Sabato 23 gennaio: un giorno da segnare con il circoletto rosso nella storia del Nuoto 2000. Nella piscina Francesco Scuderi di Catania la neopromossa formazione di Andrea Scotti Galletta giocherà la sua prima partita in assoluto nel campionato di serie B affrontando i padroni di casa della Waterpolo Catania. Ne parliamo con il presidente del Nuoto 2000, Nicola Lucarelli.
Innanzitutto presentaci i nuovi acquisti...
La squadra è stata largamente rinnovata rispetto a quella che ha vinto il campionato di serie C nella scorsa stagione.Abbiamo cercato di dare un tasso di maggiore esperienza al nostro organico, sono arrivati giocatori come Fabio Galasso, Dario Gulemì, Riccardo Scotti Galletta. Abbiamo anche il doppio mancino, a Fraioli si è aggiunto Sciubba.
Ma è, nel contempo, anche una squadra che presenta ai nastri di partenza molti giovani...
Esatto, grazie al rapporto di collaborazione avviato con l'Acquachiara, e in particolare con il consulente generale biancazzurro Pino Porzio, sono arrivati Addeo, Barberisi, Fiore, Nebbioso, Pasquariello, Simeone e il portiere Lauri, oltre al tecnico Andrea Scotti Galletta che io considero uno dei migliori allenatori emergenti del panorama nazionale. Del resto, parlano i risultati, e in particolare lo splendido secondo posto ottenuto l'anno scorso con l'Under 15 dell'Acquachiara.
Quali sono i vostri obiettivi in questo primo torneo di serie B?
La salvezza innanzitutto, ma una salvezza tranquilla, senza sofferenze. Possiamo farcela e sono certo che ci toglieremo anche qualche piccola soddisfazione al di là della permanenza in B.
La grande favorita per la promozione?
Tutti dicono Cesport, e fanno bene perchè si tratta di una squadra molto ben attrezzata, ma io aggiungo il San Mauro, che possiede molti giovani bravi e già con un certo bagaglio d'esperienza alle spalle.
Un suggerimento alla Federazione per migliorare il campionato di serie B?
Giocare due partite a settimana, il sabato e la domenica. Prendiamo il girone 4, il nostro girone: ci sono ben quattro trasferte in Sicilia, le spese sono notevoli. Se nel week end ci fossero due partite, i costi diminuirebbero notevolmente. Ne trarrebbero grande giovamento le società e, ne sono sicuro, si attenuerebbe notevolmente il fenomeno delle rinunce a prendere parte al campionato per questioni di carattere economico.
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