Ungheria-Italia 12-9(Parziali: 3-3 3-2 2-1 )
Ungheria: Neszmely , Szilagyi 1, Valyi 1, Varro , Sumegi 2, Domsodi , Keszthekyi 3, Leimeter , Rybanska , Farago , Garda 1, Torma , Tiba , Hajdue . All. Cseh
Italia: Condorelli , Leone , Cordovani , Gant , Cergol , Giustini 2, Bianconi 1, Bettini 1, Ranalli 2, Cocchiere , Gagliardi , Santapaola , Millo , Meggiato . All. Silipo
Arbitri: Mc Call (Usa), Margeta (Slo)
Note: Superiorità numeriche: Ungheria 3/8 e Italia 3/4 + 2 rigori. In porta Neszmely (H) e Condorelli (I). In tribuna Di Maria
Ribaltare il pronostico sfavorevole per regalarsi l’ingresso in zona medaglie. Nell’incontro valevole per i quarti di finale del torneo femminile dei campionati mondiali l’Italia, reduce dal crossover vincente con la Cina, sfida l’Ungheria all’OCBC Center di Singapore. Un generoso Setterosa ci prova con tutte le proprie forze, tiene bene il campo e paga a caro prezzo il passaggio a vuoto di fine terzo quarto. Le magiare vincono 12-9 e volano in semifinale, le azzurre lotteranno per le posizioni dal quinto all’ottavo posto.
Apre le ostilità il chirurgico tiro dalla distanza di Chiara Ranalli, le ungheresi replicano con la girata dal centro di Sumegi e la deliziosa parabola di Keszthelyi per il 2-1. Il sette in calotta scura è però ben presente e ribalta rapidamente il punteggio con la doppietta in superiorità di Sofia Giustini, a cui replica, nel medesimo fondamentale Valyi.
Il sette in calottina bianca prova a scappare in avvio di ripresa con la rasoiata di Keszthelyi per il 4-3, Ranalli, dopo il Challenge Var vinto da Carlo Silipo, trasforma il rigore del 4-4, imitata poco dopo dalla glaciale freddezza con cui Bianconi trasforma il penalty procurato da Cocchiere. Le azzurre incassano il gol dal centro di Sumegi lasciata colpevolmente sola, per il 5-5 e subiscono la bomba di Garda per il 6-5 in chiusura di prima parte del confronto.
L’Italia coglie il palo interno con il bolide dalla distanza di Bettini, Keszthelyi è pronta all’entrata vincente per schiacciare in rete il 7-5, la numero nove in calotta scura risponde disegnando la millimetrica parabola del 7-6. Il sette magiaro si riporta sul + 2 grazie a Szilagyi, la replica, nell’attacco in sette contro sei, la firma Ranalli con un bel tiro al volo per l’8-7 ma le ungheresi continuano ad essere implacabili nell’uomo in più e operano l’allungo sul +3 con l’uno-due firmato Leimeter-Keszthelyi.
Nel quarto parziale le azzurre, sostenute dalle belle parate di Condorelli e da una buona difesa, continuano a peccare in fase di concretizzazione della mole di gioco prodotta. Ranalli, su rigore, accorcia le distanze, la bomba da fuori di Garda fissa l’11-8 a cui replica, solo parzialmente, la lunga diagonale vincente di Giustini. Il punto esclamativo lo scrive Leimeter con la lunga diagonale mancina del 12-9.
Credit: Giorgio Scala/DBM
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