(2-0; 4-3; 1-1; 3-3)
Races Rari Nantes Napoli: Rotondo, G. Perna, Acunzo 1, Maglitto 2, Rivellino, R. Perna 1, Ciniglio 1, Marlino 1, Severino, Di Iorio, Salvi 1, Politelli 2, Talamo 1. All. Marsili.
Tubisider Cosenza: An. Guaglianone, Cerchiara, Ponte 1, Chiappetta 1, Manna, Bartolomeo, Bosco, M. Cavalcanti, Al. Guaglianone 1, Fasanella 4, Mascaro, A. Cavalcanti, Marrone. All. Martucci.
Arbitro: Nicolosi.
Note: espulsi nel terzo tempo Ciniglio (RN), Di Iorio (RN) e Manna (C), nel quarto tempo Marlino (RN), Al. Guaglianone (C), Politelli e A. Cavalcanti (C). Uscito per tre falli M. Cavalcanti (C). Nel terzo periodo Rotondo (RN) ha parato un rigore a Cerchiara, nel quarto An. Guaglianone (C) uno tirato da Talamo.
IL COMUNICATO DELLA RACES R.N. NAPOLI
Missione compiuta per la Races Rari Nantes Napoli, che piega 10-7 il Cosenza nello spareggio salvezza della Scandone. Vince e convince la formazione di Marsili, anche più di quanto non lasci intendere il risultato finale. Rari Nantes che opera il sorpasso in classifica sui calabresi al quartultimo posto, l’ultimo che vale la salvezza diretta, ma che può rammaricarsi per i tanti, troppi cartellini rossi ricevuti – ben quattro, tutti in risposta a provocazioni avversarie – che rischiano di pregiudicare il recupero di mercoledì in casa dell’Ossidiana.
Il primo gol della gara porta la firma di Politelli, che sfrutta la deviazione di un difensore per battere dalla lunga distanza il portiere cosentino. Il secondo, invece, lo realizza Ciniglio che finalizza al meglio una veloce transizione e 2-0 è il risultato con cui si chiude il primo periodo, anche perché in porta la Races può contare su un Rotondo paratutto. Il secondo tempo, però, si apre con la rete da fuori di Alessandro Guaglianone e con quella del momentaneo 2-2 di Fasanella, che in 3’ riportano il risultato in parità. Ci pensa Talamo, dopo aver recuperato un pallone a centrovasca, a regalare in controfuga il nuovo vantaggio alla Rari, poi è Riccardo Perna a siglare il 4-2 in superiorità. Cosenza non molla, accorcia con l’uomo in più – Fasanella – ma subisce la rete del 5-3 ad opera di Salvi, ancora in superiorità, ed anche quella del 6-3 di Maglitto, proprio a fil di sirena. Nel terzo quarto il punteggio non cambia per 5’, in cui Rotondo para anche un rigore tirato da Cerchiara, prima che Ponte – in più che sospetta posizione di fuorigioco – realizzi la rete del -2 per i silani. È Marlino, nell’azione successiva, a regalare serenità ai partenopei, anche se l’arbitro, la signora Nicolosi, comincia a distribuire cartellini rossi con cencelliana generosità: colpi bassi dei calabresi, risposta dei napoletani e tutti espulsi eper non scontentare nessuno. Ne fanno le spese Ciniglio e Di Iorio, poi in avvio di ultimo tempo anche Marlino. Chiappetta a 4’46’’ dal termine segna il 7-5, Acunzo immediatamente dopo l’8-5. La Races prende poi il largo con Politelli e la difesa del +4 – che ribalterebbe il -3 dell’andata in Sila – diventa l’obiettivo di fine gara dei partenopei. Maglitto d’astuzia realizza il 10-6, Fasanella il rigore del 10-7, dopo un incredibile doppio penalty – con doppia espulsione – comminato per falli di Politelli e Cavalcanti. Finisce proprio 10-7, un punteggio che solo parzialmente rende giustizia al dominio rarinantino.
“Sono contento per il risultato, non per la direzione di gara: mercoledì a Messina rischio di dover scendere in acqua io”, ironizza il tecnico rarinantino Elios Marsili. “Da parte nostra abbiamo provato a costruire gioco, a differenza dei nostri avversari che hanno pensato solo a giocar duro. L’arbitro non ha mai visto il primo colpo, sempre e solo il secondo: così non va”. La Races, comunque, ha dimostrato di essere in buon momento: “Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto, sono tre punti importanti. Adesso dobbiamo completare l’opera con l’Ossidiana, anche se dovremo giocare in cinque o in quattro”.
Rino Dazzo
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