insegnato a giocare a pallanuoto”), mamma Patrizia, che non ha trascorsi agonistici, e Mattia: anche lui ha giocato nell’Imperia, è bellissimo come la sorella e oggi fa l’anestetista.
A proposito, proprio un sonnellino è costato caro a Carla: “Al rientro in Italia ho chiuso gli occhi per cinque minuti in treno e mi hanno portato via la valigia che conteneva computer, Ipad e documenti. E dire che in cinque anni di Stati Uniti non mi è mai accaduto nulla di spiacevole”.
A Milano, dove indosserà la calottina del Kally Nuoto Club di Leonardo Binchi, Carla è andata a vivere con Roberta Bianconi e Giulia Crudele. “Ho già appurato che in cucina se la cavano meglio di me, è già un buon inizio”.
Chiederle se ha intenzione di raggiungere lo scudetto è una domanda sbagliata in partenza, Carla condivide la medesima caratteristica di molti altri sportivi: “Sono scaramantica. Prima di ogni partita ascolto sempre la stessa musica e faccio sempre gli stessi esercizi”, sperando che Binchi non le dica di cambiarli.
Se volete farla felice con poco, portatele una tavoletta di cioccolato al latte. Se avete intenzione di spendere molto di più per lei, regalatele un biglietto aereo per la Thailandia, “vorrei andarci quanto prima, è un Paese che m’incuriosisce”.
Se volete ascoltare una voce bella come poche, fatele un colpo di telefono.
Mario Corcione
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