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BODEGAS E CHRISTIAN PRESCIUTTI IN AZZURRO
Nel corso di un incontro con i giornalisti stamattina a Capri Alessandro Campagna ha annunciato che nel prossimo collegiale del Settebello convocherà Bodegas e Christian Presciutti.
L'ARTICOLO DE "LA GAZZETTA DELLO SPORT" DI OGGI (di Franco Carrella)
Avrebbe apprezzato pure Juan Carlos di Borbone, che sette anni fa in compagnia della moglie Sofia sbarcò a Capri in incognito e senza scorta, passeggiando tranquillamente tra la folla e concedendo una vera lezione di semplicità. Ce lo immaginiamo sulla tribunetta di Marina Piccola per quest’altra Italia-Spagna, non prestigiosa come la finale olimpica di Barcellona che gli regalò una delusione cocente, ma dal fascino senza eguali. «Quest’isola sa trasmettere un’energia straordinaria e noi cercheremo di sfruttarla per conquistare la qualificazione ai Giochi» dice Sandro Campagna dopo il 18-12 con cui gli azzurri battono la formazione di Gabriel Hernandez. Ben 30 gol (difese allegre), poker di Valentino Gallo e Matteo Aicardi, Settebello che fa il break nelle frazioni centrali, ma l’ultima cosa che conta è il risultato: di questa giornata speciale ricorderemo i Faraglioni sullo sfondo, l’arbitro Massimo Gomez a bordo di una graziosa barchetta (talvolta si aiuta coi remi e ci fa sorridere), i tanti curiosi che affollano lo stabilimento «Canzone del Mare», il saluto festoso delle barche posizionate davanti al campo. Atmosfera paradisiaca e pallanuoto d’altri tempi.
I PROTAGONISTI Dice Andrea Fondelli uscendo dall’acqua: «È stato faticoso: le onde in alcuni momenti erano vistose. E il sale che si infilava sotto la calottina dava un po’ di impiccio». Campagna tra i pali ha alternato Stefano Tempesti e Gabriele Vassallo. Hernandez non ha potuto contare su Willy Molina perché impegnato (assieme agli azzurri del Brescia) negli allenamenti col Ferencvaros, ma il suo capitano tornerà in Nazionale nlla World League. Dopo la partita, il Settebello è stato ospite della principessa Nila Caravita di Sirignano per un rinfresco. In mattinata, durante una conferenza stampa al Comune di Capri, Campagna aveva sottolineato l’impatto mediatico di questi giorni, lanciando l’idea di un evento fisso nel mese di settembre: invito raccolto dal sindaco Giovanni De Martino. Poi aveva ribadito che le porte della Nazionale restano aperte a tutti, tanto che richiamerà Christian Presciutti. Quanto ai mancini, assenti a Kazan, «se sapranno sacrificarsi anche in difesa, certo che in squadra troveranno spazio». La vera novità sarà l’italo-francese Mike Bodegas: «Ma dovrò capire come utilizzarlo, visto che sa giocare sia come centroboa sia in marcatura».
QUANTI ASSI Italia-Spagna è inserita nel progetto «Alimentazione e sport, un gioco di squadra», nell’ambito di Expo 2015. Organizzazione impeccabile del Coni (che ha donato al Comune il campo di gara). Anche Fin e Comune di Capri hanno fatto la loro parte. Tra gli spettatori, campioni del passato come Francesco Postiglione, ora vicepresidente federale; gli olimpionici ’92 Carlo Silipo (che ha commentato il match per GazzettaTv) e Franco Porzio (con la sua Acquachiara intende riportare il Settebello a Napoli, Mostra d’Oltremare); Gigi Mannelli, olimpionico ‘60; Paolo Trapanese, presidente del Comitato campano Fin (portiere azzurro nella «partita del secolo», la finale mondiale dell’86 con la Jugoslavia). E anche l’olimpionico in carica Andro Buslje, nuovo croato del Posillipo. Mannelli, classe 1939, ricorda che dovette perdere 15 chili in un mese (ne pesava 104) per guadagnarsi la convocazione olimpica di Roma, tra i continui sfottò dei compagni: a proposito di corretta alimentazione...
