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Se Leonardo Binchi fosse nella stanza dei bottoni...

  Pubblicato il 10 Giu 2019  11:26

...cosa farebbe per  il campionato di A1 femminile? Ecco le sue risposte alle domande che gli abbiamo proposto:
 
Il calcio femminile italiano non può vantare certo i risultati della pallanuoto, però è lo sport del momento. Noi, invece, continuiamo ad annaspare tra mille problemi. La costituzione di una speciale commissione (formata da un rappresentante della Fin, un allenatore e un giocatore) che si occupasse di questi problemi potrebbe essere utile?
"Sicuramente, ma ci vorrebbe anche un esperto di marketing e comunicazione. Il calcio femminile oggi è sulla bocca di tutti perchè una campagna di pubblicizzazione ad hoc ha abbellito la sua immagine al punto da attirare l'interesse di pubblico, media e sponsor. Noi dobbiamo essere capaci di fare altrettanto".
 
Campionato di A1 femminile a 10 squadre. E' il numero ideale?
"Si, soprattutto se dall'A2 saliranno squadre le cui società hanno ambizioni di lunga permanenza nella massima serie".
 
Per la fase finale del campionato di A1 femminile 2019-20 si parla del ritorno ai playoff con una formula a 4 squadre che prevede semifinali e finali al meglio delle tre partite. A meno che non si possa ottenere qualcosa di più, in termini di spazio, se il Setterosa otterrà ai Mondiali il pass per le Olimpiadi evitando così di disputare le qualificazioni.
"E' un motivo in più per tifare Setterosa. Le azzurre di Conti hanno giocato una grande World League, possono fare altrettanto ai Mondiali. Se non dovessero farcela, i playoff a quattro squadre possono essere comunque una soluzione accettabile, ma soltanto perchè è l'anno olimpico. Ho già espresso il mio parere sull'argomento, io sono per i playoff nel vero senso della parola, con quarti e semifinali al meglio delle tre partite e finale al meglio delle cinque. Se ci sarà un'altra sfida scudetto Orizzonte-Sis Roma, o chi per loro, io questa finale voglio vederla come minimo tre volte".
 
Come vedi una Coppa Italia "stile basket", cioè senza fasi preliminari e con una Final Six alla quale prendono parte le prime sei classificate al termine del girone d'andata?
"Non è una formula che mi convince, Ci vogliono anche le fasi preliminari, per le squadre sono utilissime. Anzi, nel primo turno io porterei le squadre a 12 con la partecipazione di due formazioni di A2, da scegliere secondo criteri stabiliti dalla Fin, in modo da poter avere tre gironi del primo turno con lo stesso numero di squadre",
 
Due straniere per squadra. Giuste, poche, troppe?
"Giuste. E' il numero ideale per consentire alle italiane di giocare a sufficienza e per avere nello stesso tempo un livello tecnico soddisfacente".
 
Obbligo di schierare in formazione un certo numero di Under in A1 femminile. Soluzione da provare?
"Assolutamente no. Devono giocare le atlete migliori a prescindere dalla loro età. E comunque il nostro campionato, per un motivo o per un altro, è già ricco di giovani".
Mario Corcione
 

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