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A tu per tu con... Barbara Damiani

  Pubblicato il 27 Ott 2117  15:08
L'IDENTIKIT DI BARBARA
Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 29 aprile 1963
Segno zodiacale: Toro
Soprannome: Bionda, Barbie
Studi: laurea in Scienze Motorie
Altri sport praticati: nuoto
Hobby: giocare a burraco
Attore preferito: George Clooney
Attrice preferita: Michelle Pfeiffer
Ultimo libro letto: "Sete" di Jo Nesbø
Autovettura: Hyundai I10
Colore preferito: rosa
Piatto preferito: parmigiana di melenzane
 
***
 
"La cosa più gratificante del mio mestiere? Constatare che i tuoi ex atleti, a distanza di anni, hanno un buon ricordo di te".
A Barbara succede spesso. "Ed è bello scoprire che non è andato disperso quello che hai seminato, appurare che hai lasciato un'impronta indelebile del tuo lavoro su queste persone, soprattutto nella fase adolescenziale, della crescita. Alla lunga te lo riconoscono, anche se magari il rapporto con loro è stato conflittuale".
Si cresce tanto e bene con la pallanuoto, ma la pallanuoto non cresce mai. Anzi, è in caduta libera, e senza paracadute. Chi sta uccidendo questo sport? Barbara è la più indicata a rispondere: ha giocato fino all'età di 46 anni, subito dopo ha cominciato a fare l'allenatore ed è una divoratrice di libri gialli. Ecco la risposta: "Siamo noi ad ammazzare la pallanuoto giorno dopo giorno con la nostra incapacità di offrire al pubblico e agli sponsor uno spettacolo appetibile".
Nei gialli l'assassino qualche volta si fa aiutare a commettere il delitto. "Il nostro complice - spiega Barbara - è la crisi economica: ha dato il colpo di grazia alla pallanuoto. Ma questo non deve essere un alibi, i soldi si possono trovare lo stesso. Di certo non arrivano se rimaniamo fermi".
La voglia di fare è la molla che ha sempre spinto Barbara sin da quel giorno del 1979 in cui Mario Scotti Galletta, che sarebbe diventato suo marito, "decise di reclutare nuotatrici e sorelle di giocatori per dare vita alla prima squadra italiana di pallanuoto, il Fuorigrotta. Io ho cominciato da centroboa ed ho finito come difensore centrale", il ruolo che Barbara ha trasmesso al figlio Andrea. E non solo quello, ovviamente: "Alla formazione del carattere dei nostri figli (c'è anche Riccardo, ovviamente, ndr) mio marito ed io abbiamo contribuito in percentuali eguali. Vuoi perchè come carattere siamo simili (anche Mario è del Toro, ndr) vuoi perchè la pensiamo alla stessa maniera su tante cose. Ad esempio, abbiamo insegnato ai nostri figli ad affrontare la vita di petto, con la stessa voglia di imparare, di conoscere che ha accompagnato la mia esistenza e quella di Mario".
Possedere un carattere forte è importante nello sport, ma servono anche altre armi per andare avanti, per sfondare. Barbara sfondava le porte avversarie con beduine e spasoni, adesso che non gioca più a pallanuoto la sua specialità sono i dolci. La signora Damiani in Scotti Galletta è conosciuta soprattutto per le sue pastiere, "ma forse quello che mi riesce meglio è la crostata al cioccolato bianco".
Ma la cosa più difficile, in materia di dolci, non è farli, è evitare di mangiarli. "Soprattutto per una come me che li adora", precisa Barbara. Adesso sta lavorando ad un progetto che sta molto a cuore a tutti i fans delle Ach Girls: "Riportare l'Acquachiara in A1". Non è l'unico sogno nel cassetto: "Vorrei cercare di fare qualcosa di più per la pallanuoto campana, rimasta dietro rispetto alle regioni più importanti".
Un desiderio che per trasformarsi in realtà ha bisogno di "un progetto regionale che spinga i club che non possiedono il settore femminile a crearlo. E quelli che già lo possiedono a lavorare in sinergia con le altre società, cosa che purtroppo oggi non avviene".
Mario Corcione

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