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Waterpolo Bari-Catania 13-11

  Pubblicato il 01 Apr 2017  16:22
WATERPOLO BARI: Tramacera, Gregorio, Sassanelli 2, Scamarcio, Provenzale 4 (2 rig.), Nosovic 1, Padolecchia, Santamato 3, Di Pasquale 1, Palmisano, Clemente, Patti 2, Orsi. All. Risola.
NUOTO CT: Graziano, Catania 2, Maiolino 1, La Rosa 2, Condemi, Ferlito, Torrisi 2, Condemi 1, Scollo, Terminella, Russo, Stojcic 3, Pellegrino. All. Dato.
Arbitri: Alfi e Sponza.
Note: parziali 3-2, 2-3, 5-2, 3-4. Usciti per limite di falli Palmisano (B) e Patti (B) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Waterpolo Bari 4/9 + 2 rigori; Nuoto CT 5/12. Spettatori 250 circa.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La Waterpolo Bari vince in casa contro la Nuoto Catania e sale al quarto posto, a due punti dalla squadra catanese. Apre Santamato per i padroni di casa, ma Condemi riporta il gioco in parità dopo appena ventitrè secondi. La doppietta di Patti fa avanzare nuovamente la squadra di coach Risola (3-1), Stojcic accorcia per il 3-2 di fine primo tempo. Provenzale e Santamato in apertura di secondo parziale segnano il 5-2; la doppietta di Stojcic e la rete di Catania mandano le formazioni all'intervallo lungo in parità. Al rientro le squadre segnano due gol a ciascuno (7-7) fino al break decisivo di +4 della Waterpolo Bari che porta i padroni di casa sull'11-7. Col solco segnato, il Nuoto Catania ci prova ma recupera sl fino al meno due finale.
 
IL COMUNICATO DELLA WATERPOLO BARI
«Sono contento per il risultato. Ma potevamo fare meglio, soprattutto in difesa». Antonello Risola non è del tutto soddisfatto. Nonostante la sua Waterpolo Bari abbia appena battuto Nuoto Catania (13 a 11), seconda forza del girone Sud della serie A2 di pallanuoto, e sia ripiombata in zona play off. È una classifica cortissima quella alle spalle della capolista Nuoto Roma (40 punti), con quattro squadre nell’arco di tre punti. I biancorossi hanno approfittato della assenze importanti di Kacar e Privitera tra i siciliani e della sconfitta casalinga della Campilongo RN Salerno, proprio contro Roma, scavalcandola a quota 32 punti.
A sei giornate dal termine tutto può succedere e il club presieduto da Emanuele Merlini non si nasconde più: proverà fino alla fine a rimanere tra le prime quattro della classe. Un risultato preziosissimo per un collettivo al suo esordio in serie A, che punta a crescere di settimana in settimana. La vittoria di quest’oggi è maturata grazie a una condotta di gara un po’ altalenante, che fino agli inizi del secondo tempo ha visto capitan Di Pasquale e compagni giocare alla perfezione e portarsi sul 5 a 2. Il vantaggio, però, è stato dilapidato, probabilmente per un calo di tensione difensivo nella restante parte della frazione. Al cambio campo, però, si è presentata una Waterpolo attenta, soprattutto in difesa, con un gran lavoro dei singoli e del collettivo, che ha permesso di piazzare altri due parziali, alla lunga risultati decisivi. «Dobbiamo capire che se siamo in grado di difendere bene – spiega Risola – possiamo arrivare con più lucidità sotto la porta avversaria e costruire più agevolmente le vittorie. Siamo comunque stati bravi ad approfittare delle assenze di Catania, squadra fortissima, vera e propria corazzata, e vincere. Non guardiamo la classifica. Pensiamo ad affrontare gli avversari concentrati, partita dopo partita, e a fine campionato vedremo dove arriveremo».
