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L’Italia Under 16 domina 20-12 l’Ungheria ed è campione d’Europa di categoria

  Pubblicato il 14 Lug 2125  08:26
ITALIA-UNGHERIA 20-12(parziali 6-1, 6-3, 2-3, 6-5.)
Italia: Giovannini, Gardella 2, Borsellino, D'Arrigo, Gori 1, Balzarini, Corelli 3 (1 rig.), Puleo 1, Maffei 4, Bordone 4, Chianese 5, Iavicoli, Marella, Testa. All. Mistrangelo.
Ungheria: Kiraly, Erdos, Szaka 1, Karasz, Tidrenczel 1, Stogicza 2, Kormany 2, Ofner, Fabinyi 4, Pinter 2, Gogh, Czirok, Ujfalusi, Racz. All.Dabrowski.
Arbitri: Chatzigoulas (GRE) e Radic (SVK).
L’Italia Under 16 maschile chiude in trionfo la spedizione ad Istanbul e si laurea campione d’Europa di categoria. Nella finale per il primo posto gli azzurrini annichiliscono l’Ungheria 20-12 e completano così un percorso straordinario, frutto di sei vittorie in altrettante uscite, sfide nelle quali la squadra, ad eccezione della combattuta semifinale con il Montenegro, ha sempre dominato la scena grazie ad un gioco dinamico, veloce  e moderno.
 
L’impeccabile organizzazione collettiva ha poi esaltato le eccellenti qualità dei giocatori di maggior tasso tecnico. Il gruppo può e deve continuare a crescere attraverso il duro lavoro quotidiano per proseguire nel migliore dei modi un percorso di crescita che fin qui ha regalato grandi soddisfazioni con l’argento iridato di Gzira 2024 e l’oro continentale. Il Settebello del domani sembra poter dormire sonni tranquilli.
 
La finale con i magiari si risolve nel giro di pochi minuti. Chianese, top scorer del match con cinque reti e premiato come miglior giocatore della manifestazione, sblocca il risultato con una stilettata delle sue, Bordone, da posizione defilata, realizza il 2-0 ed è ancora il titolare della calottina numero undici a mettere dentro il punto del 3-0. Il 12- 4 di metà partita è la testimonianza più evidente del divario tra le due contendenti.
 
La formazione allenata da Mistrangelo è padrona incontrastata del campo, va via in scioltezza, difende forte e quando può distendersi in  attacco trova la via del gol in tanti modi diversi e con impressionante continuità. Il suono della sirena conclusiva dà il là al meritato trionfo del sette in calottina bianca. A fine partita il tecnico azzurro commenta così il trionfo dei suoi: “Una vittoria che nasce dalla delusione della finale mondiale persa con la Spagna lo scorso anno a Malta. È un gruppo forte e unito cui non posso che fare i complimenti, ringraziando lo staff di quest'anno e dello scorso, oltre chi allena i ragazzi durante la stagione".
 

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