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A2 maschile

Waterpolo Bari-Pescara 11-14

  Pubblicato il 26 Mag 2018  13:25
(2-4, 0-3, 5-3, 4-4)
Waterpolo Bari: Tramacera, De Luce, Sassanelli 1, Scamarcio 2, Provenzale 1, Gregorio 5, Padolecchia, Santamato 1, Di Pasquale, Patti, Palmisano 1, Concina, Orsi. All. Risola.
Pescara: Cappuccio, Di Nardo 1, Sarnicola, Di Fulvio 2, De Ioris 3, Magnante 1, Giordano 1, Provenzano 1, Di Fonzo, D'Aloisio 4, Micheletti 1, Prosperi, Febbo. All. Mammarella.
Arbitri: Bonavita e Calabrò.
Superiorità numeriche: Waterpolo Bari 4/11, Pescara 0/5.
Note: nessuno uscito per limite di falli.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La Waterpolo Bari perde l'ultima di campionato e scende di categoria. A Bari passa il Pescara, già salvo e senza obblighi di classifica. Per raggiungere i playout i pugliesi avrebbero dovuto vincere e sperare nella sconfitta del TGrupu Arechi che partiva con un punto di vantaggio. Abruzzesi avanti 7-3 a metà gara, partita che sembra già chiusa, ma nel terzo tempo Bari da l'impressione di poterla riaprire sfruttando le azioni in superirotià numerica (3 gol sui 5 realizzati), cosa che fino a quel momento non era riuscita a fare. Nel quarto tempo si gioca punto a punto, Gregorio è l'ultimo ad arrendersi dei pugliesi (cinque gol per lui) ma alla fine la spunta Pescara, in virtu del vantaggio acquisito all'inizio. Il miglior marcatore degli abruzzesi è D'Aloisio con 4 reti. L'ultimo gol della partita è dei padroni di casa con Scamarcio a 4 secondi dalla sirena.
 
IL COMUNICATO DELLA WATERPOLO BARI
La Waterpolo Bari perde allo Stadio del Nuoto 11 a 14 contro Pescara nell’ultima partita di campionato e saluta così la serie A2 (girone Sud) di pallanuoto dopo due anni. Per agganciare gli spareggi play out, comunque, non sarebbe bastata la vittoria a capitan Di Pasquale e compagni che hanno abbandonato l’acqua dello Stadio del Nuoto visibilmente commossi. Arechi Salerno, infatti, squadra a un punto dai biancorossi fino alla vigilia ha comunque battuto in casa Roma Vis Nova e si è assicurata così un posto per giocarsi ancora la salvezza. I ragazzi allenato da Antonello Risola sono stati comunque salutati con un lungo applauso dai propri tifosi che hanno reso omaggio a un gruppo comunque formidabile, che in questi ultimi tre anni è stato in grado di centrare grandissimi risultati, raggiungendo livelli mai toccati prima da una società pugliese (basti pensare alla splendida cavalcata che lo scorso anno ha portato la Waterpolo a sfiorare al primo anno in A2 i play off promozione).
La partita di oggi si è giocata in un clima quasi surreale con gli occhi sugli spalti puntati sugli aggiornamenti in arrivo da Salerno. In acqua la squadra ha sofferto, soprattutto nella prima metà dell’incontro, nella quale ha subito la difesa attenta della compagine allenata da Mammarella e la freschezza mentale di giocatori già salvi e in cerca solo della bella prestazione. I primi due parziali e, in particolar modo il secondo, nel quale la Waterpolo non è andata a segno e ha subito tre reti, hanno dato la sensazione di una squadra oramai rassegnata e al tempo stesso nervosa. Ma al cambio campo, sul 7 a 2 Pescara, è scesa in acqua un’altra Waterpolo. Anzi, la Waterpolo che tutti i tifosi conoscono, con fervore agonistico e orgoglio. La reazione ha portato i ragazzi di Risola a portarsi sotto nel punteggio fino al meno uno siglato da Gregorio (oggi autore di cinque reti) a 4 minuti dalla sirena finale. Due controfughe con reti di D’Aloisio e Di Nardo nel volgere di meno di 20” hanno però chiuso definitivamente i conti. La splendida conclusione in diagonale di Santamato a sul filo dei 30” a 4 dal termine è stata l’ultima rete di questo sfortunato campionato che ha fissato il risultato sull’11 a 14 per gli ospiti.
“Mi assumo tutte le responsabilità del caso – spiega Risola a fine gara riferendosi all’intera stagione -  non siamo retrocessi di certo oggi ma durante l’anno. La responsabilità è mia perché non siamo stati bravi ad affrontare in maniera così serena gli ostacoli nel corso della stagione. È una retrocessione pesante da subire. A freddo poi è facile da analizzare, ma di certo non mi sento di condannare nessuno per ciò che è accaduto. Non siamo stati in grado di reagire ai problemi che si sono presentati di volta in volta, li abbiamo semplicemente subiti. Io in primis avrei dovuto gestire alcune situazioni in maniera differente, ma a freddo è semplice osservarlo. Mi spiace per i ragazzi per tutto quello che hanno dato e per la passione che ci mettono e hanno messo. È un peccato. Lo sport ti regala – aggiunge - e lo sport ti toglie. Dovevamo reagire a tutti i problemi con cattiveria ma abbiamo invece affrontato alcune partite in maniera non propositiva, Non c’eravamo con la testa e ora ci ritroviamo con questo risultato. I mezzi per salvarci li avevamo ma è vero anche che al completo forse abbiamo disputato solo due partite. Ci sono state una serie di sconfitte che non c’hanno fatto scattare la voglia di rivalsa. Abbiamo pensato a tutto tranne che a fare quello che dovevamo fare. Ma è andata così, purtroppo e, ripeto, la responsabilità è la mia. Ringrazio pubblicamente Martino Orsi, dopo un anno in cui è stato presente a ogni allenamento nonostante conoscesse il suo ruolo di secondo che gli avrebbe fatto fare pochi minuti dietro Tramacera. Ringrazio anche Roberto Bucci, l’accompagnatore Enzo Lotito e tutto lo staff sempre presente. Ora, per ripartire, bisognerebbe capire – conclude -  se è il caso di progettare un anno per risalire subito in A2 e consolidarla per i prossimi anni o far crescere i tanti giovani validi che ci sono”.
 
 

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