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La delusione per aver mancato l’accesso alla zona medaglie è sicuramente grande ma adesso è il momento di metterla da parte per concentrare tutte le residue energie sull’ultima battaglia, sfida che, in caso di vittoria, permetterebbe di migliorare il piazzamento della precedente edizione. Nell’incontro valevole per la finale quinto-sesto posto dei campionati mondiali Under 16 femminili l’Italia, reduce dal successo ai rigori sugli Stati Uniti, sfida a Manisa la Grecia che ieri ha superato l’Olanda. Per l’ultimo impegno nel torneo Aleksandra Cotti rilancia nelle tredici a referto Breda mentre in tribuna si accomoda il tandem Ruani-Puleo. Conferma la posizione conquistata nella scorsa edizione la rappresentativa tricolore che al termine di una sfida condotta quasi interamente all’inseguimento, l’unico vantaggio è quello firmato da Bovo per il punto che schioda l’iniziale parità, deve cedere il passo alle elleniche che si aggiudicano l’intera posta in palio imponendosi con il punteggio di 15-9. Ad orientare le sorti della contesa il break di 4-1 che la compagine in calottina bianca mette a segno tra primo e secondo parziale per scappare sul 6-2, le azzurrine però non ci stanno, provano a rispondere e riescono a recuperare il gap arrivando più volte a ridurre lo svantaggio ad una sola lunghezza. La saetta dalla distanza scagliata da Bovo, miglior marcatrice delle sue con una tripletta, per il provvisorio -1 chiude il terzo quarto sul 9-8 e potrebbe lasciare presagire un parziale conclusivo all’insegna dell’assoluto equilibrio con un’avvincente lotta punto a punto ma le greche hanno idee molto diverse perché la doppietta di Bitsaokou, top scorer del match con un poker,  e il sigillo di Bikou confezionano il mortifero 3-0 che porta il punteggio su quel 12-8 che taglia definitivamente le gambe alla truppa allenata da Aleksandra Cotti che ci prova fino all’ultimo ma può solo assistere all’ulteriore allargamento della forbice di punteggio che forse punisce l’Italia in maniera eccessiva.