Franco Carrella
ITALIA SPAGNA 18-12 (4-5, 5-2, 7-2, 2-3)
Italia: Tempesti, Di Fulvio F. 2, Renzuto 2, Marziali, Giorgetti 3 (2 rig.), Fondelli A., Giacoppo, Gallo 4 (1 rig.), Gitto N., Luongo S. 2, Aicardi 4, Baraldi 1, Vassallo. All. Campagna.
Spagna: Aguilar, Bach, Mora 1, Alarcon 4, Bustos, Carrillo 1 (1 rig.), Barroso 1, Flores, Gutierrez, de Lera 1, Mallarach 4 (1 rig.), Lloret. All. Hernandez.
Arbitri: Calabrò e Gomez.
Superiorità numeriche: Italia 6/8 +4 rigori, Spagna 3/6 +2 rig.
Note: Giorgetti ha fallito un rigore nel secondo tempo (parato da Agiular). Vassallo in porta dal terzo quarto. Nessuno uscito per limite di falli.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Palombelle da cartolina. Non capita tutti i giorni di giocare a a pallanuoto tra acque cristalline, yacht, tender e barche da diporto a Capri, l'isola più glamour e fashion d'Italia. In acqua, nello spazio antistante Marina Piccola e lo stabilimento "Canzone del Mar" e con lo sfondo i "mitici" Faraglioni, il Settebello batte la Spagna 18-12 in un'amichevole di lusso inserita in una serie di eventi promossi dal Consiglio dei Ministri in collaborazione con il CONI e l'Expo di Milano, al fine di pubblicizzare la sana alimentazione sportiva. I quattro eventi individuati sono la pallanuoto a Capri, la scherma a Taormina, la pallavolo a Firenze e una manifestazione multidiscipline a Reggio Emilia.
La partita d'eccezione è stato trasmessa in diretta su Gazzetta Tv (canale 59 del digitale terrestre con la telecronaca di Ettore Miraglia e il commento tecnico di Carlo Silipo). Uno spot per la pallanuoto ma per tutto lo sport italiano che resta affascinato difronte ad immagini spettacolari e allo stesso tempo eccezionali.
La partita è subito divertente vivace e veloce. Le onde esaltano sia gli azzurri che gli iberici, bravi a farsi trovare pronti e adddirittura in vantaggio sul +2 a metà secondo quarto quando Mallarach, mancino velenoso, segna il secondo delle sue quattro perle (una su rigore). Poi la grande reazione dell'Italia che si sistema in difesa e comincia a martellare la porta di Aguilar che nulla può prima sul 6-6 (pareggio di Luongo), e poi sulle ripetute conclusioni vincenti di Gallo che sfodera il suo mancino per tre volte consecutive (una su rigore), e scava il solco nel match portando gli azzurri sul 10-7. A quel punto Campagna decide di sostituire Tempesti con Vassallo in porta e l'Italia continua ad incrementare vantaggio con Aicardi (magia da sotto) e ancora Gallo in superiorità per il nuovo massimo vantaggio (12-7 a metà terzo tempo). Il quarto si chiude con il sigillo di Renzuto Iodice che porta il Settebello sul 16-9 con otto minuti da giocare.
L'ultimo tempo è pura accademia. Il barbuto Alarcon si esalta tra gli scogli e accorcia lo svantaggio iberico siglando il 16-12 (quattro reti per l'attaccante spagnolo). A quattro minuti dalla fine Renzuto fa doppietta e ferma il break aperto dei giallorossi, che poi sono impassibili davanti alla sontuosa conclusione di Giorgetti che resta in aria per un paio di secondi e fulimna l'incolpevole Aguilar, mettendo la parola fine ad un match spettacolare ed unico.
