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A2 femminile
Como-Locatelli 7-6
Pubblicato il 26 Apr 2015 14:29
(2-1; 0-0; 2-2; 3-3)
Como: Perego, Romanò M. 2, Bosco F. 1., Giraldo A. 1, Bosco C., Ambrosi, Fisco 2, Pellegatta, Tosi, Trombetta, Frassinelli. All. Pozzi.
Locatelli Genova: Giulini, Figari 3, Kiss, Capello, Gagliardi, Nucifora 1, Franchini, Bonino, Benvenuto 1, Valsecchi 1. All. Carbone.
Superiorità numeriche: Como 3/12 rig + 1/1 rig., Locatelli 1/8 + 1/1 rig.
IL COMUNICATO DEL COMO
All'ultimo secondo il gol di Alice Giraldo che vale la vittoria in una partita scorbutica.
Le due squadre partono in sordina e sprecano molto, soprattutto le rane rosa. Con il passare del tempo le ragazze di Tete Pozzi prendono coscienza della loro superiorità ma non riescono mai a prendere le distanze definitivamente dalle avversarie, un po' perché imprecise ma anche perché le genovesi non mollano mai.
Si chiude così al quarto posto il campionato delle comasche con una squadra rinnovata e decisamente ringiovanita.
Locatelli Genova: Giulini, Figari 3, Kiss, Capello, Gagliardi, Nucifora 1, Franchini, Bonino, Benvenuto 1, Valsecchi 1. All. Carbone.
Superiorità numeriche: Como 3/12 rig + 1/1 rig., Locatelli 1/8 + 1/1 rig.
IL COMUNICATO DEL COMO
All'ultimo secondo il gol di Alice Giraldo che vale la vittoria in una partita scorbutica.
Le due squadre partono in sordina e sprecano molto, soprattutto le rane rosa. Con il passare del tempo le ragazze di Tete Pozzi prendono coscienza della loro superiorità ma non riescono mai a prendere le distanze definitivamente dalle avversarie, un po' perché imprecise ma anche perché le genovesi non mollano mai.
Si chiude così al quarto posto il campionato delle comasche con una squadra rinnovata e decisamente ringiovanita.
IL COMUNICATO DELLA LOCATELLI GENOVA
Le rane comasche la spuntano sulle lontre genovesi su filo della sirena di fine partita grazie ad una prodezza di Alice Giraldo in superiorità numerica al termine del tipico incontro di fine campionato
fra due squadre probabilmente appagate dal proprio campionato e dai propri obiettivi raggiunti. Unica preoccupazione, assai relativa, era il potenziale sorpasso rispettivamente di Ancona e Verona, impegnate in incontri però difficili, quando non proibitivi, in trasferta con le
due qualificate alle semifinali playoff, NC Milano e RN Florentia, ma la motivazione non è stata evidentemente sufficiente per risvegliare le due compagini, capaci di ben altre prestazioni, dal torpore dell'uggiosa giornata lariana.
Dopo un doveroso e commosso minuto di raccoglimento in memoria di Elena Martinelli, preziosissima ed insostituibile figura del Comitato regionale lombardo della Federazione Italiana Nuoto per oltre quarant'anni,alla professionalità della quale anche la Locatelli Genova deve molto si assiste ad un primo tempo di marca decisamente comasca: prima capitan Francesca Bosco in entrata su una dormiente Laura Bonino sorprende Giulini sul palo corto, poi raddoppia Maddalena
Fisco trasformando un rigore (netto) concesso dalla distrazione di Marta Valsecchi che regala spazio al centroboa Romanò, bravissima ad approfittarne. La stessa Valsecchi si fa però perdonare infilando dall'angolo sinistro l'estremo difensore comasco con una traiettoria imparabile. Il 2-1 con cui si conclude il primo periodo sta stretto alle rane rosa, che trovano pali e le braccia di Francesca Giulini ad opporsi con successo alle numerose incursioni verso la porta genovese.
