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Silipo: "Il Recco mi voleva per distruggere il Posillipo, e io dissi no"

  Pubblicato il 13 Ott 2018  14:08
DAL QUOTIDIANO "IL MATTINO"
 
Il gran rifiuto nel 2005. Il Posillipo aveva appena vinto la Champions League e Carlo Silipo, oggi responsabile tecnico del sodalizio rossoverde, disse no a quegli arroganti del Recco che stavano per aprire il loro ciclo di vittorie con investimenti al di fuori della portata di altri club. Tre anni prima capitò a Francesco Totti dire di no al Real Madrid. Campioni nella vita e nel cuore, testimonial della propria città.
 
Ricorda quando disse di no al Recco?
«Certo, avevamo appena vinto la Coppa dei Campioni e fui avvicinato».
 
Cosa le dissero?
«Che mi volevano al Recco perché dovevano distruggere il Posillipo. Non ci pensai due volte: dissi di no. Probabilmente fu proprio quella frase, "distruggere il Posillipo", che mi fece scegliere prima ancora di valutare l'offerta. Non era la richiesta ad un giocatore di rendere più forte un'altra squadra. Non era la spiegazione di un progetto che serviva a rafforzare il team. Era la necessità di distruggere l'avversario, di renderlo innocuo togliendogli i pezzi migliori uno dopo l'altro. Il Recco ti ruba i giocatori grazie alle enormi risorse a disposizione e il Posillipo è stata la prima squadra a subirne le conseguenze».
 
Lei e Totti accomunati dallo stesso rifiuto.
«Evidentemente sì, atti di amore nei confronti di una squadra e di un simbolo».
 
Campionato finito prima ancora di cominciare anche quest'anno?
«Beh, direi proprio di sì anche se attenzione al Brescia che ha ridotto il gap con Gallo e Figlioli. Esperienza, forza sul perimetro e consolidamento di quel lato sinistro sul quale ha sofferto tanto in finale. Certo anche il Recco non è stato a guardare con Renzuto e Velotto, due ragazzi cresciuti nelle squadre napoletane, e tanti altri. Ha risorse per mettere in vasca due squadre e sicuramente vincerà il titolo. E troppo più forte di tutte le altre formazioni del campionato. Una spanna sopra, forse anche due. Poi vedo Verona, Ortigia e il nostro torneo».
 
A Casoria.
«Sì, dove speriamo di avere più gente che alla Scandone. È desolante per un pallanotista allenarsi duramente nella piscina del circolo, magari al freddo, poi andare di sabato alla Scandone ed essere seguito da venti persone. Ora sia noi che la Canottieri abbiamo scelto un'altra struttura per via dei lavori delle Universiadi ma anche questo crea un problema in più. A Casoria, però, ci siamo già trovati bene per il pubblico che ci ha seguito in passato. Speriamo che sia ancora così».
 
E la mancanza di appeal della pallanuoto? Come si può affrontare questo problema al di là dello strapotere del Recco?
«Servono un po' di idee. In base all'esperienza che ho maturato da giocatore, atleta e dirigente credo che si debba rilanciare questo sport facendo fronte comune: le società, i protagonisti, anche noi nel nostro piccolo con i settori giovanili. La pallanuoto oggi come oggi è fatta dal campionato che seguono in pochi e dalla Nazionale che seguono in tanti. Bisogna propagandare, vendere il prodotto, recuperare la Rai. Fare di tutto, ripeto, ognuno nel proprio piccolo».
 
I continui cambi di regole non penalizzano il prodotto?
«Certo non aiutano ma se servono a migliorarlo ben vengano. Il problema è che tutto resta poi fermo, noi, invece, abbiamo bisogno di farci conoscere sempre di più. Marketing, occasioni. Purtroppo, però, non si decolla mai».
a.g.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Come scritto da un'altra parte.... quanti rosiconi. Riguardo al Sig. Silipo mi ricorda una certa favoletta di Esopo, La volpe è l'uva
Maria Teresa Delucchi
 
Questa storia del 2005 la sappiamo bene.Silipo ne parla in ogni intervista che fa.Mi sorge un dubbio.Ma prima di giocare al Posillipo dove giocava?Se la memoria non mi inganna alla storica rivale cittadina Canottieri.E come puo paragonarsi a totti o parlare di simboli uno che compie un tradimento sportivo cosi grande?anche il posillipo degli anni 90 e 00 ha distrutto la canottieri con la stessa politica che oggi silipo critica:gandolfi,silipo,zizza,buonocore,violetti,di costanzo.esito?canottieri in a2.chi parla non conosce la storia
Pietro
 
SIATE SERI.TOTTI NON È MAI PASSATO DALLA ROMA ALLA LAZIO....
Avvilito
 
La tocca piano Silipo...... Grande Carlo
Claudio
 
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.Non la vogliamo la pro reccco in questo campionato.Bastaaaaaaaaaaaaaaaaa
Michele

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