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Scandone, appello delle società: subito il restyling

  Pubblicato il 28 Ago 2117  11:45
DAL QUOTIDIANO "IL MATTINO" DI OGGI (articolo di Gianluca Agata)
 
La corsa contro il tempo è cominciata. Il capitolato d'appalto recita: costruzione nuova piscina olimpionica per allenamento e
ristrutturazione impianto per un totale di 5.369.376,45 euro. La piscina Scandone alle Universiadi 2019 ospiterà il nuoto con big
come Greg Paltrinieri e le finali di pallanuoto. L' impianto di Fuorigrotta risorgerà dalle proprie ceneri che, per la verità, tanto ceneri
non sono. La stessa divina Federica Pellegrini, in occasione del meeting premondiale svoltosi a Napoli disse: «Da quello che mi avevano detto pensavo peggio. Forse i blocchi di partenza sono un po' retrò ma tutto sommato non è messa male».
E se lo dice la regina del nuoto mondiale c'è da aver fiducia. Un po' meno nei tempi di ristrutturazione dell'impianto e, soprattutto, in
quello che può rappresentare il piano B del nuoto napoletano. Con la piscina chiusa per qualche mese, come paventato anche dall'assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello, che fine faranno i circa milletrecento atleti che ogni giorno frequentano
l' impianto di viale Giochi del Mediterraneo?
I conti sono presto fatti, tre squadre in A1: Canottieri Napoli, Posillipo, Acquachiara, una di serie A2, Cesport, tre di serie B: Rari
Nantes Napoli, Basilicata Nuoto, As Nuoto 2000. Per ogni squadra formazioni Under 20, Under 17 e Under 15. Una quindicina di formazioni soltanto di pallanuoto cui vanno aggiunte una dozzina di società che si occupano di nuoto. Oltre alla nuova piscina olimpionica, la Scandone dovrà sottoporsi alla ristrutturazione dei due spogliatoi superiori (800 mq in totale). Quelli inferiori hanno già subito un restyling. Poi l' ammodernamento del salone, lavori strutturali all' impianto di aerazione, la coibentazione delle due velette, la ristrutturazione delle facciate, la sostituzione delle griglie del bordovasca, delle corsie, delle attrezzature consumatesi in 33 anni di onorata attività. Chi ne capisce dice che, se ben organizzati, sono lavori che sarebbero completati in qualche mese. Il piano dovrebbe essere: lavori alla seconda piscina ed alle strutture esterne nei mesi di attività, chiusura da maggio a settembre del prossimo anno per intervenire sui lavori sostanziali considerato anche che lo scorso anno sono stati sostituiti tutti gli impianti di filtraggio che ora sono moderni e funzionanti. «Se ci restituiscono una Scandone gioiello ben vengano i lavori e la sospensione delle attività - è l'opinione del presidente della Canottieri Napoli Achille Ventura -: ­ firmerei subito. Quindi aspettiamo. Anche noi potremmo essere interessati da lavori in quanto piscina di allenamento per le Universiadi. A settembre incontreremo i responsabili e si vedrà».
Dal canto suo l'Acquachiara chiede un tavolo di concertazione con Federazione, Comune e organi di competenza per programmare anche «una organizzazione sussidiaria e di riserva perché l'occasione di lavori fatti bene poi potrebbe non ripetersi più» nelle parole di Massimo Pezzuti dirigente nuoto e pallanuoto di Acquachiara.
Anche Giuseppe Esposito della Cesport, neopromossa in A2 concorda: «Bene i lavori, però attenzione, bisogna tener conto di tutte le associazioni. Se sospendi per un mese l'attività a chi non ha impianti alternativi bisogna offrire una soluzione»
Gianluca Agata
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Spero non faccia la fine del Palargento. Tempo fa il Posillipo giocava a Casoria: nessuno considera nuovamente quella sede?
domenico

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