Euro Cup, la Pro Recco ospita il Vasas alla Sciorba: i liguri vogliono blindare il pass per la semifinale
Pubblicato il 19 Mar 2125 12:21
La mentalità della grande squadra impone di resettare rapidamente i successi ottenuti per spostare il mirino sui prossimi obiettivi. Archiviato il meritato successo conquistato nella Final Eight di Coppa Italia disputata a Napoli lo scorso fine settimana, diciottesimo trofeo tricolore nella storia del club e primo per la nuova proprietà, la Pro Recco è pronta a rientrare in vasca per continuare a camminare il suo cammino continentale. Nell’incontro valevole per il ritorno dei quarti di finale di Euro Cup i biancocelesti ricevono alla Sciorba, fischio d’inizio previsto domani alle ore 21:00, il Vasas, sconfitto 11-9 nella sfida giocata lo scorso 27 febbraio alla Komjadi di Budapest. Si riparte dal vantaggio di due reti e dagli indiscutibili favori del pronostico per una squadra che, messo in bacheca il primo titolo, punta ad arrivare fino in fondo sia in campo internazionale che in campionato per riaffermare la sua indiscussa egemonia. Sandro Sukno dovrà aiutare i suoi ragazzi nel rapido recupero delle energie mentali spese in terra partenopea per riuscire a preparare in un tempo relativamente breve una partita che non sarà assolutamente semplice. La compagine magiara , giova ricordarlo, è infatti formazione di assoluto valore che non arriverà certamente in Liguria per una gita di piacere. Il grande ex Slobodan Nikic può contare su un roster di assoluto valore nel quale figurano individualità di spicco basti pensare al tandem olimpionico Randelovic-Dedovic e al montenegrino ex Savona Durdic. Già nella sfida d’andata i magiari hanno dimostrato di essere cliente non facile, bravo a a resistere alle ondate avversarie e capace di recuperare lo svantaggio accumulato prima di cedere il passo nel finale. Presumibile pensare che in acqua sarà una battaglia e per riuscire ad imprimere il sigillo della matematica sul passaggio del turno servirà la miglior versione della Pro Recco, attenta, concentrata e consapevole di dover lottare con il coltello tra i denti per trentadue minuti.
Carlo Di Santo
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