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Un intervento di Felugo durante Montenegro-Italia fa infuriare il Brescia

  Pubblicato il 29 Lug 2117  20:03
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Dario Di Gennaro intervista Maurizio Felugo durante l'intervallo tra il secondo e terzo tempo di Montenegro-Italia e il presidente della Pro Recco chiama in causa le altre big del campionato italiano affermando: "Mi dispiace che giocatori che abbiamo lasciato andare con grandissimo rammarico non sempre vengono presi dalle nostre concorrenti per alzare il livello e per provare veramente a darci fastidio. Ad esempio, abbiamo lasciato libero un giocatore come Prlainovic, perchè non l'hanno preso magari rinunciando a un paio di giocatori? Comunque ognuno fa come meglio crede in sede di campagna acquisti, ma non accetto che la Pro Recco venga vista come una dominatrice indiscussa del mercato".
Ed ecco la replica del direttore generale del Brescia Piero Borelli: "Ho contattato personalmente Pijetlovic facendogli subito un'offerta, ma il giocatore mi ha detto: 'Caro Piero, mi spiace, ma Felugo mi ha detto che se tratto con voi non posso avere la buonuscita che mi hanno promesso'. Trovo quindi assolutamente fuori luogo le dichiarazioni fatte da Felugo a Di Gennaro".
 
ATTENDIAMO LA REPLICA DI FELUGO, OVVIAMENTE SE VORRA' INVIARLA
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Partecipare ad un campionato di una qualsiasi disciplina sportiva prevede di accettarne le regole, tutte, sia quelle riguardanti gli aspetti meramente sportivi sia quelli riguardanti le leggi previste nel paese dove questo campionato ha luogo. I rimborsi a tecnici ed allenatori sono equiparati a quelli di un normale dipendente, quindi tasse, contributi ed altri oneri fiscali vanno regolarmente pagati nel paese dove si svolge il campionato in questione. Solo quando tutte le società che partecipano al campionato in questione assolveranno a questi doverosi obblighi verso i propri connazionali si potrà parlare di regolarità del campionato in oggetto. Quando poi queste regole del basilare vivere civile vengono infrante anche da atleti che hanno fatto parte della rappresentativa nazionale ad un olimpiade o ad un campionato mondiale allora possiamo tranquillamente parlare di vergogna nazionale.
Gianni Grieco
 
non capisco...prima lasciamo scappare i buoi e po ci inc...ormai tutto lo sport (povero o ricco) dipende dai soldi calcio, basket, pallavolo, ciclismo ogni giorno spariscono società che hanno fatto la storia del loro sport e ne arrivano altre che manco sapevi esistessero, cito quello che per me è stato l'esempio più eclatante anche perchè aveva un palcoscenico importante, intendo il Brasile (nazionale di pallanuto) alle Olimpiadi quanti di noi avevano sentito parlare della nazionale Brasiliana di pallanuto....e allora basta con ste str...sono le società stesse a volere tutti sti stranieri... nazionali comprese (chiaro se hai i soldi per poterteli permettere) vuoi vincere...ci vogliono i soldi con i soldi vinci..la dimostrazione...Recco...Brescia e ora Sport Management hanno budget che coprirebbero le spese di tutte le altre (cadauna intendo) quindi i signori Felugo..Borelli e altri fanno il loro lavoro lamntandosi quando serve e lodandosi quando serve...e allora o lo accettiamo o ai mondiali, olimpiadi, Europei e quntaltro ci mandiamo solo dilettanti...ma quelli VERI.
stefano cupellini
 
Facciamo una cosa: tutte le società mandaserro a giocare l'under 20 o 17 contro il Recco così la tracotanza
si ridimensiona....
Proposta
 
Per me i comportamenti PR sono incomprensibili...potrebbero essere la squadra più amata della Liguria valorizzando il panorama giovanile da portare in prima squadra grazie alle loro risorse economiche, invece sono la più odiata d Italia con una politica di mercato antisportiva e una programmazione volta solo ad accumulare trofei con poco senso...gli piace vincere facile e basta....direi quasi infantile
Paolo
 
Un tetto agli ingaggi? E a che titolo di grazia? Ma se tolte le prime tre del campionato, le altre danno degli stipendi risibili o, comunque, stipendi che non consentono certo agli atleti di vivere senza un secondo lavoro. L'unica società che si può permettere certe cifre è la Pro Recco e, con distacco, seguono Brescia e BPM. Ve ne vengono in mente altre? Vi ricordo che in serie A1 giocano almeno due società (forse 3) che, nonostante siano fallite nel recente passato, hanno mantenuto la categoria... contro ogni regola credo, perchè, se fallisci, retrocedi... o no?
Marco
 
Oltre al tetto (giustissimo) non sarebbe neanche male una semplice regola sul numero di stranieri a disposizione di ciascuna squadra e, soprattutto, un "sistema" di pagamento dei giocatori assolutamente "rintracciabile" e a conoscenza di tutti senza ricorrere a valige piene di soldi prese dai conti in Svizzera. Credo che ormai sia obbligatorio, per il campionato italiano, fare qualcosa per far partire tutte le squadre dalla stessa linea di partenza: un campionato che ancor prima di iniziare già si sa da chi verrà vinto, non credo sia poi così tanto interessante...
Marco Quattrucci
RISPONDE MARIO CORCIONE: Tanti stranieri = tante possibilità in più di italianizzarli (trovando un trisnonno da qualche parte) e di mandarli in nazionale. Guardi quanto incide Bodegas sul rendimento del Settebello...
 
La federazione dovrebbe istituire un fair play finanziario e mettere un tetto agli ingaggi
Nicola
RISPONDE MARIO CORCIONE: Sugli ingaggi sono perfettamente d'accordo. La Federazione deve mettere immediatamente un tetto sugli ingaggi. Un tetto come protezione, perchè stanno sparendo.
 
 

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