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COMUNICATO TIFOSI RECCHELINI
Qualche giorno fa siamo venuti a conoscenza, tramite comunicato stampa della Pro Recco, della decisione di disputare il prossimo incontro casalingo di Champions a Novara. La motivazione fornita dal presidente Felugo è stata che "le partite di Champions League della Pro Recco siano diventate un evento da esportare" e che costituiscano "la migliore promozione possibile per la pallanuoto". Noi riteniamo che far conoscere la pallanuoto in diverse realtà debba essere una prerogativa della Federazione. 
L'impegno della Pro Recco dovrebbe essere invece tenere la squadra vicino alla città cui appartiene o quantomeno, vista la nota situazione, nelle zone limitrofe. La società dovrebbe tenere la squadra vicino ai propri tifosi, che da anni subiscono l'umiliazione di non avere una piscina e di girovagare per la Liguria per vedere le partite in casa.

A partire da settembre, dopo l'incontro che Felugo ha richiesto con noi, ci siamo impegnati a rinfoltire e ricompattare la tifoseria, per fornire alla squadra un sostegno più caldo, in particolare per le partite di Champions e in vista della Final 8 prevista a Genova. Lo stiamo facendo con entusiasmo e passione, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 
Noi siamo i tifosi che sono sempre presenti in casa, in trasferta, agli eventi, agli allenamenti. Non accettiamo che la società decida di strappare ai tifosi e alla città l'emozione di poter assistere alle partite più importanti. Non accettiamo che la dirigenza ci garantisca di voler riportare la nostra squadra nella nostra città, e poi si muova per portarla in altre regioni. 
Non accettiamo soprattutto la mancanza di rispetto di venirne a conoscenza solo leggendolo online, senza manifestare nei confronti di coloro che sono più vicini alla squadra nemmeno un briciolo di attenzione.
La Pro Recco è di RECCO e dei RECCHELINI!  

 

 

Ma qual è il problema, con una bella valigetta dalla Svizzera un pulman pagato per i tifosi dovrebbe uscirci!!!

 

La Pro Recco è l'unica società che ha i mezzi per fare promozione di questo sport. Un po' i tifosi hanno ragione ma se si vuole portare questo sport ad un livello superiore bisogna andare in giro a farlo vedere e a creare eventi. C'è anche da dire che l'esempio del Recco sarà difficile da seguire: purtroppo la poca professionalità, il pressappochismo e il dilettantismo dopolavoristico di molte società, che dovrebbero muoversi sul territorio in modo efficace, sono un freno allo sviluppo di questo sport. Nel momento in cui avremo dirigenti migliori arriveranno anche i soldi degli sponsor e la possibilità di sviluppare questo sport. La FIN, che un po' di colpa ce l'ha, sa con chi ha a che fare ed è connivente con questi pseudo dirigenti. Ringraziamo Iddio che ancora a livello di federazione si parla di pallanuoto per club, ma un cambiamento si impone e non vedo novità alle porte.

 

Ecco un nome di questo "fantomatico gruppo"! Uno che in piscina ci andava già da ragazzino ed ora ci ha messo la faccia per convincere la vecchia tifoseria bistrattata a tornare in piscina! Cosa dico ora a quelli che ho convinto ed a quelli che tento tuttora di convincere? "Dai ragazzi venite che ora invece di andare fino a Genova a vedere le partite casalinghe andremo fuori regione così potrete prendervi una giornata di ferie!" Caro Luca Marietto e caro Martino Noventa, noi ci mettiamo la faccia ed anche Qualcos'altro! Voi tanta favella e poca conoscenza!

 

Faccio parte, da pochi anni, di quel gruppo che segue la squadra il più possibile, sia in Italia che all'estero. Questa partita a Novara è molto inspiegabile. Meno male che ci sono persone come il signor Noventa che sanno tutto. Mi sembra che la faccia di alcuni tifosi recchelini sia molto evidente nella foto. E ormai le cabine telefoniche sono una cosa obsoleta.

 

Martino Noventa, e tu per "pubblicizzare la pallanuoto" dove la fai la partita? A NOVARA??? ma che ti sei bevuto di forte???

 

Il problema di chi commenta forse è che non viene in piscina ogni sabato. Accetto ogni novità ma che abbia un senso logico, una partita di Champions giocata a Novara per chissà quale esportazione in una città che manco è una grande metropoli non mi pare una grande idea. Aggiungiamo che chi viene in piscina sa quello che i tifosi fanno ad ogni gara casalinga e questo è il ringraziamento? Albaro sempre sold out in una città come Genova che metteva per l’occasione anche i tabelloni del traffico ad indicare la partita alla sera. Beh a me sembra una pessima idea che allontana i tifosi più che trovarli. La Mia squadra in casa la voglio vedere qui.

 

Il signor Noventa ha colto solo una faccia della moneta, senza considerare l'aspetto comunicativo fra Società e Tifosi. I tifosi non sono ostili alle novità e tanto meno alla promozione dello sport, son infelici che per seguire la propria squadra del cuore (la Pro Recco Waterpolo) e assistere alla prossima partita "casalinga" di Champions League debbano andare da Recco fino a Novara. Direi che è un concetto semplice da capire... Diciamo per esempio che la prossima partita di Champions League (13 Febbraio) della Juventus contro il Tottenham invece di giocarla a Torino la si giocasse a Genova, secondo voi i tifosi della Juve come la prenderebbero? La risposta è ovvia, è una domanda ironica caro Noventa. Se poi si aggiunge una mancanza di comunicazione con il tifo ecco che si ha il quadro completo dello stato d'animo che ha creato tutto questo. Cordiali saluti Forza Pro RECCO E l'innovazione è sempre la benvenuta.

 

Di questo fantomatico gruppo "tifosi recchelini" non ci sono nomi e cognomi (che cuor di leoni) e neppure si tratta di un'associazione registrata o di un gruppo riconosciuto. Sarebbe interessante capire quanti sono: 1, 10, 50, 100? Il giornalista sicuramente verificherà tutte queste informazioni. Altrimenti da domani tutti potranno mandare comunicati stampa firmandosi con nomi di gruppi inventati e non riconosciuti e avranno sicuramente l'onore di essere in cima alle notizie del sito....

 

Questi "tifosi" sono lo specchio della pallanuoto attuale, ostile alle novità e alla promozione dello sport. La propria squadra si ama e si segue a prescindere, anche se per una volta gioca lontana da casa. Con questo comunicato, che visto il numero esiguo di tifosi sarà stato concordato e redatto in una cabina telefonica, hanno dimostrato che la decisione della Pro Recco è giusta.