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Mercato femminile fermo, specchio di una crisi contro la quale Fin, club e giocatrici non muovono un dito

  Pubblicato il 31 Mag 2120  09:42
Siamo a fine maggio e nessuna società di A1 femminile (vedi tabella alla fine dell'articolo) ha annunciato acquisti. soltanto cessioni finora. Mai successo in precedenza. E' l'effetto del coronavirus, certo, ma anche di una crisi economica generale del settore che si acuisce ogni anno. Come arginarla? Sarà impossibile fino a quando tutte le componenti della pallanuoto continueranno ad agire così:
 
FEDERAZIONE
- Tutela soprattutto le nazionali mortificando il campionato di A1 con regular season a singhiozzo e playoff striminziti
- Poco o nulla fa per dare visibilità al movimento e popolarità alle giocatrici
- Impedisce alle società di creare una Lega
 
SOCIETA'
- Non investono nella pallanuoto. Dicono che non possono farlo perchè non hanno soldi, ma se non investono i soldi saranno sempre di meno
- Non utilizzano a dovere i social, strumento importantissimo per dare visibilità ai propri sponsor
- Non conoscono la parola sciopero (vedi Federazione che impedisce alle società di creare una Lega)
- Non collaborano tra loro
 
GIOCATRICI
- Hanno fatto sparire l'unica possibilità (l'Associazione Giocatori) per uscire da una situazione che anno dopo anno diventa sempre più mortificante: pochissimi spettatori alla loro partite, pochi soldi, scarso interesse da parte dei media non specializzati.
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
Vedi Loris, di idee ce ne sarebbero e ce ne sono state tante, ma questa è la situazione. Perfino far collaborare i club tra loro credo sia difficile perchè da sempre preoccupati innanzitutto di non scoprire le carte e di non dare nessun vantaggio agli altri teams concorrenti piuttosto che far crescere il settore (morente) di cui fanno parte. Di gente brava ce n'è sicuro in giro (manager di mestiere in altri settori e dirigenti per diletto, ex atlete laureate e preparate, glorie del passato), sia tra quelli di adesso che tra quelli che magari hanno fatto cose importanti in passato (Mino Marsili fuori dai giochi è ad esempio uno spreco) ma che adesso si sono stancati o sono semplicemente usciti di scena perchè non valeva la pena investire tempo ed energie (e spesso denaro). E in questa situazione di immobilizzo la Fin va a nozze, perchè le basta "far finta" di preoccuparsi organizzando occasionalmente dei meeting (però gia' confezionati e "precotti") dove lascia credere di aver preso nota delle esigenze generali, ma dove alla fine decide come vuole giustificandolo una volta con il calendario internazionale, una volta per l'anno olimpico e altre volte per le illuminate decisioni degli strateghi dello staff tecnico della nazionale. Se ci fosse un garante voluto dalle società, un portavoce delle esigenze dei clubs (e successivamente uno delle atlete) all'interno del Consiglio Federale già sarebbe un passo importante, ma significherebbe "fare il salto di qualità" e questo, diciamo, non è previsto se sei la PN femminile.
Marika (genitore disilluso)
 
Purtroppo l'era del virus provocherà conseguenze negative su tutto. Innegabilmente anche la pallanuoto femminile si trova a fare i conti con una situazione tragica che porterà alla chiusura di qualche società e alla riduzione dell'attività di altre. Sarà un nuovo punto di partenza: starà ai dirigenti più capaci trovare motivazioni e soluzioni. Se non ci sarà collaborazione con la FIN sarà ancora più difficile. I frutti della politica federale poco vicina alle società si vedono già ora. Meno praticanti e livello che si abbassa a livello giovanile. I campionati giovanili di 7/8 anni fa erano di ben altro livello. Speriamo bene!
Luigi Alberto Galardi
 
La situazione è sicuramente tragica e la dimostrazione l'abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Credo ci siano le possibilità per fare passi in avanti: nelle trasmissioni che state pubblicando ho visto ed ascoltato persone capaci, competenti e con tanta passione. Un mix che può diventare esplosivo se combinato e ordinato nella giusta maniera. Tra di loro potrebbe uscirne un leader capace di manovrare il timone di questa splendida imbarcazione alla deriva. Anche a rischio di disintegrare alcuni equilibri che immobilizzano tutto il settore esclusivamente per proprio tornaconto. Non dimentichiamoci che le Nazionali vengono rifornite di Campioni e Campionesse per l'immenso e mai gratificato lavoro di TUTTE le società: partendo dai Dirigenti, agli Allenatori fino all'ultimo collaboratore che sistema gli spogliatoi. Senza di loro rimane il nulla! Confido tanto in queste persone e vorrei davvero riuscire a vederle insieme per far crescere la Pallanuoto, in primis, e la Pallanuoto Femminile come naturale conseguenza (e che più mi sta a cuore). Noi, nel nostro piccolo siamo attivi e pronti a collaborare.
Loris

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