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Mondiali Singapore, il Settebello vince ai rigori la battaglia con la Serbia e vola ai quarti di finale

  Pubblicato il 14 Lug 2125  16:33
Italia-Serbia 17-16 ddtr (Parziali: 3-2; 3-3; 4-4; 3-4 ;13-13)
Italia: Nicosia , Di Fulvio 2, Damonte , Cannella 3, Ferrero 1, Gianazza 1, Del Basso , Condemi 2, Presciutti N. , Bruni 1, Di Somma 1, Velotto , Baggi Necchi , Iocchi Gratta 2. All. Alessandro Campagna
Serbia: Filipovic , Mandic 5, Rasovic S. 1, Randelovic , Cuk 1, Lazic 2, Jaksic N. , Vico , Vapenski , Jaksic P. , Rasovic V. , Dobozanov , Martinovic 3, Milojevic 1. All. Uros Stevanovic
Arbitri: Voltz (USA), Margeta (SLO)
Note:  Superiorità numeriche: Italia 5/12 + un rigore e Serbia 8/16 + 2 rigori. Nel primo tempo, al minuto 7'27" Cannella fallisce un rigore (parato da Filipovic). Espulso per gioco violento N. Jaksic al minuto 3'33" del primo tempo e contemporaneamente ammonito per proteste il tecnico della Serbia Stevanovic. Nel terzo tempo Lazic fallisce un rigore (parato da Nicosia). Usciti per limite di falli nel quarto tempo Del Basso (2'35"), Condemi (5'27"), Bruni (6'34"), Di Somma (7'51"). RIGORI: S. Rasovic gol, Iocchi Gratta gol, Mandic gol, Ferrero gol, Martinovic gol, Di Fulvio gol, Vapenski parato, Velotto parato, Cuk parato, Cannella gol.
 
 
Vincere per confermare le indicazioni offerta dall’ottimo esordio con la Romania, blindare il primo posto e guadagnare così l’accesso diretto ai quarti di finale. Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone A dei campionati mondiali l’Italia si misura all’OCBC Center di Singapore con la Serbia tre volte medaglia d’oro olimpica. Rispetto al convincente debutto Campagna inserisce Del Basso nei quindici a referto e lascia in tribuna Cassia. Al termine di un’autentica battaglia il Settebello non riesce a concretizzare tre gol di vantaggio nel finale, ma s’impone ai rigori 17-16 e stacca così il pass per i quarti di finale. In una prova di grande carattere e organizzazione di tutta la squadra, che ha lottato alla pari con i quotati rivali, non si può non menzionare la figura del protagonista di giornata. Gianmarco Nicosia, autore di un’eccellente partita nei quattro tempi, porta la squadra alla vittoria respingendo due tiri nella serie dai cinque metri.
 
Impiega poco più di un minuto Mandic per sbloccare la situazione con la sassata mancina grazie a cui firma l’1-0 in superiorità numerica. A poco più
di tre minuti dall’inizio l’arbitro statunitense Voltz espelle Jaksic per un colpo rifilato a Iocchi Gratta. Il sette in calottina bianca impatta grazie al diagonale vincente da lato cattivo scoccato da Cannella e si porta in vantaggio con Edo Di Somma che finalizza la repentina transizione con un’autentica bomba per il 2-1. Il tiro di Rasovic, toccato da Ferrero, beffa Nicosia fissando il 2-2. Filipovic respinge il tiro di rigore scagliato da Cannella, lesto però a rifarsi in controfuga sul pallone in controfuga per timbrare il 3-2 di fine primo periodo.
 
Mandic rimette tutto in equilibrio con il bolide del 3-3, Di Fulvio replica son la saetta del 4-3, il fuoriclasse del Ferencvaros insacca ancora il 4-4 con esplosività e reattività impressionanti. Condemi riesce finalmente a sbloccare i suoi  nell’attacco in superiorità con il tiro all’angolino del 5-4, Cannella griffa il 6-4 del primo break della gara con il siluro incrociato dalla distanza, immediata la replica del  veterano Cuk per il 6-5.
 
La ripresa si apre con il 6-6 di Lazic, bravo a procurarsi espulsione e ad insaccare davanti a Nicosia, imitato poco dopo da Martinovic che non manca l’appuntamento con la deviazione sotto misura del 7-6 e la rasoiata in uscita dal palo per l’8-6. Bruni, in uscita dal palo, accorcia dal palo su uomo in più, Nicosia è monumentale nel bloccare il rigore scagliato da Strahinja Rasovic. Condemi, pur pressato, indirizza verso la porta, Filipovic non è impeccabile nella respinta e Gianazza da rapace dell’area di rigore insacca l’8-8, seguito da Condemi che assorbe l’assist di Francesco Di Fulvio e a rimorchio timbra il 9-8. Il nuovo portiere della Pro Recco è miracolo sulla deviazione dell’ex centroboa del Brescia, nulla può però sul suo secondo tocco. Il proiettile insaccato da Iocchi Gratta sul palo corto griffa il nuovo vantaggio italiano per il 10-9.
 
L’ultima frazione di gioco inizia con il pareggio firmato da Martinovic con la repentina conclusione di prima intenzione. Al termine di una lunga azione offensiva la palla arriva a Filippo Ferrero che dalla mano sbagliata trova la lunga diagonale dell’11-10, Francesco Di Fulvio si prende l’isolamento da posizione centrale per scaricare il missile all’angolino del 12-10. Matteo Iocchi Gratta regala il massimo vantaggio ai suoi griffando il 13-10 in sette contro sei, la difesa continua a salire di rendimento e intercetta le conclusioni dei rivali. L’infinito fuoriclasse del Ferencvaros riporta i suoi sul -1 con il tiro di rigore e la superiorità numerica trasformata sulla testa dell’estremo rivale. Completa la rimonta il giovane attaccante del Novi Beograd che timbra il 13-13 nei secondi finali.
 
Ai tiri di rigore Nicosia diventa protagonista parando le conclusioni di Vapenski e Milos Cuk. Gli azzurri, ad eccezione della parata di Dobozanov su Velotto, sono implacabili e sfatano, almeno per ora, la maledizione dei tiri di rigore.
 
Credit: Giorgio Scala/DBM

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