L'inedia della Locatelli va però scemando nella seconda frazione, nella quale, ad onta dello 0-0 parziale, sono le genovesi a creare di più, come testimoniano le quattro espulsioni strappate ad un arbitro, Bernini, decisamente non generoso con la squadra ospite, e puntualmente sprecate. In apertura di terza frazione il centro Romanò riporta le sue al doppio vantaggio, ma passano solo 11” e Silvia Figari colpisce dalla lunghissima distanza, poi tocca al Como gettare al vento tre superiorità numeriche prima che la Fisco sorprenda una Giulini per una volta non impeccabile da lontanissimo e a fine azione. E' il 4-2, ma Guendalina Benvenuto appena rientrata dopo oltre due
tempi di riposo forzato (un colpo ad un orecchio si sommava alle già precarie condizioni di salute) non ci sta e con una entrata meravigliosa riporta le lontre a -1, e la terza frazione si conclude
4-3 per le padrone di casa. L'ultimo periodo vede Bernini, dopo quattro “tentativi”, concedere un rigore alla Locatelli per fallo su Caterina Nucifora da parte della Fisco, e sarebbe il terzo fallo, ma
la penalità è assegnata alla Romanò in fase di ripiegamento difensivo.
Silvia Figari trasforma freddamente. A questo punto prima è il Como a sbagliare tre volte di seguito in superiorità, poi due volte falliscono le lontr. A 3'23” Nucifora viene ancora sanzionata dal
direttore di gara e dopo il timeout Repetto regala il 5-4. Ancora una volta la Locatelli si riporta in pari nell'azione successiva al gol subito(ed è proprio Caterina Nucifora con un siluro da fuori a
siglare), ma Romanò approfittando di una imperdonabile leggerezza difensiva della Figari realizza agevolmente per il nuovo vantaggio lariano. Oggi però nella Locatelli chi sbaglia, spesso, rimedia, e così è proprio Silvia Figari a trasformare a 40” dal termine l'ultima superiorità per la sua squadra. Il pareggio, tutto sommato il risultato più giusto, sta concretizzandosi, ma la Ricchini a 17” si fa
giustamente espellere temporaneamente, e, complice un movimento errato di Annamaria Kiss, all'ultimo secondo è Alice Giraldo su assist della Fisco a siglare il definitivo 7-6. Si conclude con una sconfitta indolore un campionato che con un po' di determinazione e concretezza in più avrebbe potuto regalare alle nostre lontre ben altre soddisfazioni, ma l'incremento di quattro punti e due posizioni rispetto alla stagione scorsa non può che essere salutato con un applauso; un applauso per un gruppo di ragazze del quale è giusto andare fieri e che ci ha regalato due stagioni straordinariamente positive e serene, con una crescita individuale e di squadra che speriamo in futuro ci porti altre grandi gioie.