Lusinghiero il bilancio del Cittì Campagna che sottolinea come: "È stato un evento unico e di questo ringrazio la Presidenza del Consiglio unitamente al Comitato Olimpico. Vediamo come manifestazioni del genere esaltano il nostro sport per spettacolarità e seguito, basti pensare che c'erano più giornalisti accreditati rispetto ad un mondiale. La partita è stata difficile soprattutto per le onde e la condizione fisica dei nostri che sono all'inizio della preparazione. Dopo la fatica iniziale abbiamo giocato bene con la giusta intensità, cosa che a volte è mancata al mondiale. Dobbiamo cercare sempre maggiore intensità e continuità nel giico se vogliamo competere nell'eccellenza di questo sport. Eventi come questo sono un spot incredibile e spero se ne facciano molti in futuro".
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Quella pedana non è molto stabile. Prologo suggestivo e anche divertente con giocatori e arbitri in precario equilibro sulla passerella gonfiabile e galleggiante. "Quella pedana non è molto stabile", dice Carlo Silipo, che ha affiancato molto bene l'ottima telecronaca di Ettore Miraglia.
Mi ricorda Merola. Calabrò rimane a dirigere sulla pedana mentre Gomez, sul lato opposto, va a piazzarsi su una barca. "Mi ricorda il grande Merola quando arbitrava a Vico Equense il Memorial Dennerlein", commenta Silipo. Divertentissima l'immagine di Gomez che, mentre arbitra, usa un remo per posizionare meglio l'imbarcazione.
Segnale importante. Subito in acqua Gallo. "E' un segnale importante dopo la rinuncia al mancino per i Mondiali", sottolinea Miraglia.
Primo gol. Il primo gol italiano della stagione 2015-2016 lo segna Aicardi, che sfrutta un assist di Francesco Di Fulvio, protagonista di una bella azione personale. "Questo gol è soprattutto dell'ex bresciano", sottolinea Silipo.
Tanti gol. La prima frazione si chiude con la Spagna in vantaggio 4-5. "Tutti questi gol - dice Miraglia - si spiegano anche con il fatto che i portieri si trovano un po' in difficoltà con le porte che ballano e che fanno perdere loro importanti punti di riferimento".
Il migliore al mondo. Dopo il +2 della Spagna (4-6), segnato da Mallarach, l'Italia raggiunge il pareggio con le reti di Di Fulvio e Luongo in superiorità numerica. Poi il Settebello effettua il sorpasso con Aicardi (7-6), che mette il pallone alle spalle di Aguilar dopo essersi girato al centro. "Matteo è impressionante, oggi è il miglior centroboa del panorama mondiale", sentenzia Silipo.
Non lo fate tirare più. Mallarach riporta la Spagna in parità con un gran tiro da fuori. "E' il suo terzo gol, forse è il caso di non farlo tirare più", dice ancora il campione olimpico.
Di Fulvio, Gallo e i rigori. Pioggia di rigori a Capri. Francesco Di Fulvio, di gran lunga il migliore in acqua in assoluto, ne propizia due di seguito. Gallo segna da cinque metri (9-7), Giorgetti prende il palo. Dice Silipo: "Ai Mondiali abbiamo perso la medaglia di bronzo ai rigori. Forse se ci fosse stato Gallo...".
Cattiveria. Nella terza frazione Vassallo prende il posto di Tempesti tra i pali. Gallo segna il suo terzo gol consecutivo e Silipo dice: "Valentino ci sta mettendo molta cattiveria per dimostrare a Campagna che ha sbagliato a lasciarlo a casa. Finora c'è riuscito ampiamente".
Come Felugo. Controfuga azzurra, ennesimo assist di Di Fulvio, ancora un gol di Aicardi. "Di Fulvio - puntualizza Silipo - sta prendendo in mano le redini del gioco azzurro proprio come faceva Felugo". Intanto l'Italia, che gioca molto bene, dilaga e stacca nettamente gli avversari.
Che botta! Renzuto entra tra le nomination per il gol più bello della gara con un tiro da lunga distanza che porta gli azzurri sul + 6 (15-9). "Renzuto, per merito anche di Campagna, è cresciuto moltissimo", sottolinea Silipo.
Clacson. La partita si conclude con un convincente 18-12 per il Settebello. Un successo accompagnato dal suono festante dei clacson degli yacht che circondano il campo di gara
Mario Corcione
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