Editoriale

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Vincere per tenere il passo del Barceloneta e sperare che gli spagnoli possano incappare in un passo falso per riuscire a scavalcarli nello sprint finale che deciderà la corsa per la prima posizione. Nell’incontro valevole per l’undicesima giornata del girone A del preliminary round di Champions League la Pro Recco, seconda in classifica con 24 punti, affronta in trasferta il Vouliagmeni, quarto a quota 14. Per l’occasione Sandro Sukno deve rinunciare a Iocchi Gratta e Fondelli mentre preferisce Loncar ad Aicardi per affiancare Hallock ai due metri. Centra l’obiettivo la formazione ligure che s’impone con il punteggio di 13-7, difende il secondo posto dall’assalto dell’Olympiacos e attende ora il risultato della formazione catalana. Devono però faticare più del previsto i detentori del titolo per avere ragione di una compagine ellenica che gioca a viso aperto, dimostra la bontà del lavoro svolto con i giovani dal grande ex Vujasinovic e resta attaccata alla partita per tre tempi. A decidere le sorti di un confronto che i padroni di casa avevano riaperto grazie al break di 3-0 messo a segno dopo il punto del provvisorio 3-7 griffato dal centroboa statunitense è la giocata del campione che incarna la personalità del leader assoluto. Nel momento in cui lo sviluppo del match poteva presentare qualche complicazione capitan Ivovic prende palla sulla trequarti, s’invola e scarica una gran botta sul palo lontano che non lascia scampo ad Andreadis, giovanissimo estremo difensore che si fa notare per una serie di pregevoli interventi. Il sigillo del montenegrino scuote definitivamente il sette in calottina scura che alza notevolmente il livello dell’intensità difensiva, aumenta i giri del motore in attacco, quattro le reti consecutive messe a segno in superiorità numerica, e trova con continuità la via della rete in un parziale conclusivo che si chiude sul 5-1 grazie alla tripletta messa a segno da Zalanki, top scorer dell’incontro con un poker. Da segnalare la bella prova di Echenique che si fa apprezzare sia in fase di realizzazione, tre i sigilli apposti dal mancino del Settebello, che in fase di assist.

Credits: Schenone