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Serie C: Varese Olona-Busto 8-11
Pubblicato il 19 Apr 2015 17:48
(3-2, 2-4, 1-2, 2-3)
Busto Renaul Paglini: Paleari, Gagliardi, Andreazza (1), Rosanna, Ruberti (1), Poto, Colombo (1), Grampa, Saporoso (1), Lomazzi (3), Genoni (4), Grillo, Crepaldi All. SeparovicI
IL COMUNICATO DEL BUSTO RENAULT PAGLINI
Combattuto, equilibrato e spettacolare: come tutti i derby che si rispettino. La Busto Pallanuoto Renault Paglini espugna 11-8 la piscina “Fabiano” di Varese e stacca in classifica i cugini della Von, precipitati ora a – 5 dalla squadra di Separovic. In vetta continua a comandare il Monza con 39 punti (+4 su Busto).
Il derby di sabato rappresentava un passaggio molto delicato per la stagione dei draghi, che in caso di sconfitta avrebbero probabilmente dovuto abdicare al sogno promozione. La Von di coach Cattino voleva d’altro canto sfruttare il fattore campo per effettuare il controsorpasso in classifica ai danni dei bustocchi, “vendicando” così anche la sconfitta dell’andata. Con motivazioni così forti da una parte e dall’altra, non poteva che scaturire una partita dagli altissimi contenuti agonistici. E così è avvenuto. Il match è stato intenso, bello, dall’esito non scontato almeno per tre tempi, ma nell’ultimo quarto di gara Busto ha preso con decisione il sopravvento, scavando tra le due formazioni un divario non più colmabile. Una squadra, quella allenata da Gojko Separovic, che ha saputo essere cinica nei momenti decisivi, meritando la vittoria. In grande spolvero, nelle file biancorosse, Nicolò Genoni, autore di un poker di reti, due delle quali arrivate nel momento topico della gara. Una volta di più il gigante bustocco si è dimostrato decisivo. Da applausi la prestazione di Luca Lomazzi, protagonista di una delle sue migliori partite in assoluto (impreziosita da una tripletta). Bene anche Paleari, che ha pure parato un rigore nell’ultima azione del terzo tempo. Ma tutta la squadra ha fornito una prestazione all’altezza della situazione, trascinata peraltro dal caldo tifo dei tanti bustocchi presenti a Varese: i draghi possono continuare a sognare un primo posto che non è così lontano. Monza dista 4 punti ma il prossimo 9 maggio dovrà venire alla “Manara”. Fondamentale, per i draghi, sarà non steccare le prossime due gare interne con Vigevano e Vimercate per arrivare al match clou perlomeno con un distacco inalterato.
Il derby di sabato rappresentava un passaggio molto delicato per la stagione dei draghi, che in caso di sconfitta avrebbero probabilmente dovuto abdicare al sogno promozione. La Von di coach Cattino voleva d’altro canto sfruttare il fattore campo per effettuare il controsorpasso in classifica ai danni dei bustocchi, “vendicando” così anche la sconfitta dell’andata. Con motivazioni così forti da una parte e dall’altra, non poteva che scaturire una partita dagli altissimi contenuti agonistici. E così è avvenuto. Il match è stato intenso, bello, dall’esito non scontato almeno per tre tempi, ma nell’ultimo quarto di gara Busto ha preso con decisione il sopravvento, scavando tra le due formazioni un divario non più colmabile. Una squadra, quella allenata da Gojko Separovic, che ha saputo essere cinica nei momenti decisivi, meritando la vittoria. In grande spolvero, nelle file biancorosse, Nicolò Genoni, autore di un poker di reti, due delle quali arrivate nel momento topico della gara. Una volta di più il gigante bustocco si è dimostrato decisivo. Da applausi la prestazione di Luca Lomazzi, protagonista di una delle sue migliori partite in assoluto (impreziosita da una tripletta). Bene anche Paleari, che ha pure parato un rigore nell’ultima azione del terzo tempo. Ma tutta la squadra ha fornito una prestazione all’altezza della situazione, trascinata peraltro dal caldo tifo dei tanti bustocchi presenti a Varese: i draghi possono continuare a sognare un primo posto che non è così lontano. Monza dista 4 punti ma il prossimo 9 maggio dovrà venire alla “Manara”. Fondamentale, per i draghi, sarà non steccare le prossime due gare interne con Vigevano e Vimercate per arrivare al match clou perlomeno con un distacco inalterato.
Francesco Inguscio
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