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Serie B maschile

Rapallo-Chiavari 5-4

  Pubblicato il 23 Mar 2019  22:19
(1-0; 0-0; 2-2; 2-2)
Rapallo: Ansaldo, Cosso, Presti, Trebino 1, Oliva, Garau, Pineider 1, Stella 2, Benvenuto, Giacobbe 1, Casagrande N., Morotti, Casagrande Da. All. Casagrande Di.
Chiavari: Cavo, Durli, Lanzi, Carli, Mangiante, Barrile 2 (1 rig.), Zatti, Chiavaccini, Raineri 2, Romanengo, Raffo, Bussone, Grassi-Lucetti. All Pisano
Arbitro: Guarracino F.
Superiorità numeriche: Rapallo 2/10, Chiavari 2/12 + 1 rigore.
Espulsioni definitive: Casagrande D. (R) per proteste, Morotti (R) e Cosso (R) per raggiunto limite di falli.
 
IL COMUNICATO DEL CHIAVARI
La Chiavari Nuoto incomincia il girone di ritorno peggio dell'andata, lascando la partita al Rapallo, là dove alla 'Ravera' aveva strappato un pareggio in rimonta.
Ma non è tanto il risultato sfavorevole (ancora di un solo gol di scarto) l'aspetto più importantre, quanto la maniera in cui la sconfitta è arrivata.
C'è un mix di carenza di titolari, ingenuità, mancanza di salto di qualità dei ragazzi all'origine di una partita che Chiavari Nuoto ha giocato a tratti bene e che poteva benissimo vincere.
Per un Barrile che si libera dal lavoro e che si rende disponibile (i risultati si vedono), si registra un Mancuso, centroboa di ruolo, perso per tutto il campionato, un Pagliuchi squalificato, un Bussone febbricitante, un Raffo in ritardo di allenamenti causa impegni scolastici, un Laurita perso per un mese per lavoro, un Carli, stoico in certi momenti, che abbandona la vasca per una brutta botta al naso.
Ce ne sarebbe abbastanza per reagire con rabbia.
Invece Chiavari Nuoto ci mette del suo, sbagliando gol ad uno contro uno, fallendo una superiorità numerica doppia in maniera banale e regalando letteralmente almeno due gol.
Vanno descritti.
Uno avviene a 2 secondi dalla fine del terzo quarto su due metri (ma Cavo giura di non aver toccato la palla finita in angolo). E' evìdente che il Rapallo non potesse trovare altra soluzione per l'esiguità di tempo che far partire dal birillo rosso un fendente teso nella speranza che venisse deviato in corsa. Sembra facile prevenire il gol, invece succede proprio cosi. E' il 3-2 di Giacobbe per i gialloblu.
L'altro è il 4-3 per i rapallesi, segnato da Sella in doppia superiorità numerica, con nel pozzetto, Mangiante e, subito dopo, il portiere Cavo, sicchè per i padroni di casa segnare, praticamente a porta vuota, è un gioco da ragazzi.
Subito dopo il Rapallo sancisce per la prima volta il doppio vantaggio su una controfuga ingenua che libera Sella.
A valle di tutto questo stanno i meriti di Chiavari Nuoto.
La squadra di Pisano è accorta in difesa per due tempi, lasciando i rapallesi all'asciutto per oltre 13 minuti dopo il gol iniziale del mancino ed 'ex' di turno Pineider.
La squadra verdeblu, sul sopra-destcritto 5-3 per il Rapallo che sembrerebbe tombale, ha la forza di reagire nonostamte tre uomini (Romanengo, Lanzi e Raffo) gravati di due falli, segnando il 5-4 con Raineri a uomo in più e andando vicino al pareggio a 8 secondi dalla fine con un tiro forzato di Barrile ben respinto da Ansaldo.
La sequenza dei gol .
Il primo gol di Chiavari Nuoto (1-1) avviene in inizio terzo tempo, dopo che per 16 minuti c' era stato solo l'1-0 di Pineider (segno della difficoltà delle squadre di centrare la porta, con conclusoni chiavaresi solo dai 7 metri di Raineri, Lanzi e Mangiante). Lo segna Barrile su tiro di rigore, concesso da Guarracino per ritardata uscita di Presti nel frattempo espulso. Ne scaturisce una lunga polemica che porta all'espulsione definitiva con sostituzione di Danilo Casagrande, con deluisone di papà Diego dalla panchina.
A questo punto Chiavari va anche in vanrtaggio per 2-1 con Raineri ad uomo in più e sfiora il 3-1 con beduina di Zatti.
Nuovo rovesciamento di fronte con vantaggio del Rapallo per 3-2 e bel pareggio di Barrile di potenza da posizione tre.
Poi l'epilogo sopra descritto.
Insomma, manca quel 'quid', per un salto di qualità.
Guido Martinelli
 
Il commento di _Andrea Pisano (Allenatore di Chiavari nuoto)
 
“Per come è girata la partita, era da vincere.
Evidentemente abbiamo delle difficoltà tecniche e psicologiche al punto che non riusciamo ad affondare il coltello quando è il momento ,sebbene ci andiamo vicini .
Abbiamo regalato dei gol facili, abbiamo difficoltà a segnarne persino in occasioni che meglio non potrebbero verificarsi o che meglio non avremmo potuto creare..
Ci manca cattiveria e cinismo per effettuare una crescita complessiva, senza la quale tutto risulta difficile”. 

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