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Olympic Roma - Centro Nuoto Latina 7-9 (3-1, 3-2, 1-3, 0-3)
Parte bene, ma cede alla distanza l’Olympic Roma nella prima partita di campionato nel 2024. La squadra di Mario Fiorillo perde 7-9 contro il Centro Nuoto Latina, abile a sfruttare la brutalità comminata all’ungherese Kadar. L’espulsione definitiva - con conseguente rigore e 4 minuti di inferiorità - riapre un match che i romani pensavano di aver già indirizzato dopo il 6-3 di fine secondo tempo e che poi - anche in parità numerica - non riescono più a raddrizzare.
La cronaca
Prima fase di studio, poi è Tarquini a portare avanti gli ospiti. Poi, capitan Luca Fiorillo decide di prendersi la scena e realizza una tripletta in poco più di due minuti. È 3-1 Olympic a fine primo tempo. Padroni di casa in totale controllo: Lo Re apre le marcature del secondo parziale, imitato poco dopo da Kadar: 5-1. De Bonis segna il 5-2, ma Capezzone tiene ancora a distanza i pontini, 6-2. Nell’ultima azione segna di nuovo Tarquini: è 6-3 all’intervallo lungo.
Dopo poco più di un minuto, l’episodio che cambia l’inerzia mentale del match. Espulso per brutalità Kadar, il Latina segna il rigore del 6-4 e trova due volte la soluzione vincente su uomo in più, grazie ai mancini Salipante e Tarquini. È 6-6, con l’Olympic Roma che rimette la testa avanti con il rigore di Luca Fiorillo. È 7-6 a fine terzo tempo. La squadra di Mario Fiorillo, però, non riesce più a tornare con la testa nella partita. Gli ospiti piazzano un parziale di 0-3 ed escono dal Foro Italico con 3 punti preziosi e pesantissimi.
Queste le parole del tecnico dell’Olympic Roma, Mario Fiorillo: «Nei primi due tempi, la differenza tra le due squadre si è vista, in modo netto. Poi fischiare una brutalità - e magari non un gioco violento - cambia la partita. Ha innervosito i ragazzi, rinvigorito gli avversari e tutto è diventato estremamente complicato. Vogliamo voltare pagina, guardare avanti e ripartire dalla prima metà della gara di oggi. Sabato prossimo andiamo a Palermo, non sarà semplice neanche lì».

 

Foto di Roberto Bettacchi.