Banco di prova importante per il Rapallo Pallanuoto nella terza giornata del campionato di A1 femminile. Domani, 3 novembre, le gialloblu saranno impegnate in trasferta a Padova contro il Plebiscito campione d’Italia in carica. Fischio d’inizio ore 18, match che si preannuncia particolarmente ostico ma Lavi e compagne, forti della bella prestazione di sabato scorso nel derby ligure con il Bogliasco, sono pronte a vendere cara la pelle.
Ne è convinta Giulia Viacava, difensore, al suo primo anno in calottina gialloblu.
Giulia, inizio di campionato tosto: pronti via e subito tre match ostici. Dopo Roma e il derby, sabato trasferta a Padova contro il Plebiscito. Che partita ti aspetti?
“Una partita sicuramente difficile. Loro detengono il titolo, hanno un organico completo, l’arma in più è il contropiede e rispetto alla Coppa Italia potranno contare su ulteriori rinforzi. Dal canto nostro, ovviamente, andremo a Padova per fare bene e lotteremo per portare a casa i tre punti”.
I primi impegni di stagione (in coppa Italia e campionato) hanno già dato segnali positivi: dove pensi possa arrivare questo Rapallo, anche in chiave europea?
“Il Rapallo può arrivare molto in alto, dobbiamo però puntare tanto sul gioco di squadra lavorare molto per non commettere sempre gli stessi errori. questo sarà fondamentale soprattutto in Eurolega, dove troveremo una realtà diversa, con squadre di livello molto alto contro cui gli errori si pagano ancora di più e recuperare diventa parecchio difficile”.
Sei al tuo primo anno in calottina gialloblu. Perché hai scelto proprio il Rapallo Pallanuoto e come ti trovi qui a Rapallo
“Ho scelto il Rapallo perchè il progetto della Società mi è piaciuto fin da subito; in più sono vicina a casa e conoscevo già gran parte delle attuali di squadra, che frequentavo anche al di fuori della piscina. Mi trovo molto bene sia con loro, sia con il coach Luca Antonucci”.
Sei nel giro della Nazionale maggiore: il sogno è Tokyo 2020?
“Qualsiasi atleta di alto livello punta di partecipare, un giorno, alle Olimpiadi. Quello per me è il sogno, ma per realizzarlo preferisco salire un gradino per volta”.
Silvia Franchi
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