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Editoriale

World Cup, Stage Group. il Setterosa cede nel finale contro l’Olanda. Le arancioni vincono 11-8

  Pubblicato il 15 Gen 2025  17:29
L’emozione legata alla legittima tensione per il debutto del nuovo corso è stata superata di slancio, l’impatto con le nuove regole è stato più che positivo ma non ci sono pause e si torna subito in acqua. Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone B dello Stage Group della Division I di World Cup l’Italia, reduce dal netto successo con Israele, sfida ad Alessandropoli l’Olanda che ieri ha piegato 13-11 l’Australia. Rispetto alla sfida di ieri Carlo Silipo lancia nelle quattordici a referto Di Maria che rileva Rosta mentre rispetto all’esordio Sesena parte titolare tra i pali. Esce sconfitta dall’acqua ma con una serie di importanti indicazioni positive su quanto sta già funzionando e quanto deve essere registrato ancora la rappresentativa tricolore che al termine di una sfida che si sviluppa sui binari di un sostanziale equilibrio cede di schianto nel quarto parziale, 6-1 il punteggio maturato negli ultimi minuti e lascia l’intera posta in palio alle olandesi che s’impongono per 11-8. Il sette in calottina bianca approccia bene il match, gioca con personalità ribattendo colpo su colpo ad una rivale che schiera sette giocatrici della squadra che ha conquistato il bronzo a Parigi, rimonta lo svantaggio iniziale e si porta avanti in più di una circostanza dettando il ritmo delle operazioni. Nel terzo parziale l’Italia produce il massimo sforzo confezionando il 4-1 aperto dalla doppietta dal perimetro del cecchino Ranalli e chiuso dal micidiale uno-due Gant-Cordovani che vale il massimo vantaggio sul 7-5, break intervallato dal rigore che Sesena, al secondo penalty neutralizzato, respinge a De Vries. Il quarto parziale inizia però con la compagine in calottina scura che parte a razzo e impatta sul 7-7 grazie alla doppietta di Van der Weijden e si riporta avanti con l’8-7 firmato da Moolhuijzen ma deve fare i conti con l’ultimo sussulto dell’Italia che timbra l’8-8 sulla giocata in velocità concretizzata da Di Maria prima che il siluro mancino scagliato dal braccio della Van de Kraats apra il nuovo 3-0 che decide le sorti del confronto. Quasi inevitabile per una squadra alla seconda partita ufficiale pagare dazio nel finale sia alla qualità che alla maggiore esperienza internazionale delle rivali ma la sensazione dall’esterno è quella di un collettivo che deve lavorare ancora tanto per arrivare a determinati standard di rendimento ma vuole lottare e crescere insieme.

Credit: Carlo Di Santo