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A1 femminile

L’Antenore Plebiscito Padova sfodera gli artigli e supera 13-9 Verona in gara 2 di semifinale playoff

  Pubblicato il 18 Mag 2121  22:19
CSS VERONA-PLEBISCITO PADOVA 9-13(Parziali: 2-4 2-2 3-4 2-3 )
CSS VERONA: Nigro, Esposito, Peroni, Zanetta, Borg 1, Alogbo 3, Marcialis 3, Perna, Gragnolati, Marchetti 1, Bianconi 1, Sbruzzi, Gabusi. All. Zizza
 
PLEBISCITO PADOVA: Teani, Savioli M., Savioli I., Gottardo, Queirolo 4, Al Masri, Millo 2, Dario, Cocchiere, Ranalli 5, Meggiato, Centanni 2, Giacon. All. Posterivo
 
Arbitri: Castagnola e Paoletti
 
 
Note: Uscite per limite di falli Dario (P), Gragnolati (V), Cocchiere (P), Marchetti (V) e Meggiato (P) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Verona 3/15 + un rigore e Plebiscito 3/12 + tre rigori. Espulse per gioco scorretto Bianconi (V) nel secondo tempo e Ranalli (P) nel quarto tempo.
 
Nel contrasto di motivazioni tra chi cercava, dopo il colpaccio in gara 1, l'affermazione che poteva coronare il sogno dello storico ingresso nella serie che mette in palio lo scudetto e chi aveva bisogno di conquistare l'intera posta in palio per sperare di  riaprire i conti e giocarsi tutto nella decisiva sfida di sabato prossimo ha la meglio la seconda. Nell'incontro valevole per gara 2 di semifinale playoff l’Antenore Plebiscito Padova sfodera gli artigli, riscatta la pesante sconfitta subita venerdì e riporta a proprio favore il fattore campo, vantaggio di cui potrà usufruire nel match in programma sabato 22. Le ragazze allenate da Stefano Posterivo approcciano la contesa con uno spirito radicalmente diverso, difendono con la cattiveria agonistica che contraddistingue il loro abituale stile di gioco e sfruttano le proprie migliori qualità quando bisogna finalizzare l'azione. Particolarmente ispirate Elisa Queirolo, autrice di quattro reti, e Chiara Ranalli, top scorer di giornata per la formazione patavina con cinque marcature. La titolare della calottina numero cinque dopo aver propiziato il break sul finire del parziale inaugurale con i primi due sigilli di giornata conclude il suo personale tiro al bersaglio quando, al ritorno delle squadre dall’intervallo di metà gara, ne piazza altri due nello strappo di 4-1 che indirizza definitivamente l'andamento del confronto dopo che la compagine scaligera aveva rimesso in equilibrio le sorti della sfida grazie al rapido uno-due griffato da Borg e Alogbo reagendo così nel migliore dei modi alla prematura uscita dalla vasca di Roberta Bianconi, espulsa nel secondo quarto per un colpo rifilato a Centanni. La compagine allenata da Paolo Zizza non esce assolutamente ridimensionata dalla serata e dimostra una notevole crescita dal punto di vista caratteriale che gli consente di tenere testa alla forza d’urto del sette in calottina scura e di reagire anche all’espulsione della sua miglior giocatrice. Incidono sull’andamento di una partita decisamente sentita dalle due formazioni per l’importanza della posta in palio la miriade di fischi della coppia arbitrale che in diverse occasioni ha lasciato trasparire in maniera abbastanza netta la sensazione di non riuscire a tenere sotto controllo la gestione disciplinare della partita.
 
Comunicato Stampa Antenore Plebiscito Padova
ANTENORE PLEBISCITO PADOVA, SEMIFINALE SCUDETTO: LE PATAVINE SCHIANTANO LA VETROCAR CSS VERONA, SI VA A GARA 3

Non deludono le aspettative le atlete dell’Antenore Plebiscito Padova: dopo l’inaspettata sconfitta in Gara 1 per 15 a 10 contro il CSS Verona, avevano promesso una Gara 2 “di carattere”, e così è stato. Le biancorosse superano alla Piscina Monte Bianco di Verona le padrone di casa per 13 a 9 al termine di un match, però, negativamente inficiato da entrambi i lati da una scadente condotta di gara, che ha dimostrato inadeguatezza nel gestire l’incontro di due squadre in acqua per giocarsi, con la tensione e l’agonismo che accomuna qualsiasi sportivo di livello in queste situazioni, l’accesso alle fasi finali del campionato.
 