Anche il presidente Merlini la pensa come Risola: «Potevamo offrire una prestazione migliore, anche se di fronte avevamo una squadra di altissimo livello, una sorta di modello per noi. Catania e la Sicilia rappresentano un punto di riferimento importante nel panorama nazionale della pallanuoto. Batterli, significa aver raggiunto un’altra tappa del nostro percorso di crescita. Ora, per la corsa play off, non ci tireremo indietro. Sappiamo che ci sono squadre più forti di noi, ma cercheremo di dare il massimo contro tutti». Sabato prossimo, la Waterpolo Bari farà visita all’altra squadra catanese, Muri Antichi. Avversario forte in casa, in grado di mettere in difficoltà chiunque. Sarà l’ennesima prova di maturità per i Reds e i loro sogni play off.
Cronaca
Primo tempo. Dopo una prima fase di studio e un paio di interventi di entrambi i portieri, è Roberto Santamato a trovare la via della rete, a 2’ e 20”. Sull’azione successiva arriva l’immediato pareggio siciliano, con il gol di Condemi, in superiorità numerica, per l’espulsione temporanea di Sassanelli. La frazione prosegue sul filo di un sostanziale equilibrio, con due occasioni per parte con l’uomo in più, non sfruttate. Ma nell’arco di 26”, La Waterpolo mette a segno il primo break, grazie alle due conclusioni vincenti di Federico Patti, la seconda a 1’ e 04” dalla sirena. La risposta catanese arriva, però, sull’azione successiva e il gol di Stojcic, che fissano il risultato sul 3 a 2 per i ragazzi di Risola.
Secondo tempo. La sensazione è che la Waterpolo possa approfittare al meglio delle assenze pesanti nella squadra allenata da Dato. E i primi minuti sembrano confermare le ambizioni biancorosse. Dopo 35”, gli arbitri decretano un rigore per fallo di Catania. Alla battuta si presenta il bomber Enrico Provenzale, che non sbaglia. Passa poco più di un minuto ed è Santamato a far esplodere lo Stadio del Nuoto, con la rete del 5 a 2. L’ottimo lavoro della fase difensiva dell’intero collettivo, supportata dai vari Sassanelli, Scamarcio, Palmisano e il sacrificio di Padolecchia, limitano gli attaccanti siciliani, che non trovano soluzioni semplici davanti alla porta difesa da Tramacera. Ma il gol a due minuti dalla sirena di Stojcic, con l’uomo in più, carica gli ospiti e, di contro, ha un effetto negativo sui ragazzi di Risola. Le conclusioni di Catania e ancora Stojcic regalano infatti, rimonta e il pareggio alla seconda della classe. Sul 5 a 5 si va al cambio campo.
Terzo tempo. Al primo assalto, Di Pasquale riceve e difende palla davanti a Graziano. Russo commette fallo sul centroboa biancorosso e gli arbitri decidono per il rigore. Provenzale non sbaglia e riporta avanti la Waterpolo Bari. Passano appena 15" e i ragazzi di Risola operano un altro strappo: palla rubata da Santamato a centrovasca, che la difende alla grande sul ritorno di un avversario e serve Provenzale, per il 7 a 5. Catania sembra in difficoltà, ma proprio nel momento più critico, trova la forza per accorciare, a 5’ 35”, con un gran tiro dalla distanza di Maiorino, che fa 6 a 7. Passano appena 20”, gli ospiti sfruttano l’espulsione temporanea di Palmisano e arrivano nuovamente al pareggio, con La Rosa. Sembra un’altra mazzata per i biancorossi che, però, come sempre, dimostrano di avere un grande carattere e saper reagire, con la calma, predicata a più riprese da Risola dalla panchina, assieme alle imprecazioni sugli errori in vasca, soprattutto in difesa. La squadra torna a difendere al meglio e il risultato cambia di conseguenza. In meno di due minuti la Waterpolo piazza un parziale di 3 a 0, dopo che Catania ha sciupato l’azione del possibile vantaggio, con l’uomo in più. Situazione di vantaggio numerico che diventa congeniale, invece, per i biancorossi, bravi a trovare le soluzioni vincenti, prima di Sassanelli, a rete di potenza. Poi, è Di Pasquale ad andare in rete (a 1’ e 23” dalla sirena), servito in velocità per uno splendido tap in sotto l’incrocio dei pali. A39” dalla sirena, è Nosovic a sfruttare al meglio il lavoro dei compagni, piazzando un diagonale da sinistra verso destra, che trova il varco giusto per battere Graziano. Al suono della sirena il tabellone segna 10 a 7 Waterpolo Bari.
