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Pallanuoto e Covid, ipotesi ripartenza in primavera?

  Pubblicato il 03 Ott 2120  16:55
Stamattina il risveglio per il mondo dello sport non è stato dei migliori; dalle pagine del quotidiano Il Messaggero, infatti, spunta la notizia che i centri sportivi, insieme a cinema e ristoranti, potrebbero essere le prime attività a chiudere a titolo cautelativo qualora la situazione relativa ai contagi dovesse peggiorare.
Un vero e proprio dramma sociale che si andrebbe ad abbattere su un settore già in forte crisi dopo la chiusura dello scorso anno.
Sarà forse per questo motivo che, per ciò che concerne la pallanuoto, oltre alla modifica dell'attuale formula per tutti i campionati nazionali e regionali, sta prendendo sempre più forma - come si legge su Il Mattino di oggi - l'idea di una ripartenza della stagione agonistica in primavera/estate (probabilmente per consentire la stabilizzazione del virus o magari l'entrata su mercato del famoso vaccino anti-covid?) con campionati assoluti e giovanili concentrati nelle settimane dei mesi caldi. 
Lo spettro della "stagione bianca" continua ad aleggiare sul mondo dello sport.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
In Francia stanno chiudendo Parigi. a New York stanno chiudendo quartieri grandi come tutta Roma. nel terzo mondo la gente cade come mosche. Le nostre squadre già dalla A1 , a parte un paio, sono zeppe di giovani che vanno a scuola ed alcuni minorenni. Come tifoso e padre di un ex giocatore, come modesto ex giocatore, voglio rivolgere un plauso totale ai dirigenti delle società ed in particolare ai presidenti che, evidentemente, hanno ben chiaro che prima di salvare un campionato comunque menomato occorre pensare alla salute degli atleti ed a preservare il nostro sport.
Luigi Sorriso
 
Che tristezza, mentre tutto il mondo cerca e trova soluzioni per conviverci...la pallanuoto (di quei 2-3 che la gestiscono) pensa alle soluzioni per scapparne... La sfortuna di ritrovarsi nelle mani sbagliate al momento sbagliato
Carlo Graziano
RISPONDE MARIO CORCIONE: Signor Graziano, forse lei non ha capito un concetto: qui si muore! O le cose si organizzano per bene (vedi intervista a Mino Marsili in home page) oppure meglio chiudere bottega.
 
Se si può giocare in primavera/estate si disputano le Olimpiadi, altro che campionati! Al Mattino mi sa che sono rimasti indietro di un anno...
Giuseppe
RISPONDE MARIO CORCIONE: Ma lei pensa davvero che le Olimpiadi nel 2021 si possano fare con questa situazione?
 
Ma siamo sicuri che a ragazzi di serie B, c e giovanili (che giocano gratis) vada bene giocare d'estate sacrificando tutti i weekend a disposizione?
Matteo P
 
... idea geniale quella di giocare nei mesi caldi. È strano che per concludere i campionati dello scorso anno non andava bene e ora si. Oppure è semplicemente pensare che si avvicina l'ora del vaccino ? Pallanuoto a parte se si vuole aspettare di avere un vaccino sicuro per tornare a vivere la vita produttiva, sarà il caso che lo stato inizi a raddoppiare fondi europei perché con i 200 miliardi ci si fa poco se si deve rimanere chiusi in casa ancora 8/9 mesi ad ascoltare i maestri tuttologi in televisione
13 R
 
Ma non dicano cavolate, non è certo in piscina che si prende il Covid, che la smettessero di seminare il panico, una chiusura dei centri sportivi vorrebbe dire la morte per qualsiasi sport, ci hanno detto di conviverci ed allora facciamolo e va bene così come si sta facendo. I contagi aumentano ma con marzo non si ha nulla a che fare, che si impegnino a curare chi sta male e non solo di Covid e lascino stare la ricerca assurda di asintomatici che in questo momento sono la maggioranza.
Es
 
Ma che fesserie sonooooo,in Francia hanno 4 volte i nostri casi addirittura giocano con il pubblico,vedi la partita del Marsiglia in casa!!!! Bisogna organizzarsi!
Rob

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