Cosenza: Guaglianone, Mandarino, De Luca 1, Chiappetta, Palermo, Trocciola 1, Aloi, Cavalcanti 1, Mascaro 1, Greco, Altomare, Stellato, Morrone. All. Trocciola.
Waterpolo Palermo: Aarts, Presti, Bommarito, Visconti 1, La Cerva, Puglisi, Mileo, Mercadante, La Mantia, Giovinazzo, Raimondo 1, Trebino 3, Candela. All. Puleo.
Arbitro: Torneo.
Battuta d’arresto, immeritata come altre e in una situazione di emergenza ormai quasi paradossale. Cosenza lascia l’intera posta in palio alla Waterpolo Palermo sul neutro di Messina e porta a casa tanti rimpianti. Senza Manna e Ponte, con Cavalcanti al rientro dopo lo stop e una classifica delicata, i ragazzi di Trocciola hanno provato in tutti i modi a regalarsi un successo accarezzato in avvio e sfumato negli ultimi due tempi. Il 4-5 maturato infatti è frutto di una gara equilibrata, che Cosenza ha iniziato bene e che doveva vincere per non staccarsi da treno delle ultime. Tutto in linea con i programmi in avvio grazie alle reti di Mascaro, Cavalcanti e De Luca per il 3-2 con cui si chiude il primo tempo. Ci si attende una gara ricca di gol e invece il match diventa tattico, pieno di errori e avaro di emozioni. Il secondo tempo infatti sancisce il ritorno degli ospiti che arrivano sul 4-4 e nel terzo le reti restano inviolate. Cosenza non segna, mentre Palermo nel quarto trova un gol che chiude i conti. Tre punti persi quindi, gettati forse al vento a causa di una serie di assenze che hanno penalizzato oltremodo il lavoro di Trocciola con una squadra giovane ma ancora viva e vogliosa di restare in Serie B.
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