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S.C. TUSCOLANO PALLANUOTO: V. Correggia, A. Tulli 1, M. Salvatori, M. Giangiacomo, M. Perna 1, G. Serio, L. De Santis 1, J. Gambin 1, M. Iula 1, F. Liolli, S. Botto 1, C. Casciotta 1, M. Graziosi. All. Neroni

 

VELA NUOTO ANCONA: E. Bartolucci, V. Lisica, M. Pugnaloni, S. Pantaloni 1, G. Baldinelli, F. Alessandrelli, M. Milletti 1, N. Breccia, T. Milletti, D. Bartolucci 3, G. Sabatini 1, R. Pieroni, A. Pierpaoli. All. Pace

 

Arbitri: Collantoni e Barletta

 

Note: Parziali: 1-0 1-1 2-3 3-2 Nessun giocatore uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Tuscolano 0/4 e Vela Nuoto 2/8 + 2 rigori. Nel terzo tempo Correggia (T) para un rigore a Lisica (V). Nel quarto tempo espulso il tecnico Neroni (T) per proteste.

 

A2 maschile: il Tuscolano pallanuoto vince in zona “Cesarini”
 
Si dice che un quarto degli atleti agonisti soffra della cosiddetta "paura di vincere". Chissà se basta questo a spiegare quanto successo sabato pomeriggio allo Zero9 quando a 5 minuti dalla fine la Vela Nuoto Ancona realizzava il rigore del più due con conseguente espulsione di Mister Neroni, e sembrava avere in pugno tutta l'inerzia della gara.
 
Partita che, fino allo strappo marchigiano, non era stata un vero e proprio esempio di estetica pallanotistica, con difese molto organizzate che prevalevano quasi sempre su attacchi che non sono il punto di forza soprattutto del sette di Cinecittà che, tra l'altro, mette a referto uno zero su quattro in superiorità numerica che parla da solo. Un Correggia sugli scudi ed una difesa chiusa sul centro e Lisica sull'esterno teneva i nostri in linea di galleggiamento fino all'allungo dell'ultimo tempo firmato Pantaloni e Bartolucci autore tra l'altro di tre reti.
Poi succede l'imprevedibile...Iula trova finalmente la soluzione dai sei metri e, con un avversario che si apriva in difesa come mai aveva fatto per tre tempi e mezzo, l'uno/due in rovesciata al centro firmato da Casciotta e Simon Botto a ribaltare un match nel modo più bello che potesse capitare.
 
Tre punti pesanti per i nostri ragazzi che superano la Roma 2007 in classifica e che si prepareranno già da lunedì ad ospitarla nell'impianto di Via Cina in un incontro che potrebbe dare una svolta al loro campionato...Forza Ragazzi...Avanti Rossoblù!

 

Una Barbato Design Vela distratta si arrende di un gol al Tuscolano. Quasi sempre costretta a inseguire, nella vasca dello Zero9 Stadium la Vela nell'ultimo tempo mette la testa avanti portandosi sul +2 prima di subire la rimonta e il sorpasso del Tuscolano. Un'ultima di andata che coincide con una sconfitta, per la squadra di Igor Pace, che tra quindici giorni è attesa dalla sfida di Civitavecchia, prima di ritorno. Alla Zero9 si segna con il contagocce, specie per i primi tre tempi: De Santis porta in vantaggio i romani nel primo tempo, Diego Bartolucci ristabilisce l'equilibrio nel secondo, prima del nuovo vantaggio del Tuscolano che va a segno con Tulli. Dopo il cambio di campo e dopo il rigore parato da Correggia a un Lisica in precarie condizioni fisiche, Mattia Milletti realizza con una bella conclusione dal perimetro, Perna porta nuovamente in vantaggio i romani, quindi centra il bersaglio Sabatini, prima del gol di Gambin nell'ultimo minuto e di quello del 4-4 siglato da Diego Bartolucci all'ultimo secondo che precede la sirena dell'ultimo intervallo. Nei fuochi d'artificio del quarto tempo la Vela Ancona cresce poi si perde: passa a condurre ancora con il bomber Diego Bartolucci, in superiorità, quindi realizza con Pantaloni su tiro di rigore (4-6), ma gli ultimi minuti sono tutti del Tuscolano, che accorcia con Iula, impatta con Casciotta e, infine, trova il gol-partita con l'esperto Simon Botto. "Per tre tempi e mezzo abbiamo rispettato le consegne, difeso bene, portato le transizioni in controllo dei loro giocatori attardati, anche se questo ci ha un po' limitato in attacco - commenta coach Igor Pace a fine match -. Poi siamo passati dal 3-4 al 6-4, una fase in cui aabbiamo creato tantissime situazioni di vantaggio sbagliando anche diverse conclusioni. E poi siamo impazziti, non abbiamo più controllato i loro giocatori attardati e di fatto abbiamo lasciato la partita agli avversari. Quel controllo del gioco in fase di transizione che ci ha permesso di rimanere sempre attaccati alla partita con merito non l'abbiamo più curato nel finale e l'abbiamo pagato a caro prezzo".