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Parate, arancine e cannoli: il nuovo mondo di Tempesti

  Pubblicato il 25 Ott 2019  07:03
DA "LA GAZZETTA DELLO SPORT" (articolo di Franco Carrella)
 
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. Così, dopo tre giornate di campionato e tre vittorie, l’Ortigia conferma le credenziali della vigilia: questa squadra può andare lontano. «Ora più che mai, al di là dei risultati, sono convinto di aver fatto una scelta vincente», dice Stefano Tempesti. Reduce da 14 scudetti di fila a Recco, in testa la magnifica idea di inseguire la sesta Olimpiade personale, il portiere a 40 anni  si è rimesso in gioco a Siracusa, dove ha ritrovato vecchi compagni azzurri, da Giacoppo a Gallo.  «Potevo scegliere tra diverse destinazioni, ma ho capito in fretta che qui c’era un progetto a medio-lungo termine con una società ben organizzata. Non a caso ho firmato un contratto biennale, senza sentirmi di passaggio». Tre è anche il numero dei rigori neutralizzati dal pratese, uno alla Sport Management e due nel derby col Telimar. L’apporto di Stefano è stato subito significativo. «Siamo appena all’inizio della stagione e sarebbe sconveniente volare con la fantasia, ma certamente abbiamo i mezzi per fare da terzo incomodo tra Recco e Brescia.  Per quanto mi riguarda, in Sicilia il  vero rischio che corro è... ingrassare: si mangia divinamente. Adoro arancine e cannoli».
Uno dei motivi che ha indotto Tempesti ad accettare l’offerta siracusana è il tecnico Piccardo: «Avevo lavorato con lui in Nazionale quando faceva da assistente a Malara e l’ho sempre apprezzato: ha una passione viscerale per questo sport, sa gestire il gruppo, studia meticolosamente ogni avversario». Domani, nella quarta giornata, l’Ortigia farà visita al Savona (mentre il Telimar ospiterà la Roma). «Sarà un test probante, anche il Savona aspira a inserirsi al vertice. Sono anche convinto che il Telimar non meriti lo zero in classifica: contro di noi  ha lottato alla pari per tre tempi. E in porta ha un fior  di giocatore come Washburn». Alle porte ci sono pure i quarti di Euro Cup: mercoledì l’andata contro i greci del Vouliagmeni, il 9 novembre gara-2 ad Atene. «Peccato che questi impegni da dentro o fuori arrivino così presto, ma tant’è... È un ostacolo molto difficile e confidiamo nei tifosi per fare  bottino in gara-1».
In Euro Cup entrerà in scena anche il Brescia, eliminato dalla Champions League: la squadra di Bovo e la vedrà con gli ungheresi del Miskolc, altro osso duro, già avversari vittoriosi nel turno precedente contro l’Ortigia a Sebenico (12-11).
Franco Carrella

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