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SuperFinal World Cup, l’Italia cede 19-14 con la Grecia. Le azzurre relegate alle posizioni di consolazione

  Pubblicato il 18 Apr 2125  10:30
Al termine di una partita condotta al costante inseguimento dell’avversaria l’Italia cede 18-14 alla Grecia nei quarti di finale di World Cup e dovrà ora accontentarsi di lottare per le posizioni di consolazione. Le azzurre torneranno in acqua domani per sfidare il Giappone, sconfitto dall’Olanda nell’incontro di apertura. Il Setterosa paga a caro prezzo la pessima percentuale di realizzazione in superiorità numerica, una difesa che ha concesso troppo nella prima parte e le difficoltà in attacco nel finale. Siamo solo all’inizio di un percorso, il cammino da compiere è ancora molto lungo e gli spunti su cui Carlo Silipo potrà lavorare certamente non mancano.
 
Le elleniche sbloccano le ostilità con la ripartenza vincente di Myriokefalitaki, che fulmina Sesena sul palo corto, e raddoppiano con la stilettata dal perimetro di Vasiliki Plevritou.  Bettini prova a mette in partita le sue con la palomba del 2-1, Tricha replica con il bolide in diagonale del 3-1, Giustini mette sotto la traversa per il 3-2 e Bettini è pronta alla deviazione volante, su assist di Leone, per il 3-3. Il rigore della numero 10 in calottina bianca fissa il 4-3 che chiude i primi otto minuti.
 
Bettini sfrutta il cattivo piazzamento dell’estremo ellenico per firmare, dalla distanza, il 4-4, Cocchiere replica al rigore di Plevritou per il 5-5. Giustini timbra il 6-6 con il primo gol in superiorità numerica del Setterosa. La replica ellenica arriva però immediata con la staffilata sotto la traversa di Ninou e il sigillo della Giannopoulou per il break dell’8-6. Il Setterosa non demorde e torna sotto con l’uno-due Gant-Cocchiere, le rivali tornano avanti con il nuovo break che vale il 10-8. Meggiato, da posizione laterale, spedisce sotto la traversa per il 10-9, Xenaki ristabilisce subito le distanze con il bolide dell’11-9 e con il terzo sigillo personale chiude i primi sedici minuti sul 12-9. 
 
Bettini riporta sotto le azzurre con  il tiro dai sei metri per il 12-10, Ranalli firma il -1 su rigore. Il sette di Pavlidis scappa nuovamente sul +3. Cocchiere si libera nel cuore dell’area avversaria per il 14-12, le elleniche fanno però mal nuovamente dal perimetro con Siouti per il 15-12. Gant riporta sotto il sette in calottina scura, le azzurre si difendono meglio negando le ripartenze alla avversarie ma faticano a finalizzare il gioco prodotto.
 
La scatenata Plevritou griffa il 16-13, la parata miracolosa in uno contro zero di Condorelli salva le sue dal -4 che sarebbe stato esiziale.
Le elleniche difendono, aiutandosi con due giocatrici davanti al portiere, per limitare le rivali dal perimetro. L’Italia si riporta sotto con la beduina di Cocchiere, le elleniche allungano ancora, chiudendo definitivamente i conti, con il 3-0  aperto  da Giannopoulou e chiuso dalla deliziosa parabola disegnata da Santa.
 
Credit: Andrea Masini/DBM 
 

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