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Editoriale

L'organizzazione della Final Six: è aperto il dibattito (l'opinione di Borelli, Buonocore, Napolitano e Postiglione)

  Pubblicato il 29 Ott 2015  23:37
Interessantissima puntata di Controfuga quella che è andata in onda stasera, giovedì 29 ottobre. Tanti gli argomenti importanti affrontati anche grazie all'intervento telefonico di Gianni De Magistris. Presenti nel salotto di Gianluca Leo, in ordine alfabetico, Eliana Acampora, Fabrizio Buonocore, Matteo Gitto, Salvatore Napolitano e Fabrizio Rossi, tutti nomi che non hanno bisogno di presentazione.

TOSI, LA LEGA E DE MAGISTRIS
Leo ha mostrato una breve intervista fatta a Sergio Tosi, presidente della Bpm Sport Management e promotore della rinascita della Lega. Alla domanda "A distanza di un anno dalla promozione della sua società in A1, ha notato cambiamenti significativi nella pallanuoto italiana?" Ecco la risposta: "Qualcosa è cambiato, ma purtroppo in peggio. Non ho condiviso, in particolare, il modo con il quale si è proceduto all'allargamento del campionato a 16 squadre. Ovvero, a giochi fatti. Il futuro? Questa pallanuoto è tutta da rifare, mi batterò con tutte le mie forze perchè ciò avvenga. Il primo passo compiuto in questa direzione è il rapporto di collaborazione con l'Acquachiara: faremo tante cose interessanti insieme e spero che questa sinergia  possa essere il seme che faccia germogliare la Lega Pallanuoto".
Sull'argomento Lega è intervenuto anche De Magistris: "Questo rapporto di collaborazione tra Acquachiara e Sport Management è molto interessante: si tratta di due società molto attive, che operano bene nel campo del marketing e della comunicazione. Insieme possono fare cose importanti. Sono scettico, invece, sulla rinascita della Lega: ho visto troppi tentativi falliti miseramente. Sono falliti anche perchè non è facile mettere d'accordo tante società che hanno esigente molto diverse, a cominciare dal giorno e dall'ora in cui si devono giocare le partite di campionato".

LA FINAL SIX DI A1 MASCHILE
La Fin ha reso noto che per la Final Six del campionato di A1 maschile i costi (circa 80mila Euro) saranno interamente a carico della società che si occuperà dell'organizzazione. Sull'argomento Gianluca Leo ha ascoltato il parere dei presenti partendo dal fatto che l'Acquachiara ha già avanzato la propria candidatura e che potrebbe anche esserci un Consorzio formato dalle tre società napoletane di A1.
"E' davvero strano - ha esordito Fabrizio Buonocore - che a campionato in corso la Federazione decida di gettare tutto il peso economico della Final Six sulla società organizzatrice dell'evento. Per quanto riguarda l'ipotesi Napoli, sicuramente è valida perchè più volte in passato la nostra città ha risposto molto positivamente, in termine di pubblico, quando ci sono stati eventi di una certa portata".
Ed ecco il parere di Salvatore Napolitano: "Sicuramente la spesa prevista per l'organizzazione della Final Six è notevole, ma se Acquachiara, Canottieri Napoli e Posillipo formano un consorzio possono farcela. E possono anche ottenere, oltre al'indubbio guadagno in termine d'immagine, anche un guadagno in termine economico. A patto però che si muovano immediatamente: se si riducono all'ultimo momento, inevitabilmente andranno incontro a un flop".
Gianluca Leo ha chiesto ai presenti il parere sull'ipotesi Ostia per l'organizzazione della Final Six, ma è stata bocciata. Vuoi perchè difficilmente squadre romane potranno qualificarsi alla fase finale del campionato, vuoi perchè Ostia non è una piazza facile per coinvolgere grande interesse intorno ad un evento pallanuotistico.
 
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Sulla questione dell'organizzazione della Final Six apriamo un dibattito
 
L'OPINIONE DI PIERO BORELLI (direttore generale del Brescia): "La soluzione migliore è che la Fin s'incarichi direttamente dell'organizzazione della Final Six scegliendo come sede un campo neutro, una piazza che potrebbe rispondere molto bene dal punto di vista della presenza di pubblico. Torino, che ha una bella piscina, potrebbe essere una di queste".
 
FRANCESCO POSTIGLIONE (vice presidente federale, intervista di Diego Scarpitti): "Affascinante la proposta di Napoli come cornice per accogliere la parte culminante della stagione. La Scandone come impianto potrebbe avere i requisiti idonei. Da napoletano sarebbe un motivo di vanto e di orgoglio, soprattutto perché ne beneficerebbe l'intero movimento partenopeo, che sta crescendo con forza. Sono convinto che gli appassionati accorrerebbero in massa qualora Napoli dovesse aggiudicarsi l'avvenimento".