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NAPOLI - Pronostico pienamente rispettato alla Scandone, dove il Posillipo non ha avuto difficoltà ad aggiudicarsi i tre punti contro la ridimensionata Florentia.

Parte subito forte la squadra di Brancaccio, che conquista dopo soli 19" la prima superiorità, trasformata da capitan Saccoia sfruttando un passaggio di Gianpiero Di Martire, che poi raddoppia sempre con l'uomo in più. In mezzo alle due reti rossoverdi una gran parata di Spinelli, che dice no alla conclusione ravvicinata di Sordini, partito in contropiede sulla destra.

E' prevalentemente in controfuga gran parte del primo tempo del Posillipo grazie a continui recuperi difensivi che portano al gol prima Julien Lanfranco e poi Iodice, ma la realizzazione più apprezzabile è a uomini pari: Bertoli si accentra e lascia partire da fuori un gran tiro che finisce la sua corsa nel sette della porta difesa da Cicali, protagonista anche lui di un paio di ottimi interventi. Sul 5-0 la prima realizzazione dei toscani, la firma è di Astarita. Chiude il primo tempo sul 6-1 la sciarpa di Baraldi.

E' tennistico anche il punteggio della seconda frazione, 6-0. Massimo Di Martire, che si era segnalato nel primo tempo per l'assist in occasione della rete di Lanfranco, va a sua volta tre volte in gol, due su rigore. Tutto troppo facile per il Posillipo, ma non si può non segnalare la deliziosa carezza con la quale centra il bersaglio Jacopo Parrella. 12-1 al cambio campo.

Equilibrata la terza frazione, il parziale di 2-2 che porta il risultato sul 14-3 consente ad Astarita di raggiungere i fratelli Di Martire a quota 3 in questa gara. C'è spazio in casa rossoverde per i 2002 Napolitano e Telese, poi un 2003 (Spinelli) in apertura di quarta frazione dà un nuovo saggio della sua grande bravura negando alla Florentia un gol che sembrava già fatto. La squadra di Minetti riesce comunque ad andare a bersaglio, e ripetutamente, con una doppietta di Andrea Di Fulvio, con il 2001 Taverna e con il quarto gol di Astarita, assoluto capocannoniere della gara. Il match si chiude sul punteggio di 16-7, l'ultimo gol è di Baraldi che fila via in controfuga, resiste al ritorno di un avversario e batte Cicali.

 

Avvio col botto per il CN Posillipo che in una Scandone a porte blindate causa Covid19, ospita e soprattutto travolge i toscani della RN Florentia che incassano il 16-7 da leggere sul tabellone alla fine dei quattro tempi regolamentari della partita di massima serie di pallanuoto. A dare la carica e a decretare la vittoria per i padroni di casa, sono di certo i primi due tempi, prima della pausa lunga, in cui il Posillipo concede agli avversari un solo gol in due tempi (il primo per la precisione) e bisognerà aspettare il rientro in vasca del terzo tempo per il raddoppio avversario, doppietta di Astarita.

La goleada rosseverde la apre capitan Saccoia che poi lascia palla e tiri ai compagni tutti, Di Martire in testa, che offrono lo spettacolo - in diretta Waterpolo Channel - di una squadra compatta e soprattutto motivata, a partire dall’estrema difesa, con un bravo Roberto Spinelli, passando per Parrella, Iodice e Lanfranco, il senatore Fabio Baraldi e i tiri davanti al portiere avversario che nulla può nel terzo tempo da solo contro il tiro unico dai cinque metri di Di Martire, ancora lui che doppia anche il rigore. Peccato che al rientro sui tempi finali, il Posillipo conceda campo, tiri e qualche gol ai suoi ospiti che alla fine del tempo regolamentare riusciranno a mettere a segno ben cinque gol, senza naturalmente pregiudicare il risultato finale.

Insomma, l’avvio per il Posillipo è entusiasmante. Per l’allenatore del Posillipo Roberto Brancaccio è una gran bella serata: “Dopo un mese che non giocavamo e nemmeno in allenamento abbiamo potuto giocare come avremmo desiderato, l’approccio alla gara mi ha fatto davvero piacere e sono contento di come i ragazzi hanno affrontare la partita. Brava, comunque, la Florentia a non farsi spaventare dal divario dei primi due tempi. Poi”, continua l’allenatore, “ci può stare un calo di attenzione negli ultimi due tempi, proprio per lo stop così lungo ma è chiaro che è qualcosa che non deve accadere in futuro”.