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Ecco il decreto del Consiglio dei Ministri: sport a porte chiuse fino al 3 aprile

  Pubblicato il 04 Mar 2020  22:58
IL DECRETO COMPLETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI NELL'ALLEGATO AL TERMINE DELL'ARTICOLO
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il decreto della Presidente del Consiglio dei Ministri emanato nella tarda serata di mercoledì 4 marzo dispone, nell'ambito delle misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, la possibilità di svolgere eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, nonché sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, eccetto che nei comuni lombardi di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e nel comune veneto di Vo'.
Il decreto sottolinea che, in ogni caso, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.
Fatto salvo quanto disposto per la regione Lombardia e la provincia di Piacenza, lo sport di base e le attività motorie in genere (non praticanti attività agonistica), svolte all'aperto ovvero all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro.
La Federazione Italiana Nuoto, come avvenuto finora, si atterrà ossequiosamente a quanto disposto.
Le disposizioni produrranno il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sono efficaci fino al 3 aprile, salvo nuove indicazioni.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Avrei una domanda da porgere: l'attività di pallanuotista prevede un contatto fisico non indifferente. È vero allenamenti e partite a porte chiuse ma non c è pericolo di trasmissione fra atleti?
Paola Neocliti
RISPONDE MARIO CORCIONE: Certo che si, ma le misure prese non sono state adottate per eliminare l'epidemia, cosa ormai impossibile se non si troverà il vaccino, ma soltanto per arginarla. Misure che dovevano essere prese molto tempo prima, aggiungo.

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