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Waterpolo Bari-Cus Palermo 6-8
Pubblicato il 06 Apr 2019 20:50
(3-3, 2-1, 1-2, 0-2)
Waterpolo Bari: Martiradonna, Bellino, Basile, Scamarcio (1), Del Giudice (1), Battista, Padolecchia (1), Santamato (1), Di Pasquale (1), De Luce, Palmisano (1), Concina, Masciopinto. All. Tau.
IL COMUNICATO DELLA WATERPOLO BARI
La Waterpolo Bari perde la bussola nel momento più importante della partita e lascia i tre punti al Cus Palermo. Prestazione strana quella dei biancorossi, che cadono per la prima volta in casa alla 12esima giornata di serie B (girone 4) di pallanuoto. Un 6 a 8 maturato tra la fine del terzo e la metà del quarto tempo, dopo che i siciliani avevano sempre inseguito nel botta e risposta a rete i padroni di casa. Il rigore molto discusso concesso a 2’e 49” dal termine della terza frazione che ha permesso agli ospiti di pareggiare (5 a 5), assieme ad altre decisioni arbitrali controverse contestate dall’ambiente Waterpolo, può aver innervosito il tredici capitanato da Claudio Palmisano. Ma il risultato è comunque figlio degli errori biancorossi.
Quatto situazioni da uomo in più non sfruttate nel solo ultimo tempo e disattenzioni in difesa hanno inciso pesantemente sullo score. Eppure fino al 6 a 5 siglato da Padolecchia, bravo a concludere a rete dopo il doppio palo colpito dal bel diagonale di Palmisano a 28” dal termine del terzo tempo, la prestazione dei ragazzi allenati da Giovanni Tau era stata comunque sufficiente, nonostante qualche sbavatura. Ma da quel momento in poi la squadra è come scomparsa dalla vasca. Palermo è stata brava ad approfittarne, nonostante si sia presentata in Puglia con soli dieci effettivi, a cominciare dall’azione del 6 a 6 a 8“dalla sirena del terzo tempo. Gol subito per una disattenzione nel meccanismo difensivo dei ragazzi di Tau, retto fino a quel punto da una discreta prestazione di De Luce e compagni.
Nel quarto tempo la Waterpolo si è smarrita totalmente non trovando più la via della rete nonostante le quattro superiorità numeriche e subendo prima il sorpasso a opera di Ercolani e poi l’ottava rete ospite a firma di Maniscalco. Un gol che ha spento di fatto una Waterpolo che si è riscoperta fragile, non in grado di reagire e di trovare soluzioni convincenti in attacco per riaprire l’incontro. Il tutto nonostante i quasi quattro minuti ancora a disposizione. La partita è sfuggita così di mano dopo un testa a testa fatto di gol e pareggi con la Waterpolo sempre pronta a portarsi in vantaggio. Bravo il Cus a crederci fino in fondo e a ottenere tre punti pesanti per la corsa al secondo posto.
“È emerso il nostro lato fragile – ha commentato amareggiato a fine gara Tau – e l’incapacità di reagire alle avversità. Abbiamo pagato i troppi errori difensivi e la poca cattiveria agonistica di alcuni. È un momento non semplice da spiegare. Eppure venivamo da una buona prestazione contro la Rari Nantes e una settimana nella quale avevo avuto sensazioni positive dai ragazzi. Gli errori dell’arbitro ci possono stare ma non hanno affatto inciso sul risultato e sulla partita”.
La Waterpolo Bari perde la bussola nel momento più importante della partita e lascia i tre punti al Cus Palermo. Prestazione strana quella dei biancorossi, che cadono per la prima volta in casa alla 12esima giornata di serie B (girone 4) di pallanuoto. Un 6 a 8 maturato tra la fine del terzo e la metà del quarto tempo, dopo che i siciliani avevano sempre inseguito nel botta e risposta a rete i padroni di casa. Il rigore molto discusso concesso a 2’e 49” dal termine della terza frazione che ha permesso agli ospiti di pareggiare (5 a 5), assieme ad altre decisioni arbitrali controverse contestate dall’ambiente Waterpolo, può aver innervosito il tredici capitanato da Claudio Palmisano. Ma il risultato è comunque figlio degli errori biancorossi.
Quatto situazioni da uomo in più non sfruttate nel solo ultimo tempo e disattenzioni in difesa hanno inciso pesantemente sullo score. Eppure fino al 6 a 5 siglato da Padolecchia, bravo a concludere a rete dopo il doppio palo colpito dal bel diagonale di Palmisano a 28” dal termine del terzo tempo, la prestazione dei ragazzi allenati da Giovanni Tau era stata comunque sufficiente, nonostante qualche sbavatura. Ma da quel momento in poi la squadra è come scomparsa dalla vasca. Palermo è stata brava ad approfittarne, nonostante si sia presentata in Puglia con soli dieci effettivi, a cominciare dall’azione del 6 a 6 a 8“dalla sirena del terzo tempo. Gol subito per una disattenzione nel meccanismo difensivo dei ragazzi di Tau, retto fino a quel punto da una discreta prestazione di De Luce e compagni.
Nel quarto tempo la Waterpolo si è smarrita totalmente non trovando più la via della rete nonostante le quattro superiorità numeriche e subendo prima il sorpasso a opera di Ercolani e poi l’ottava rete ospite a firma di Maniscalco. Un gol che ha spento di fatto una Waterpolo che si è riscoperta fragile, non in grado di reagire e di trovare soluzioni convincenti in attacco per riaprire l’incontro. Il tutto nonostante i quasi quattro minuti ancora a disposizione. La partita è sfuggita così di mano dopo un testa a testa fatto di gol e pareggi con la Waterpolo sempre pronta a portarsi in vantaggio. Bravo il Cus a crederci fino in fondo e a ottenere tre punti pesanti per la corsa al secondo posto.
“È emerso il nostro lato fragile – ha commentato amareggiato a fine gara Tau – e l’incapacità di reagire alle avversità. Abbiamo pagato i troppi errori difensivi e la poca cattiveria agonistica di alcuni. È un momento non semplice da spiegare. Eppure venivamo da una buona prestazione contro la Rari Nantes e una settimana nella quale avevo avuto sensazioni positive dai ragazzi. Gli errori dell’arbitro ci possono stare ma non hanno affatto inciso sul risultato e sulla partita”.
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