“Sono amareggiato per una vittoria” commenta a caldo il tecnico Stefano Posterivo “e non è una cosa normale. Dal punto di vista tecnico-tattico abbiamo giocato la partita che dovevamo fare, una reazione decisa dopo il nulla assoluto di venerdì. Se giochiamo con una certa intensità e voglia, piuttosto che con poca determinazione e dando per scontato il risultato, diventiamo due squadre diverse: l’abbiamo visto venerdì, e l’abbiamo visto oggi con l’ottima reazione messa in campo. L’amarezza di cui parlo è per il finale: la (probabile) brutalità che verrà assegnata a Ranalli, sul +4 a due minuti dalla fine, inesistente, è totalmente fuori dal mondo. La partita è stata piena di contatti, ovviamente da ambedue i lati, gestiti in maniera decisamente approssimativa.
Questo mi dispiace, perché questa decisione di fatto condiziona l’atleta e tutta la squadra.
In ogni caso, puntavamo alla vittoria, l’abbiamo ottenuta, ora pensiamo a Gara 3, dove metteremo in campo la stessa determinazione”.
 
Un appuntamento importante per entrambe le compagini, che ieri hanno subìto decisioni arbitrali decisamente discutibili, intaccando non solo il gioco delle atlete ma anche la credibilità stessa dello sport: gli errori commessi, a partire dalle valutazioni dei contatti tra le atlete, fino all’applicazione dei regolamenti, in certe situazioni totalmente errata, creano non solo negli attori protagonisti, in totale balìa di decisioni arbitrarie non supportate da nessun tipo di controllo, ma anche nel pubblico che assiste ad incontri di tale livello una difficile credibilità nella pallanuoto stessa, rimandando, di fatto, un’immagine di uno sport gestito con pressapochismo e poca professionalità.
 
Comunicato Stampa VetroCar Css Verona
La VetroCar lotta, ma Padova vince una sfida nervosa. Espulsione diretta di Bianconi e Ranalli, cinque giocatrici fuori per falli
Tutto da rifare: la VetroCar soccombe in gara 2 sotto i colpi di un Padova voglioso di riscatto e dovrà giocarsi tutte le proprie chance di andare in finale alla bella.
Il match pesa e si vede sin da subito. Marchetti e Alogbo ribattono prontamente al rigore di Ranalli e al tap-in di Centanni, ma Queirolo piazza due colpi dei suoi per il primo allungo ospite. La "garra" delle patavine si nota da esultanze rabbiose e dal gioco estremamente fisico, ma la VetroCar non esce dalla partita nemmeno al 6-3 firmato da Millo. Il cartellino rosso sventolato a Bianconi, sintomo dell'atmosfera in vasca e della gestione da parte dei direttori di gara, non fiacca le gialloblù che pareggiano in apertura di terzo parziale.
Due superiorità, un rigore e nuovamente Ranalli spaccano il parziale in favore dell'Antenore che sale sul 10-6. Il tempo conclusivo vede una sarabanda di espulsioni, ben cinque per limite di falli e un altro rosso, destinato alla numero 10 biancoscudata. In tutto questo lo scarto non si alleggerisce e le Monte Bianco assistono negli ultimi minuti alla squadra di Posterivo che gioca con il cronometro, come fatto anche dalla VetroCar in gara 1.
«Loro – le parole a caldo di Zizza – hanno mostrato grande voglia di riscatto. Noi le abbiamo seguite in un gioco troppo fisico e gli arbitri si sono persi tante situazioni in cui hanno visto il secondo fallo e non quello iniziale. Perdere Bianconi nel secondo tempo non è stata cosa da poco, eppure siamo riusciti ad arrivare al nuovo pareggio».
Il mister illustra i fattori che hanno deciso la gara: «Ad un punto ci sono mancate le energie. Ma una gestione arbitrale diversa avrebbe supportato un certo tipo di gioco e soprattutto evitato tanto nervosismo. Si è visto praticamente l'opposto del nuovo regolamento».
Zizza chiude con le aspettative verso gara 3: «È il bello dei playoff. Si vince? Bisogna essere pronti per la seconda gara. Si perde? C'è un'altra chance per entrambe. Il pallino ora sta a loro visto che giochiamo nel loro impianto. Mi auguro che ci sia un modo diverso di gestire la gara: stasera loro hanno messo l'aggressività e sono state anche premiate, se non sarà così abbiamo visto che possiamo giocarcela».
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