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Editoriale

Dibattito: questo Settebello merita fiducia o va rinnovato?

  Pubblicato il 22 Gen 2016  09:14
Viste le critiche giunte al nostro sito sull'eliminazione del Settebello a Belgrado, abbiamo deciso di aprire un dibattito sottoponendo agli intervistati la seguente domanda: c'è bisogno che Campagna intervenga sull'ossatura della squadra per ottenere un Settebello più competitivo oppure la squadra è sufficientemente valida? Ecco l'opinione degli intervistati, che aggiorneremo di volta in volta con ulteriori contributi.
 
GUIDO MARTINELLI (conduttore di "Pallanuotando")
Non si può mettere in discussione il gran lavoro di Campagna anche in presenza di una sconfitta brutta e bruciante come quella patita dal Montenegro. L'Italia ha solo perso perchè i montenegrini hanno giocato con il sangue agli occhi e la disperazione in corpo... un po' come successe in Champions League a Rijeka nel 2009 fra Primorac Kotor e Pro Recco. L'Italia invece no... ha approcciato la gara malamente. La reazione, purtroppo inutile, che ha condotto alla rimonta nei tempi centrali, è stata grandiosa e veemente, da compagine dotata di grande potenza e decisa personalità.
Ritengo il gruppo il.meglio di cui Campagna può disporre al cospetto del non eccelso e non ingente materiale umano che il campionato gli concede. Con Bodegas ha trovato qualcosa di innovativo che mancava. Se cambio generazionale ci sarà, dovrà essere dopo Rio.Fino ad allora (e non c'è dubbio che a Trieste il.pass olimpico arriverà) massima fiducia in questo gruppo e questo tecnico. Non cadiamo nell'atavico errore che imprerversa nel calcio di mettere in discussione persone e progetti al primo 'stormir  di fronda'.

DARIO DI GENNARO (inviato della Rai a Belgrado)
Assoluta fiducia nel lavoro dello staff tecnico e della rosa dei giocatori a disposizione del Settebello. E per rosa intendo anche quei cinque-sei elementi tagliati dall'Europeo. Una partita non fa tendenza. È vero, quella contro il Montenegro è una sconfitta brutta, bruttissima perché è arrivata prima dalla testa e poi dall'acqua. E allora che sia una sberla salutare per tutti. Il pass olimpico non è in discussione e questa ferita resterà nella mente di chi affronterà l'Olimpiade e sono sicuro i ragazzi ne faranno tesoro.
 
FABRIZIO NAPOLI (caporedattore del sito Waterpolo Development World)
Quella con il Montenegro può essere una sconfitta salutare in vista delle Olimpiadi, può rendere la squadra più cattiva, affamata. Questo Settebello può giocare una grande pallanuoto anche contro avversari forti, è solo una questione di testa. Fiducia al gruppo, dunque, compresi gli ultimi esclusi come Velotto e Fondelli che possono tornare in ballo per una convocazione.
 
FRANCO CARRELLA (inviato de "La Gazzetta dello Sport" a Belgrado)
Faccio subito una premessa: la qualificazione per le Olimpiadi è soltanto rimandata di qualche mese, a Trieste il Settebello ritirerà il pass per Rio. La cosa non è assolutamente in discussione. Detto questo, non vedo il perchè Campagna debba rivoluzionare una squadra per aver perso una sola partita. Una squadra, voglio ricordarlo, che in questo inizio di stagione ha avuto un rendimento altissimo andando a vincere in World League a Dubrovnik a distanza di quasi 20 anni dall'ultimo successo azzurro in Croazia. Una vittoria di grande valore e di grande prestigio che ha consentito al Settebello di presentarsi agli Europei di Belgrado con ottime credenziali.
 
GIANLUCA LEO (conduttore di "Controfuga")
Campagna ha portato a Belgrado la migliore formazione possibile. La sconfitta con il Montenegro non è dipesa da problemi di natura tecnica, ma semplicemente dal fatto che il Settebello ha giocato male, soprattutto in difesa. Una serata storta, tutto qui, e d è davvero ridicolo che qualcuno abbia chiamato in causa Tempesti: in più di un'occasione il nostro portiere è stato messo alla mercè degli attaccanti montenegrini da gravi disattenzioni difensive. Sono del parere, dunque, che l'ossatura della squadra debba rimanere inalterata in occasione delle qualificazioni olimpiche, che a mio avviso sono soltanto una formalità: il Settebello non avrà alcun problema a ottenere il visto per Rio. Ciò non toglie, ovviamente, che vari giocatori non presenti a Belgrado abbiano tutte le carte in regola per convincere Campagna a puntare su di loro per le qualificazioni olimpiche. Sto parlando, in particolare, di Figari, Andrea Fondelli, Nicholas Presciutti e Velotto.