Ritorno al successo per il Netafim Bogliasco 1951. Dopo due passaggi a vuoto consecutivi, coincisi con la sconfitta di Firenze e il pareggio interno contro Brescia, i ragazzi di Gimmi Guidaldi rinnovano l’appuntamento con i tre punti battendo a domicilio il Sori nel sentitissimo derby del Golfo Paradiso.
Nella piscina a mare del borgo sorese i biancazzurri passano 11-9, aggiudicandosi una gara spigolosa e combattuta. Avanti 1-0 con la rete in avvio di Francesco Brambilla, i bogliaschini subiscono il ritorno dei padroni di casa, abili a ribaltare il parziale prima del primo intervallo. Per i successivi dieci minuti la gara si rivela un ping-pong, con Bogliasco che impatta e Sori che prova a scappare. A spezzare il copione è la rete di Taramasco che vale il 6-5 per gli ospiti. Un vantaggio che non verrà più recuperato dai locali. Anche perché poco dopo Brambilla conquista e realizza il rigore del più due che vale lo strappo decisivo dell’incontro. Malgrado Sori cerchi con coraggio e determinazione il pareggio, spingendosi più volte fino al meno uno ma venendo costantemente rispediti a debita distanza da Boero e compagni.
“Oggi mi è praticamente impossibile commentare la gara – commenta a fine incontro coach Guidaldi – Chi ha assistito a questa sfida ha visto uno spettacolo che non ha nulla a che fare con la pallanuoto. Il nostro è uno sport di contatto, non è il basket. Non è ammissibile che ad ogni minimo tocco scatti l’espulsione da una parte o dall’altra. Questo tipo di arbitraggio, ha punito eccessivamente sia noi che il nostro avversario: fatto con la volontà di evitare i contatti troppo duri ha un effetto contrario: inasprisce ancora di più gli animi perché i ragazzi si allenano tutti i giorni della settimana in altro modo e quindi non comprendono. Oggi abbiamo giocato in una cornice di pubblico fantastica ma, ripeto, lo spettacolo è stato rovinato . Tra le tante cose accadute, è suonata la sirena ad un minuto dalla fine della partita, senza che il gioco venisse interrotto. Un episodio che i giudici hanno provato a giustificare con tre spiegazioni differenti, una peggio dell’altra. Se il nostro sport vuole crescere bisogna cambiare registro”.
Marco Tripodi
Ufficio Stampa Netafim Bogliasco 1951
Inviaci un tuo commento!