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A1 femminile

Plebiscito-Orizzonte 9-10

  Pubblicato il 09 Nov 2019  16:43
(2-1, 2-3, 2-3, 3-3)
Plebiscito Padova: Teani, M. Savioli, I. Savioli, Gottardo 1, Queirolo 2, Casson 1, A. Millo, Dario, A. Cocchiere, Ranalli 3, Meggiato, Centanni 3, Giacon. All. S. Posterivo
L'Ekipe Orizzonte: Gorlero, Ioannou 1, Garibotti, Viacava, R. Aiello 2, Spampinato 1, Palmieri 1, Marletta 1, Emmolo 4, Riccioli, Santapaola, Condorelli. All. Miceli
Arbitri: Ercoli e Paoletti.
Superiorità numeriche: Plebiscito 5/18, Orizzonte 3/15 +1 rig.
Note: espulsa per proteste Garibotti. Uscite per limite di falli Palmieri (O) nel terzo tempo, Ioannou (O), Ranalli (P), Marletta (O) e Millo (P) nel quarto.
 
PADOVA - Le campionesse d'Italia si prendono la rivincita della sconfitta subita in Coppa Italia con gli interessi. Questa vittoria vale tantissimo, sia perchè ottenuta in casa del Plebiscito sia perchè consente alla squadra di Martina Miceli di fare un passo avanti importante verso la pole position al termine della regular season, che quest'anno vale di più perchè ci sono i playoff.
Vittoria meritata. Nella parte conclusiva del match il Plebiscito è stato sempre costretto ad inseguire l'Orizzonte e ogni volta che lo ha raggiunto la squadra di Miceli ha trovato la forza di tornare avanti. Etnee anche più fredde, più ciniche sotto porta rispetto al Plebiscito, che ha sprecato tantissimo con l'uomo in più in una gara contrassegnata da un numero altissimo di superiorità. Entrambe le formazioni, infatti, hanno dimostrato di non essersi ancora adattate al meglio alle nuove regole e spesso sono incappate in falli gravi evitabili.
Emmolo e Centanni le giocatrici più prolifiche, quattro gol a testa e anche da assist vincenti. Entrambe hanno fatto una gran partita e sono state anche le protagoniste di un gol molto importante, l'ultimo di Emmolo, quello dell'8-9, realizzato dalla mancina proprio con l'aiuto di una deviazione della napoletana. Con rabbia la stessa Centanni è andata poi a riprendersi il pareggio (9-9), ma l'Orizzonte - che aveva perso Palmieri per falli - si è riappropriata del vantaggio a poco più di un minuto dal termine con Dorotea Spampinato, che dal centro ha ripreso un pallone respinto dalla traversa e lo ha mandato con una palombella alle spalle di Teani (9-10).
Rocambolesco l'ultimo minuto di gioco. Ancora Centanni, inesauribile, sulla fascia destra fa un affondo che la porta a tu per tu con Gorlero, ma spedisce il pallone sul palo. Poi, nell'ultimo possesso palla a disposizione, Padova conquista una superiorità ma il tiro di Martina Savioli finisce sul fondo.
 