Quarto tempo. Il grande lavoro difensivo prosegue e, al primo attacco, la Waterpolo produce un solco tra sé e l’avversario. Bellissima azione in velocità dei biancorossi, palla a Santamato, che non sbaglia il più 4, a 7’ e 03” dal termine. Il pubblico sugli spalti è in delirio. La vittoria è lì, a portata di mano. A 6’ e 09”, però, i biancorossi provano a far venire qualche brivido ai propri tifosi. Conquistano palla in difesa, sbagliano il lancio per la controfuga di Sassanelli e permettono la contro controfuga ai siciliani: la palla termina nelle mani di Catania che finta il primo tiro per poi battere d’astuzia Tramacera. Si teme ancora una rimonta degli ospiti. Ma a tranquillizzare tutti è Sassanelli che, servito dai compagni, su azione da uomo in più, batte ancora Graziano, a 5’ e 32” dalla sirena finale. A questo punto i ragazzi di Risola provano a gestire il risultato e arrivare alle conclusioni sul filo dei secondi. Dopo 21”, però, Torrisi trova la un tiro vincente, per il meno tre. Ma un minuto dopo, Provenzale prende palla sullo scadere del tempo a disposizione e, con missile, batte ancora il numero uno siciliano, questa volta da posizione centrale. È l’apoteosi. Il pubblico sente la vittoria in tasca. E l'espulsione definitiva di Palmisano non scalfisce le certezze dello Stadio del Nuoto, nonostante i gol di La Rosa e ancora Torrisi, nell’ultimo minuto e mezzo. La Waterpolo batte la seconda in classifica e irrompe nuovamente in zona play off.
 
IL COMUNICATO DEL NUOTO CATANIA
Alla vigilia la trasferta di Bari era stata definita come una finale, perché vincere era importante per aumentare le chance di entrare nei playoff. Purtroppo il risultato non ha sorriso alla formazione etnea ma, nonostante la sconfitta, la Nuoto Catania rimane al secondo posto in classifica in compagnia della Tgroup Arechi, con la Waterpolo Bari un punto dietro e la Campolongo Salerno a tre lunghezze. Con Roma solitaria al primo posto, saranno probabilmente queste quattro squadre a giocarsi gli ultimi tre posti disponibili. Dal prossimo impegno occorrerà ripartire per difendere il posto d’onore.
‘Sapevamo di affrontare una partita difficile - spiega il tecnico catanese Giuseppe Dato - e siamo entrati in acqua con il giusto atteggiamento e la giusta intensità. Purtroppo però, ancora una volta, siamo stati troppo imprecisi in attacco. Abbiamo tenuto bene in fase difensiva, eccetto qualche sbavatura, ma una volta sotto nel punteggio avevamo bisogno di ricucire lo svantaggio ma abbiamo sprecato malamente delle facili occasioni’.
Due sconfitte e un pareggio casalingo nelle ultime tre uscite non scoraggiano il mister Dato, pronto a riprendere da lunedì gli allenamenti per ricaricare la propria squadra: ‘È vero che il trasferimento non è dei più comodi, ma per questo abbiamo deciso di partire con un giorno di anticipo. Paghiamo purtroppo le numerose assenze che ogni settimana hanno reso difficile soprattutto i cambi durante le fasi più importanti. Non voglio cercare alibi, ma i risultati negativi delle ultime settimane non devono creare troppo rumore e malumore’.
Era un momento delicato della stagione - conclude il DS Giuseppe Corsello - e ci siamo arrivati stanchi, a causa di una trasferta impegnativa, e ampiamente rimaneggiati. Venivamo inoltre da un risultato e un paio di prestazioni non all’altezza. Oggi, però, come richiesto dal mister e dall’importanza dell’evento, i ragazzi ci hanno provato e ci hanno messo tutto per fare risultato. Ma la scarsa lucidità sotto porta, la stanchezza e dei piccoli errori hanno fatto prevalere un Bari che ha meritato grazie ad una pallanuoto semplice ma efficace. Adesso è il momento di fare quadrato per far riemergere una volta di più il punto forte di questa squadra che è il gruppo’.
 

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