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A1 femminile

Città di Cosenza-Orizzonte 6-9

  Pubblicato il 04 Feb 2017  16:08
(2-2, 0-4, 2-1, 2-2)
Città di Cosenza: Sotireli, Citino, Di Claudio, De Mari, Motta S. 2, Niu Guannan 1, D'Amico, Nicolai, Pomeri 1, De Cuia, Motta R. 1, Garritano 1, Manna. All. Capanna
L'Ekipe Orizzonte: Jovetic, Sapienza, Garibotti 3 (1 rig.), Eggens 2, Di Mario 1, Grillo, Palmieri 3, Marletta, Santapaola, Aiello, Riccioli, Lombardo, Schillaci. All. Miceli.
Arbitri: Fusco e Paoletti
Note: espulsa Eggens (C) per gioco violento. D'Amico (C) uscita per limite di falli.
 
IL COMUNICATO DELLA CITTA' DI COSENZA
Esce sconfitta ma a testa alta la squadra di Capanna dal difficile match contro l’Orizzonte Catania. Il Città di Cosenza non ha demeritato, ha pagato un secondo periodo di gioco in cui ha incassato un pesante parziale e ha provato poi ha rialzare la testa, con l’atteggiamento giusto, ma anche con qualche errore in fase di finalizzazione e un pizzico di sfortuna. Il 9-6 per le etnee lascia le calabresi con l’amaro in bocca per le tante occasioni sprecate e per un buon inizio. E’ così, perché dopo una prima parte di gare equilibrata, Silvia Motta sbloccava il match. Poi il rientro di Catania con due reti di Garibotti, di cui una su rigore, e il nuovo pareggio di Niu che chiudeva sul 2-2 il primo tempo. Poi il blackout. Parziale di 4-0 firmato dal tris di Palmieri e da Eggens.
Nel terzo tempo Cosenza rialza la testa. Garritano e Pomeri portano le calabresi sul 6-4, Garibotti segna ancora e poi Cosenza gioca anche contro la sfortuna. Per due volte le giocatrici di Capanna colpiscono la traversa con la palla che danza sulla linea di porta, e in altre due occasioni sono ancora i pali a frenare la rimonta. Catania ne approfitta ma non senza affanni. Il giallo per simulazione, l’espulsione di Eggens per un inutile ed evitabile colpo rifilato a Citino a gioco fermo e qualche colpo proibito di troppo, sono la testimonianza che la fortissima squadra allenata dalla Miceli ha anche subìto Cosenza, brava nel creare ma non nel concretizzare. Nel quarto tempo Di Mario chiude i conti, Silvia Motta accorcia ma non c’è più tempo. L’Orizzonte ha meritato la partita, ma Cosenza ha messo in mostra buone cose. Capanna conferma. “Non sono contento del risultato ma valuto positivamente l’atteggiamento. Abbiamo costruito tanto, ma la differenza è che noi abbiamo commesso almeno 5 errori pesanti in fase di conclusione, mentre loro hanno concretizzato quanto costruito. Ho comunque visto buone cose, che testimoniano un processo di crescita da completare con i risultati”.
 
IL COMUNICATO DE L'EKIPE ORIZZONTE
L’Ekipe Orizzonte vince a Cosenza e consolida il terzo posto in classifica, grazie al 9-6 imposto alle calabresi nella nona ed ultima giornata d’andata della Serie A1 di pallanuoto femminile.
Il primo tempo della sfida si era chiuso sul 2-2, ma nella seconda frazione le catanesi hanno dato un colpo di mano al match, dominandola con un secco 0-4. Il terzo e il quarto tempo si sono poi conclusi rispettivamente sul 2-1 per le padrone di casa ed il 2-2, in un clima certamente più nervoso dei primi due, che però non ha influenzato il risultato finale.
Arianna Garibotti e Valeria Palmieri sono state le migliori marcatrici delle rossazzurre con tre reti a testa, mentre Monika Eggens è andata a segno due volte. Un gol anche per Capitan Tania Di Mario.
A fine partita il coach dell'Ekipe Orizzonte analizza così il match, parlando anche dell'espulsione subìta nel quarto tempo dalla Eggens: “Oggi siamo andate bene – dice Martina Miceli – , anche se non è stata una bella partita. Abbiamo fatto meglio nei primi due tempi, considerando che nel primo abbiamo controllato il match e nel secondo abbiamo fatto molto bene. Siamo state abbastanza ciniche e potevamo pure fare di più, perché abbiamo sbagliato due gol facili. Negli ultimi due tempi, invece, è decisamente cambiato il metro arbitrale e le nostre avversarie hanno iniziato a giocare in pressing, mettendoci le mani addosso, al limite del regolamento. Secondo me infatti è stato concesso troppo, perché nel terzo e nel quarto tempo sembrava più un incontro di pugilato che una partita di pallanuoto. Mi dispiace per Monika, perché aveva fatto un gran gol e l’avversaria mentre tirava le ha rifilato un calcione, quando in pratica aveva già segnato. Lei si è girata e le ha dato solo un buffetto a mo' di rimprovero per il fallo immotivato, ma l’arbitro ha punito solamente la nostra giocatrice. Mi auguro che, trattandosi di un semplice gesto di stizza, venga comminata solo l’ammonizione, ma staremo a vedere cosa verrà deciso. Mi spiace che diamo ancora ai nostri avversari la possibilità di innervosirci perché, quando siamo andate sopra di quattro gol, Cosenza ha proprio cambiato modo di giocare, compiendo fallacci e simulazioni. Noi non siamo state brave a mantenere la tranquillità e questo non mi è piaciuto. Sottolineo che per due tempi avevamo fatto benissimo, poi ci siamo lasciate innervosire da questo gioco e dal metro arbitrale. Purtroppo abbiamo riscontrato che non sempre c’è omogeneità di giudizio e questo fa male alla pallanuoto. Si dovrebbe stabilire una linea ben definita, sforzandosi di seguirla il più possibile”.
Antonio Costa

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