IL COMUNICATO DEL PLEBISCITO
Ci si aspettava una partita al cardiopalma, è così si è rivelata la sfida al vertice tra Plebiscito Padova ed Ekipe Orizzonte Catania, con le siciliane che prevalgono per 10 a 9 con il gol della vittoria a un minuto dal termine della gara e vanno dunque ad issarsi in testa alla classifica nella sesta giornata di campionato regolare.
“Sono molto arrabbiato per questa partita” commenta a caldo il tecnico Stefano Posterivo “non è bello vedere uno spettacolo del genere: 37 espulsioni totali, appena iniziata la partita in tre azioni abbiamo ricevuto tre espulsioni contro, l’Orizzonte addirittura alla fine ha dovuto far giocare il secondo portiere schierato a centro campo: a prescindere della situazione, della azioni a favore o contro e dal risultato della partita, così non è proprio pallanuoto. Nel secondo e terzo tempo avevamo le nostre giocatrici più importanti in panchina perché già gravate di due falli, mentre nell’ultimo tempo non mi piace assolutamente come abbiamo preso gli ultimi tre gol”.
Qualche perplessità sul calendario di quest’anno è però legittima: “Avrei comunque voluto vincere per poter dire, senza alcun dubbio di scusante, che non mi piace aver dovuto giocare sei partite in dieci giorni: dopo i tre giorni di EuroLeague a Berlino, abbiamo subito affrontato la SiS Roma, nuovamente fuori casa, e oggi l’Orizzonte, con tutte le difficoltà legate al valore di entrambe le squadre. Mi sarebbe piaciuta un po’ più di attenzione nella formulazione del calendario, non mi è sembrato il massimo della sportività, in generale” continua Posterivo.
Tanto rammarico anche per la conclusione e per le occasioni non sfruttate “per come si era messa la partita, comunque, potevamo vincerla sicuramente. Come noi siamo state penalizzate nei primi tempi, loro nell’ultimo tempo hanno perso giocatrici importanti, per questo dovevamo portarla a casa. Invece non abbiamo avuto la lucidità, che loro invece hanno avuto, per gestire al meglio la conclusione della gara. Non so da quanto non ci capitava di prendere 10 gol, soprattutto in casa”.
Ma bisogna subito tornare in carreggiata, la prossima settimana vedrà le patavine impegnate, per la settima di campionato, fuori casa contro Bogliasco, e dal 29 novembre subito la seconda fase di EuroLeague, in trasferta a Kirishi (RUS): “saremo costretti ad un ulteriore tour-de-force, con la trasferta a Kirishi che presenta notevoli difficoltà logistiche” continua Posterivo “dopo due giorni partiremo nuovamente, per disputare le finali della Coppa Italia. Quest’anno va così, spero almeno che le Nazionali vadano bene, così avrà avuto il calendario com’è stato costruito. Noi comunque lo sapevamo fin dall’inizio, lo accettiamo, lavoriamo e ci prepariamo per questa stagione cercando di farlo nel migliore dei modi. Dopo tredici vittorie consecutive ci poteva stare la sconfitta con Orizzonte, come poteva starci mercoledì con la Roma: noi andiamo avanti e facciamo il meglio che possiamo, dobbiamo continuare a lavorare, crescere e imparare a gestire queste partite. Dobbiamo essere una squadra che ha una tranquillità, una serenità e una consapevolezza diversa rispetto a quella che a volte mostriamo, ci sono volte in cui giochiamo con confusione e timore, e non ce lo possiamo permettere per gli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere”.
 
IL COMUNICATO DE L'EKIPE ORIZZONTE
Tre punti importanti e meritati per l’Ekipe Orizzonte, che vince il big-match della sesta giornata di Serie A1 di pallanuoto femminile, sul campo del Plebiscito Padova.
Le catanesi hanno infatti battuto 10-9 le venete con una prova di carattere, che porta le rossazzurre in vetta alla classifica con 18 punti e tre lunghezze di vantaggio proprio sul Padova, raggiunto a quota 15 dalla Sis Roma.
Match tiratissimo, caratterizzato da un numero esorbitante di espulsioni, con le padrone di casa che hanno conquistato il primo tempo per 2-1. Il secondo e il terzo parziale sono invece andati all’Ekipe Orizzonte entrambi per 3-2, mentre l’ultima frazione si è chiusa sul 3-3, decisivo ai fini del risultato.
Miglior marcatrice delle catanesi è stata Giulia Emmolo con quattro goal, mentre Rosaria Aiello è andata a segno due volte. Una rete ciascuno per Carolina Ioannou, Dorotea Spampinato (autrice del gol vittoria), Valeria Palmieri e Claudia Marletta.
Sfida come sempre ricca di sfumature e con una curiosità su tutte, dettata dalla presenza in mezzo al campo ed a partita in corso di Aurora Condorelli (secondo portiere delle rossazzurre), mandata in acqua da Martina Miceli per la gran mole di espulsioni definitive subìte dalle etnee e pronta a rispondere con grande generosità, come sottolinea anche la numero 1 dell’Ekipe Orizzonte a fine partita, al termine del suo commento post-gara: “Il bello dello sport – dice Giulia Gorlero – è che si può sbagliare, si possono commettere errori, ma è come reagisci che fa la differenza. Quando prendi la palla e la rimetti al centro dopo un goal subìto e riparti con più voglia di prima. E quando ognuno di noi dà il suo massimo per la compagna. Fuoco nei nostri occhi, voglia di portare a casa tre punti. Questa è l’Ekipe Orizzonte Catania… ed è anche Aurora Condorelli in attacco!”.
Al fischio finale è arrivato anche il commento del coach delle rossazzurre: “Faccio i complimenti a tutte le ragazze – ha detto Martina Miceli – , per aver creduto fino alla fine nella vittoria, in una situazione surreale. Abbiamo dimostrato il carattere, adesso dobbiamo limare ancora qualcosina dal punto di vista del gioco. Per noi questa partita ha rappresentato anche un bell’allenamento sull’uomo in meno”.

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