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È un fine settimana particolarmente intenso quello che sta vivendo la nazionale italiana, in collegiale a Napoli fino a martedì 23 per poi rientrare ad Ostia e da lì fare rotta verso Parigi. Ieri la rappresentativa tricolore ha ricevuto la gradita visita dell’Assessore allo Sport e Pari Opportunità del Comune di Napoli. "Sono felice di conoscere ragazze e sportive professioniste modelli di tenacia, passione ed orgoglio per tutte le donne al pari di quella maschile. Auguro a tutte loro di riuscire sempre a superare gli ostacoli, così da abbattere qualunque pregiudizio, con la forza della passione per lo sport e l'amore. Mi auguro che possano essere da esempio e un riscatto per tutte le donne che combattono ogni giorno contro difficoltà e discriminazioni e che desiderano un mondo di pace”, ha sottolineato Emanuela Ferrante. Oggi per le azzurre di Silipo sarà il momento del caloroso abbraccio con la città di Napoli ed il suo caloroso pubblico. Alle ore 18:45, diretta tv su Raisport + HD, la piscina Scandone ospiterà infatti la partita con il Canada, ultimo test ufficiale prima dell’esordio nel torneo a cinque cerchi previsto lunedì 29 alle ore 14:00 contro la Francia padrona di casa. Le due contendenti si ritrovano nuovamente faccia a faccia dopo il doppio successo che capitan Palmieri e compagne hanno ottenuto ai recenti campionati mondiali di Doha. La squadra ha sostenuto una preparazione fisica di straordinaria intensità per presentarsi in Francia nelle migliori condizioni ed il lavoro svolto sta pagando i suoi frutti perché già nel recente torneo di Rotterdam chiuso al terzo posto il gruppo ha lasciato intravedere importanti segnali di crescita. Diventa ora fondamentale affinare gli automatismi di gioco specialmente nella fase offensiva. C’è grande voglia di fare bene e di stupire, con in testa ben chiaro il primo obiettivo: qualificarsi tra le prime quattro del girone per rientrare nel novero delle migliori otto ed andare poi a giocarsi il tutto per tutto nella sfida della verità, il match dei quarti di finale.

Credit: Carlo Di Santo