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Editoriale

La Pallanuoto Trieste scrive la storia, viola Mompiano 11-10 ed è a un passo dalla finale scudetto

  Pubblicato il 06 Mag 2022  19:59
AN BRESCIA-PALLANUOTO TRIESTE 10-11(Parziali: 3-4 3-2 2-2 2-3 )
AN BRESCIA: P. Tesanovic, V. Dolce 3, C. Presciutti, Bicari 1, D. Lazic, B. Vapenski, V. Renzuto Iodice, T. Gianazza, J. Alesiani, S. Luongo 1, E. Di Somma 2, N. Gitto 3, M. Gianazza. All. Bovo
PALLANUOTO TRIESTE: P. Oliva, D. Podgornik 1, R. Petronio, I. Buljubasic 1, M. Vrlic 1, M. Jankovic, I. Bego 1, M. Mezzarobba 1, A. Razzi 1, Y. Inaba 4, G. Bini 1, A. Mladossich, C. Cattarini. All. Bettini
Arbitri: Paoletti e Frauenfelder
Note: Spettatori 400 circa. Renzuto (B) fallisce un rigore nel primo tempo (parato da Oliva). Superiorità numeriche: Brescia 5/14, Trieste 7/13. Dolce (B) fuori per tre falli nel terzo tempo a 3.20; Gitto (B) a 6.00 nel IV tempo.
 
I campioni d’Italia in carica contro l’assoluta rivelazione della prima parte della stagione. Nell’incontro valevole per gara 1 della semifinale playoff scudetto si sfidano a Mompiano l’AN Brescia, detentrice del titolo e seconda classificata al termine della regular season, e la Pallanuoto Trieste, terza forza del torneo dopo il girone di andata e il round scudetto. Nel pieno rispetto della previsioni della vigilia la formazione ospite affronta la partita a viso aperto, l’approccia nel migliore dei modi non dimostrando alcun timore reverenziale di sorta, tiene botta ai tentativi dei rivali di rientrare e porta a casa un meritato successo con il punteggio di 11-10, trionfo che le consente di passare a condurre 1-0 nella serie. Il club presieduto da Enrico Samer avrà ora la possibilità di poter chiudere i conti sabato prossimo in gara 2 alla Bianchi. I leoni pagano dazio ai troppi errori commessi nelle varie fasi della gara, al fatto che probabilmente hanno avuto pochi giorni per poter lavorare insieme con la totalità del gruppo nei giorni che hanno preceduto il debutto nella fase decisiva, diversi gli elementi impegnati nella Final Eight della zona europea di World League, e alle difficoltà che spesso possono caratterizzare il debutto nella fase decisiva dell’annata.  I giuliani iniziano la sfida nel migliore dei modi, si portano avanti di due lunghezze, trovano in un maestoso Inaba l’ideale terminale offensivo della propria manovra, quattro le reti messe a segno dal funambolico attaccante giapponese, riescono a resistere ai tentativi sia di rientro che di fuga dei lombardi dimostrando una solidità mentale a dir poco impressionante. La contesa si decide nel parziale conclusivo quando gli ospiti replicano due volte alle bordate scagliate da Edo Di Somma: sono l’attaccante nipponico e Podgornik a  firmare il provvisorio 10-9 prima che Bini, in superiorità numerica, scarichi alle spalle di Tesanovic, non impeccabile nella circostanza, la rete della storica affermazione. Determinante la capacità della formazione ospite, nel momento della verità, di capitalizzare al massimo le opportunità di attacco con l’uomo in più a propria disposizione.