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Bogliasco Bene Under 17: intervista con Gambacorta
Pubblicato il 26 Mag 2016 21:31
Per il Bogliasco Bene under 17 resta ancora una partita, il 5 giugno a Trieste, ma già primo in classifica. Il bilancio pur se parziale con Fabio Gambacorta al primo anno alla guida della squadra.
Mister soddisfatto:-“Direi di si. Certo e come è giusto che sia ci sono state anche flessioni ma il cammino è stato costante. Abbiamo vinto tutte le partite, faticando in alcuni casi, e quando è accaduto è stato per nostra responsabilità. Ed è lì che lavoriamo, sulla testa, per evitare i cali di concentrazione. Quindi sono fiducioso”.
Ora che succede:-“Al termine di questa fase le prime classificate accedono direttamente alla semifinale, nel frattempo ci saranno le qualificazioni che coinvolgono l’under 17 B. Se tutto procede come deve, la Vassallo ospiterà la fase successiva”.
Chi ti aspetti:-“Potrebbe arrivare il Palermo, una squadra da Napoli, la Florentia quindi un livello alto, detto questo, continuiamo a lavorare per essere pronti”.
Sei tornato a casa come giocatore e come allenatore hai ereditato da Marco Sbolgi questa squadra:-“Una responsabilità importante perché il settore giovanile del Bogliasco è sempre stato ad alti livelli e questa formazione ne è l’ulteriore conferma. Mi sta piacendo e sono felice di poter condividere l’esperienza in prima squadra con atleti come Mario Guidi. La condivisione è importante perché c’è una presa di coscienza maggiore, c’è un rispetto profondo”.
Questa è una categoria delicata:-“Ed è diventata importante, rappresenta il passaggio, la crescita, prima erano gli juniores ma l’età si è abbassata ed il rischio è che arrivi a dover prendere decisioni importanti quando sei ancora troppo giovane. Per me deve essere un approccio alla tipologia delle persone, cerco di capire cosa c’è dietro ad un atteggiamento non corretto, di andarci a fondo. Per mia educazione sportiva ritengo che l’aspetto più importante all’interno di una squadra sia la giustizia, la legge è uguale per tutti. Da giocatore ho vissuto situazioni in cui non è andata proprio così quindi da allenatore voglio essere giusto ed equo”.
Mister soddisfatto:-“Direi di si. Certo e come è giusto che sia ci sono state anche flessioni ma il cammino è stato costante. Abbiamo vinto tutte le partite, faticando in alcuni casi, e quando è accaduto è stato per nostra responsabilità. Ed è lì che lavoriamo, sulla testa, per evitare i cali di concentrazione. Quindi sono fiducioso”.
Ora che succede:-“Al termine di questa fase le prime classificate accedono direttamente alla semifinale, nel frattempo ci saranno le qualificazioni che coinvolgono l’under 17 B. Se tutto procede come deve, la Vassallo ospiterà la fase successiva”.
Chi ti aspetti:-“Potrebbe arrivare il Palermo, una squadra da Napoli, la Florentia quindi un livello alto, detto questo, continuiamo a lavorare per essere pronti”.
Sei tornato a casa come giocatore e come allenatore hai ereditato da Marco Sbolgi questa squadra:-“Una responsabilità importante perché il settore giovanile del Bogliasco è sempre stato ad alti livelli e questa formazione ne è l’ulteriore conferma. Mi sta piacendo e sono felice di poter condividere l’esperienza in prima squadra con atleti come Mario Guidi. La condivisione è importante perché c’è una presa di coscienza maggiore, c’è un rispetto profondo”.
Questa è una categoria delicata:-“Ed è diventata importante, rappresenta il passaggio, la crescita, prima erano gli juniores ma l’età si è abbassata ed il rischio è che arrivi a dover prendere decisioni importanti quando sei ancora troppo giovane. Per me deve essere un approccio alla tipologia delle persone, cerco di capire cosa c’è dietro ad un atteggiamento non corretto, di andarci a fondo. Per mia educazione sportiva ritengo che l’aspetto più importante all’interno di una squadra sia la giustizia, la legge è uguale per tutti. Da giocatore ho vissuto situazioni in cui non è andata proprio così quindi da allenatore voglio essere giusto ed equo”.
Giovanna Rosi
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