Commento del tecnico della U.S.Luca Locatelli Genova, Stefano Carbone: “Una partita con poco pathos, almeno per larghi tratti, due squadre tranquille per aver fatto sempre il proprio dovere in stagione, quindi anche poco giudicabile, anche se a tratti si è vista pure una buona pallanuoto. La sensazione è che se non avessimo perso non avremmo rubato nulla, ma anche che l'averci creduto fino in fondo tanto da segnare all'ultimo abbia reso il premio dei tre punti non immeritato dalle nostre avversarie. L'arbitraggio non mi ha convinto, ma tutto sommato ha avuto una certa coerenza e quindi è colpa nostra non aver capito come si doveva giocare. Unica nota davvero stonata della giornata piuttosto è stato un cretino che ha disturbato con un
fischietto alcune nostre azioni di attacco. Bisogna essere dei veri frustrati nella vita per arrivare ad una bassezza del genere, ora mi aspetto qualche altro imbecille col puntatore laser...queste miserie di ispirazione calcistica fanno sembrare un altro simpaticone, che in una passata partita ci urlava “Serie B” un lord inglese, tanto più che ha finito la stagione leggendoci ancora una volta la targa, o mangiando la nostra polvere, come preferite. Tornando alla squadra che è infinitamente più importante, per continuare a migliorare dovremo in tempi relativamente brevi imparare ad attaccare e difendere con un atteggiamento ben diverso da quello visto oggi, ma ciò non toglie che della stagione complessivamente io sia estremamente soddisfatto e voglio ringraziare una volta di più e con tutto il cuore le mie ragazze per l'ennesima annata indimenticabile che mi hanno fatto vivere. Ora però chiedo loro altri due mesi di sacrifici cercando di non andare in vacanza mentalmente né fisicamente, perchè chiudere a fine aprile la stagione potrebbe avere ripercussioni pessime sul prossimo anno, e questa è una cosa per me assurda di cui bisognerà parlare nelle adeguate sedi affinchè, anche in fase di compilazione dei calendari internazionali si abbia un po' di rispetto dei club, perchè è la Nazionale che esiste grazie ai club e non il viceversa, e mi sembra che nelle cosiddette alte sfere questo concetto semplice ed incontrovertibile non sia affatto chiaro".
fra due squadre probabilmente appagate dal proprio campionato e dai propri obiettivi raggiunti. Unica preoccupazione, assai relativa, era il potenziale sorpasso rispettivamente di Ancona e Verona, impegnate in incontri però difficili, quando non proibitivi, in trasferta con le
due qualificate alle semifinali playoff, NC Milano e RN Florentia, ma la motivazione non è stata evidentemente sufficiente per risvegliare le due compagini, capaci di ben altre prestazioni, dal torpore dell'uggiosa giornata lariana.
Dopo un doveroso e commosso minuto di raccoglimento in memoria di Elena Martinelli, preziosissima ed insostituibile figura del Comitato regionale lombardo della Federazione Italiana Nuoto per oltre quarant'anni,alla professionalità della quale anche la Locatelli Genova deve molto si assiste ad un primo tempo di marca decisamente comasca: prima capitan Francesca Bosco in entrata su una dormiente Laura Bonino sorprende Giulini sul palo corto, poi raddoppia Maddalena
Fisco trasformando un rigore (netto) concesso dalla distrazione di Marta Valsecchi che regala spazio al centroboa Romanò, bravissima ad approfittarne. La stessa Valsecchi si fa però perdonare infilando dall'angolo sinistro l'estremo difensore comasco con una traiettoria imparabile. Il 2-1 con cui si conclude il primo periodo sta stretto alle rane rosa, che trovano pali e le braccia di Francesca Giulini ad opporsi con successo alle numerose incursioni verso la porta genovese.
L'inedia della Locatelli va però scemando nella seconda frazione, nella quale, ad onta dello 0-0 parziale, sono le genovesi a creare di più, come testimoniano le quattro espulsioni strappate ad un arbitro, Bernini, decisamente non generoso con la squadra ospite, e puntualmente sprecate. In apertura di terza frazione il centro Romanò riporta le sue al doppio vantaggio, ma passano solo 11” e Silvia Figari colpisce dalla lunghissima distanza, poi tocca al Como gettare al vento tre superiorità numeriche prima che la Fisco sorprenda una Giulini per una volta non impeccabile da lontanissimo e a fine azione. E' il 4-2, ma Guendalina Benvenuto appena rientrata dopo oltre due
tempi di riposo forzato (un colpo ad un orecchio si sommava alle già precarie condizioni di salute) non ci sta e con una entrata meravigliosa riporta le lontre a -1, e la terza frazione si conclude
4-3 per le padrone di casa. L'ultimo periodo vede Bernini, dopo quattro “tentativi”, concedere un rigore alla Locatelli per fallo su Caterina Nucifora da parte della Fisco, e sarebbe il terzo fallo, ma
la penalità è assegnata alla Romanò in fase di ripiegamento difensivo.
Silvia Figari trasforma freddamente. A questo punto prima è il Como a sbagliare tre volte di seguito in superiorità, poi due volte falliscono le lontr. A 3'23” Nucifora viene ancora sanzionata dal
direttore di gara e dopo il timeout Repetto regala il 5-4. Ancora una volta la Locatelli si riporta in pari nell'azione successiva al gol subito(ed è proprio Caterina Nucifora con un siluro da fuori a
siglare), ma Romanò approfittando di una imperdonabile leggerezza difensiva della Figari realizza agevolmente per il nuovo vantaggio lariano. Oggi però nella Locatelli chi sbaglia, spesso, rimedia, e così è proprio Silvia Figari a trasformare a 40” dal termine l'ultima superiorità per la sua squadra. Il pareggio, tutto sommato il risultato più giusto, sta concretizzandosi, ma la Ricchini a 17” si fa
giustamente espellere temporaneamente, e, complice un movimento errato di Annamaria Kiss, all'ultimo secondo è Alice Giraldo su assist della Fisco a siglare il definitivo 7-6. Si conclude con una sconfitta indolore un campionato che con un po' di determinazione e concretezza in più avrebbe potuto regalare alle nostre lontre ben altre soddisfazioni, ma l'incremento di quattro punti e due posizioni rispetto alla stagione scorsa non può che essere salutato con un applauso; un applauso per un gruppo di ragazze del quale è giusto andare fieri e che ci ha regalato due stagioni straordinariamente positive e serene, con una crescita individuale e di squadra che speriamo in futuro ci porti altre grandi gioie.
Commento del tecnico della U.S.Luca Locatelli Genova, Stefano Carbone: “Una partita con poco pathos, almeno per larghi tratti, due squadre tranquille per aver fatto sempre il proprio dovere in stagione, quindi anche poco giudicabile, anche se a tratti si è vista pure una buona pallanuoto. La sensazione è che se non avessimo perso non avremmo rubato nulla, ma anche che l'averci creduto fino in fondo tanto da segnare all'ultimo abbia reso il premio dei tre punti non immeritato dalle nostre avversarie. L'arbitraggio non mi ha convinto, ma tutto sommato ha avuto una certa coerenza e quindi è colpa nostra non aver capito come si doveva giocare. Unica nota davvero stonata della giornata piuttosto è stato un cretino che ha disturbato con un
fischietto alcune nostre azioni di attacco. Bisogna essere dei veri frustrati nella vita per arrivare ad una bassezza del genere, ora mi aspetto qualche altro imbecille col puntatore laser...queste miserie di ispirazione calcistica fanno sembrare un altro simpaticone, che in una passata partita ci urlava “Serie B” un lord inglese, tanto più che ha finito la stagione leggendoci ancora una volta la targa, o mangiando la nostra polvere, come preferite. Tornando alla squadra che è infinitamente più importante, per continuare a migliorare dovremo in tempi relativamente brevi imparare ad attaccare e difendere con un atteggiamento ben diverso da quello visto oggi, ma ciò non toglie che della stagione complessivamente io sia estremamente soddisfatto e voglio ringraziare una volta di più e con tutto il cuore le mie ragazze per l'ennesima annata indimenticabile che mi hanno fatto vivere. Ora però chiedo loro altri due mesi di sacrifici cercando di non andare in vacanza mentalmente né fisicamente, perchè chiudere a fine aprile la stagione potrebbe avere ripercussioni pessime sul prossimo anno, e questa è una cosa per me assurda di cui bisognerà parlare nelle adeguate sedi affinchè, anche in fase di compilazione dei calendari internazionali si abbia un po' di rispetto dei club, perchè è la Nazionale che esiste grazie ai club e non il viceversa, e mi sembra che nelle cosiddette alte sfere questo concetto semplice ed incontrovertibile non sia affatto chiaro".
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